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Dabbenaggine e trappoloni georgiani

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M'era rimasta un bel po' di curiosita' sui recenti eventi in Georgia e Ossetia: dato il solito penoso livello delle informazioni che ci somministrano, costantemente intriso di pre-giudizi buonisti e pacifinti, come sono andate veramente le cose in quell'08-08-2008 alle porte di Tskhinvali, Ossezia del Sud? Di cosa s'e' trattato?
La risposta l'ho trovata imbattendomi in questo dettagliato resoconto stilato da un blogger military oriented svedese.
Va detto che l'autore legge il russo non (credo) il georgiano, per cui ci si puo' aspettare un minimo di bias filorusso nel resoconto - evidente ad esempio quando definisce "spartani" i 300 sud-ossetii rimasti a difendere il loro capoluogo dall'assalto georgiano. Ciononostante appare poco dubitabile che la prima, improvvida mossa offensiva sia stata non solo dissennatamente compiuta proprio dai georgiani, ma che ci fosse dietro anche un minimo di premeditazione.
Il paragone che mi viene per descrivere l'errore da questi compiuto e' il seguente: come puo' un sano di mente partirsene a picchiare il fratellino minore del campione del mondo di extreme fighting, per giunta con costui li' vicino? Lo dico col cuore infranto, nonostante tutta la simpatia che provo per la piccola Nazione Georgiana, non solo per la sua adesione ai valori occidentali ma anche perche' rugbisticamente evoluta.
L'ipotesi dell'autore svedese e' che i georgiani abbiano da un lato sottovalutato l'attenzione e la capacita' di reazione russa, come se questi ultimi fossero ancora impiantati nelle crisi degli anni '90, nonche' lo storico valore militare degli ossetii (descritti come la minoranza russa storicamente con piu' decorazioni in proporzione al numero di militari); dall'altro che i georgiani abbiano trascurato per insipenza la pianificazione tattica dell'operazione e sopravvalutato l'effetto sorpresa. Mi parrebbe un po' troppo ...

A parziale giustificazione dei georgiani va detto, e il post lo chiarisce, che 'sta Ossetia del Sud sulla carta appare un boccone facile. E' una specie di Val d'Ossola o di Val Camonica, sostanzialmente una strada tra le montagne geograficamente e politicamente georgiana, con meno di centomila abitanti etnicamente ossetii quindi russofili, aperta a sud da un passo tra il capoluogo e la citta' georgiana di Gori (che per la cronaca diede i natali a di un certo Josif Vissarionovic Dzhugashvili al secolo Stalin) e chiusa a nord dal tunnel di Roki che sbocca in North Ossetia (parte della Federazione Russa) perforando catene invalicabili (li' vicino svetta a oltre i 5600m l'Elbrus ).
Il piano georgiano semplice semplice per approfittare del Mondo distratto dall'apertura delle Olimpiadi e riappropriarsi del controllo di una parte del territorio nazionale, sarebbe stato: aggirare a nord con le "truppe speciali" la parte popolata della valle per chiudere la strada del tunnel verso la Russia, nel frattempo a sud rastrellare a cannonate capoluogo e villaggi e mettere in 24, massimo 48 ore il mondo e i russi di fronte al fatto compiuto.
Il risultato invece e' stato la catastrofe: l'esercito georgiano e' stato virtualmente annichilito in 48 ore, i russi hanno devastato le installazioni militari e civili di Gori e distrutto pressocche' tutto il materiale militare della repubblica caucasica; mentre gli Abkhazi - altra minoranza russofila sulla costa del Mar Nero - ne hanno approfittato per "ripulire" 11 villaggi in territorio georgiano tra la gola di Kodori - confine della provincia secessionista - e la citta' di Poti sul Mar Nero, nel frattempo bombardata dalla marina russa che "casualmente" s'era trattenuta nei dintorni dopo delle manovre.

L'autore non esprime la stessa opinione, ma il suo circostanziato resoconto ha rafforzato l'idea personale che me n'ero fatto: come spesso accade, che verita' e responsabilita' stanno nel mezzo.
Con una sorta di circonvezione di incapace, credo che i russi abbiano abilmente lasciato i georgiani a illudersi di poter fare un figurone mondiale con un facile blitz, nel mentre loro allestivano un classico trappolone: "Prior to August 8 ...(the Russians) moved five battalions from the 19th Motor Rifle Division closer to the Russian entrance of the Rok Tunnel, and placed the remainder of the 58th Army on yellow alert".
Sta di fatto che il collo nel cappio l'han infilato i georgiani. Sotto il profilo militare spero per loro si sia trattato di una operazione andata oltre le intenzioni; spero anche che gli alleati americani siano stati tenuti all'oscuro dell'iniziativa e ne sapessero quanto me. Non per politica o "perbenismo", ma per la stima che conservo nella loro capacita' di pianificare.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

