Discorso generale e generico quello che vado a fare: vale per tutto e niente, non ho nulla e nessuno di particolare come bersaglio.
Personalmente richiedo sempre il parere dei "tecnici" nel mio mestiere. Le loro idee sono sempre parte fondante delle decisioni importanti.
Solo, ho imparato sulla mia pelle a guardarmi dal seguire acriticamente i consigli degli "esperti": piu' ne sanno, con maggior cautela vanno seguiti.
Perche' lo dice la parola stessa: starci dentro e' l'opposto del distacco, esser parte e' il contrario dell'oggettivita'. Per avere una visione e' fondamentale posizionarsi in alto, non in mezzo.
Il generale piu' amato dai suoi soldati, Napoleone, dopo aver passato in rassegna la prima linea, all'inizio di ogni battaglia si cercava una collinetta da cui vederne bene gli sviluppi d'insieme; da li' mandava messe di ordini, non richieste di consigli.
Al pari, leggo avidamente e con grande interesse molti dei sedicenti economisti liberisti, celebrati (come Giavazzi) o de-cerebrati (come Boeri), professionisti famosi nel reale piuttosto che "dilettanti" nel web (alcuni piu' informati e ficcanti dei celebrati e famosi).
Forniscono copia di elementi essenziali per capire, per farsi un quadro; il fatto e' che che sovente le informazioni che trasmettono, i dati che presentano mi portano a tirare conclusioni discretamente lontane da quelle che le loro analisi gli fan ricavare a loro: da "immersi", "con le mani in pasta", e soprattutto da aderenti con poche riserve a un set teorico predeterminato con cui leggere la realta', trovo che a volte a costoro sfugga il disegno complessivo. Perche' il mondo e' spesso piu' turbolento mutevole e "creativo" di tutte le nostre filosofie.
Esattamente come i miei tecnici sono distratti, a volte "vedono troppe cose tutte assieme", come sintetizzava Napoleone dei suoi avversari perdenti; e' un rischio concreto per chi si muova nel sottobosco e segua con applicazione e fedelta' mappe disegnate a Vienna all'inizio del secolo scorso (pur le migliori disponibili ...).
Per questi motivi ad esempio stimo e ascolto Draghi con attenzione ma, controcorrente dal milieu degli "esperti", apprezzo di piu' Tremonti.
Se non altro gli andrebbe riconosciuto di aver identificato ben prima dell'altro peritissimo "tecnico" ex Goldman Sachs, le ragioni speculative, solo inizialmente "cinesi" di certi spaventosi aumenti dei prezzi di materie prime e beni primari.
Ora tutti, esperti inclusi, s'accodano e gli danno ragione al riguardo. Non sara' l'unico argomento su cui assisteremo a Canosse da parte di liberisti un po' troppo attaccati ai sacri testi, profetizzo.
Secondo tale visione, la fame di energia e grano da Cindia (Cina-India) e' solo l'innesco di una crisi speculativa, con poche responsabilita' anche a dire il vero dei petrolieri downstream: il loro ruolo nello scenario un tempo sarebbe stato descritto come "profittatori di regime".
Questi fenomeni speculativi trovano le loro cause nella possibilita' di dirigere movimenti di masse finanziarie enormi, ben superiori a quelle delle Banche Centrali, levereggiando due lire due di derivati senza pagar "dazio", cioe' senza versare minime garanzie (da cui crisi dei subprime etc.etc., da cui le "coperture" a carico del mercato, coll'Euribor che triplica in un mese etc.etc.).
Insomma guarda caso, piu' che di popoli che acquisiscono livelli di consumo occidentali, i "colpevoli" sarebbero i finanzieri, soprattutto chi gestisce flussi finanziari "sovrani" dei Paesi Esportatori; lo dimostrerebbe tra l'altro il miserabile flop sui prezzi post annuncio dell'aumento di produzione petrolifera Saudita.
E' un Mondo apparentemente paradossale e poco logico quello che si tende a "leggere" con chiavi messe a punto nel secolo scorso: crisi finanziaria mondiale causata dagli strumenti finanziari, la caduta del dollaro inasprita da chi ne detiene quantita' immense, stretta di liquidita' in presenza di masse di liquidita' immani ...
E tutto cio' che sanno fare i bancari centrali e' inasprire i tassi (cioe' colpire consumi e il valore aggiunto) invece di far "scendere a terra" la bolla degli strumenti derivati, provando a zavorrare la velocita' della luce del movimento del denaro virtuale; sanno solo indicare alle masse e ai politici ignoranti il dito dell'inflazione (curando l'effetto non la causa), per non togliersi il giocattolino mondiale dalle mani, aspettando che vada sempre peggio mentre loro si leccano le ferite.
Ma qui il discorso si fa lungo e meno generico, per cui meglio mi taccia (i "tecnici" non amano le invasioni del loro campo).
Dico solo che almeno Tremonti non si riempie la bocca di oscenita' tipo "i benefici ai consumatori portati dalla concorrenza" -proprio nel BelPaese dei Cartelli telecom e bancari, nel Mondo globalizzato delle nuove schiavitu' (immigrazione, Laogai, lavoro minorile) e del dumping ecologico (bufala del global warming inclusa), buuuum!
Almeno il valtellinese ha il coraggio e la creativita' per "sfiorare" alcuni dei beneficiari, nel tentativo invero difficile di interrompere una catena perversa.
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4 commenti:
abbi un attimo di pazienza nel leggere questo mio commento inutile e off-topic. si tratta infatti solo di uno sfogo.
in tempi recentissimi mi è capitato di confrontarmi con alcune persone, meglio dire, certi figuri. diciamo che mi sono inoltrato nel "sottobosco" del pensiero umano: veleno sparso a piene mani ed esibizione di cultura da due soldi spacciata per Verità (sono volutamente ermetico, ma di chi e di cosa parlo nello specifico non importa ai nostri fini). tutto ciò per dirti che è un piacere leggere qualcosa di così mondano come l'economia, scritta con moderazione e senso pratico.
abr, quanta miseria morale e quanto dolore c'è in giro! c'è chi ha detto: guardatevi intorno, leggete i giornali e chiedetevi se non è il bisogno inappagato di amore la molla di tutto. mi sa che quel signore ha proprio ragione.
non mi prendere per un presuntuoso che giudica il prossimo ritenendosi migliore degli altri; pur consapevole delle mie indubbie bizzarie, mi si accappona spesso la pelle nel constatare in che stato psicologico e morale vive tanta gente. meno male che c'è Lui, il quale fa piovere sulla testa di tutti! sono ancora un po' frastornato, mi pare di capire. ciao
Concordo etendard, e provo a sintetizzare: e' un grosso problema di educazione.
L'incivilta' insegnata nel presente (da genitori medi, insegnanti medi(ocri) e media volgari e disinformati) fa scambiare a moltissime persone la facolta' di avere una opinione col DIRITTO DI PAROLA PUBBLICA: dire ad alta voce la loro, anche quando non hanno nulla da dire o sono palesemente poco informati. Il 90% dei giornalai e l'80% dei cattedratici ricade sotto questa categoria; figuriamoci che esempio danno alla massaia di Voghera o al regazzino che apre il suo blog e si crede uno Zavoli.
Concordo in pieno sul post. Ma ancora di più con la tua risposta al primo commento. Sono alcuni concetti che ripeto spesso e di cui sono profondamente convinto.
Coraggio...
Tnxs Giano! Coraggio si ce ne vuole..
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