una cosa che mi colpisce molto di questa guerra è l'assoluta disponibilità in Italia a bersi qualsiasi analisi basta che parli male o peggio dei georgiani, posso ancora capire (ma non scusare) le persone di sinistra: Saakashvili è vicino a Bush, che è notoriamente un cretino, quindi lo è per forza anche il georgiano, mi stupisce di più vedere anche gente decisamente di destra accettare questo sillogismo senza fiatare. Scrivere che i georgiani abbiano "sottovalutato l'attenzione e la capacità... russa" significa trattarli tutti quanti da Untermenschen, e l' "Ossezia del sud sulla carta appare un boccone facile" solo a chi nel Caucaso non c'è mai stato. Informazioni di qualità migliore le trovi qui, con una timeline del conflitto, che no, non è iniziato il 7 agosto ma ben prima:
http://transatlantic.sais-jhu.edu/frontpagematter.html/wider_europe/wider_black_sea_georgia_russia_cornell.pdf
o anche solo sul sito di visitgeorgia.it
cordiali saluti
mi scuso per l'eccessiva lunghezza del commento
Stefano Doglio

Anonimo ha detto...

chiedo venia per il "bersi senza fiatare", ma forse sono un po' nervoso dopo un mese e più che continuo a leggere che i georgiani hanno provato a fare una "Blitzkrieg", "mettere il mondo e i russi" di fronte al fait accompli etc. Il link che hai postato oltre ad essere filorusso fa anche degli errori abbastanza gravi come quando scrive che la gola di Kodori collega l'Abkhazia alla Georgia "proper", che è come dire che per andare da Milano a Venezia si passa dalla Valtellina... si può fare, ma insomma... o le stupidaggini sull'Ajara, con la sconcertante ignoranza del fatto che gli abitanti di quella regione autonoma sono a tutti gli effetti georgiani, che non sono stati affatto "pacified" dalle autorità di Tbilisi, e che la ragione dell'esistenza della regione autonoma non è una specificità etnica ma puramente religiosa (sono musulmani) e dovuta a vecchi accordi tra Lenin e Atatürk in base ai quali i turchi da un lato rinunciavano ad ogni rivendicazione in cambio, appunto, di un'autonomia per questi georgiani musulmani (che un tempo erano meno rari di oggi, l'attuale capo del governo turco è di famiglia georgiana). Le mie fonti non saranno perfettamente imparziali? Probabilmente no, ma almeno strafalcioni a mio avviso non ne fanno...
Ultraimparziale poi è questa fonte:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7571096.stm
che almeno riporta, anche se in forma dubitativa, quello che anche il tuo link dimentica di segnalare: che secondo i georgiani i russi sono entrati nel loro territorio _prima_ dell'attacco georgiano delle 11,30 del 7 agosto, e quindi il loro era un tentativo di fermare l'invasione... ora, che sia da prendere cum grano salis è un discorso, non parlarne neppure tutt'altra cosa!
Stefano D

Abr ha detto...

Nessun problema per la lunghezza, ti ringrazio per il contributo.

Lasciami dire che non ci capiamo:
a) perchè ho cercato post "di prima mano" (e uno svedese che capisce il russo trovai, definendolo paraltro chiaramente "biased").
Analisi di think tank o ministeri oltreoceano? Visitgeogia IN ITALIANO?!
Interesting; però Panorama, Foreign Relations ThePolitico etc., me li ero già letti da me. Ripeto, cercavo qualcosa di più "first hand" (tenedo conto delle barriere linguistiche).

b) Non comprendo poi quel "bersi qualsiasi analisi".
Sono partito dai fatti: alla fine abbiamo l'esercito georgiano raso al suolo con perdita di controllo di territorio, senza contare il forget about tornare in SudOssetia e Abkhazia. Una sconfitta.
Di chi è la colpa? Merito solo dei kattivoni o anche di un filo di dabbenaggine dei "nostri"?
Scusa, ma come si fa a sfidare la Russia, che lì vicino a Vladikavkaz ha una delle sue principali basi di teatro al Mondo, senza appoggiarsi agli Usa, anche solo a livello di informazioni satellitari come fece a suo tempo Uk nelle Falkland (chissà come fecero ad affondare il General Belgrano ..)?

Delle due l'una: o il leader georgiano c'ha provato e allora è un irresponsabile, oppure è caduto in trappola, e allora è uno sprovveduto.
E lo diciamo proprio da supporter di Bush (ma non al 100%). Tanto che siamo più ch econvinti che se l'America avesse saputo, non avrebbe permesso che succedesse.

Tutot questo lo si legge nel post, con parole diverse. Mi da l'idea che tu non l'abbia letto con grande attenzione.
Il che non è sicuramente obbligatorio, tranne che per chi decide di commentare.

Abr ha detto...

Sorry Stefano, stavo modificando al volo in mio controcommento mentre lo leggevi.

Ti ringrazio per il debunking di alcune info. contenute nel report "biased" dello svedese.

Prendo atto dell'appunto su Kodori (mai stato lì) e trovo appropriata la tua considerazione su Batumi (conoscevo la storia, a mio avviso risale ad ancora prima di Ataturk, ai tempi della conquista della cosiddetta "Circassia" da parte russa - 1840 o 1845 - con conseguenti pulizie etniche e migrazioni forzate).

Il giudizio sugli step militari però non lo tocchi e difatti non cambia, così come andare sulla bbc non aggiunge nè toglie nulla dal punto di vista di cosa è successo sul terreno.

Ripeto, la mia tesi è quella che ho definito del trappolone. Se leggi tra le righe lo svedese, è così chiaro; la marina russa che "casualmente" stazionava davanti alla Georgia, i battaglioni spostati dietro il Roki tunnel ..

Sta di fatto che nei trappoloni bisogna caderci, e i georgiani ci sono caduti in pieno.
Se poi sono pure stati attaccati (cosa che ritengo francamente improbabile: al limite provocati) allora hanno agito ancora peggio, soprattutto dal punto di vista politico.

Anonimo ha detto...

dabbenaggine? Direi mancanza di alternative... era aspettare i carri russi intorno a Tskhinvali oppure provare a fermarli lungo la strada che scende dal tunnel di Roki... ora sembra facile dire che non ha funzionato... ma i georgiani sostengono che col loro attacco hanno ritardato l'entrata delle truppe russe a Gori di 24/48 ore... e con 24/48 ore di più chi ci garantisce che i russi non sarebbero arrivati a Tbilisi e fatto la festa a Saakashvili? Forse era qualcun altro a volere una Blitzkrieg! L'America... almeno loro qualcosa hanno provato a farla, caldeggiando l'entrata della Georgia nella Nato, mentre i nostri cari governanti euroccidentali mettevano il veto lo scorso marzo :-( Ecco, una Georgia nella Nato e un po' di soldati americani a Gori, questo avrebbe potuto evitare la guerra, null'altro :-(
Stefano

Anonimo ha detto...

il trappolone ha un senso solo se dai per scontato che i georgiani non sapessero dov'era la marina russa o dov'era schierata la 58a armata... in quanto ad attacchi è dall'inizio dell'anno che ne subiscono, anche dall'aviazione russa, ed è per quello che ancora il 6 (o il 7) un ministro del loro governo ha provato ad incontrare i leader osseti (tra l'altro se vai sul sito di visitgeorgia tra le altri cose puoi leggere che 2 ministri del governo sudosseto sono... ufficiali dell'esercito russo!), mi chiedo veramente cosa potevano fare di diverso... ok, Saakashvili il 7 agosto poteva dimettersi e dire che partiva per l'esilio ;-)
Stefano

Anonimo ha detto...

e se mi mandi un indirizzo mail privato ti mando una mail che l'8 o il 9 mi aveva mandato dalla Georgia un mio amico, uno zoologo dell'università di Tbilisi, tanto per avere informazioni "di prima mano" (la mia mail privata è finrod_sATliberoDOTcom)

Abr ha detto...

Si ma se fosse come dici, i combattimenti avrebbero avuto luogo in Georgia vera non in SudOssetia, e una volta debellati gli avversari i russi avrebbero avanzato oltre Gori.

Cosa potevano fare di diverso? Potevano agire in accordo con gli americani, cosa che non credo abbiano fatto perchè ritengo gli avrebbero impedito di muovere.
Invece se attaccati come sostieni, avrebbero dovuto ritirarsi e guerrillare nel LORO territoro ululando alla kossovara, non farsi prendere con le mani nella marmellata.

Grazie per l'indirizzo, quello che mi piacerebbe sapere "viva voce" da un georgiano è cosa è successo per davvero dove i russi non c'erano cioè sul fronte Abkhazia.

Anonimo ha detto...

guarda che i russi c'erano eccome anche in Abkhazia (a partire dal primo ministro che è un ufficiale del loro esercito...), agli altri punti rispondo più tardi
Stefano

Anonimo ha detto...

punto 1 - i combattimenti avrebbero avuto luogo in Georgia vera ... i russi avrebbero avanzato oltre Gori
imho: infatti i russi _non_ si sono fermati a Gori, al contrario hanno anche occupato Senaki, Poti, la gola del Kodori e si sono avvicinati parecchio a Tbilisi. Tutto questo non era assolutamente necessario in un'operazione il cui scopo era porre fine all'operazione georgiana in Ossezia, e se un minimo di senso può ancora avere arrivare a Gori, il secondo fronte non ha granché senso. Se poi a Gori non c'è stato combattimento, è solo perché... per scelta o necessità (lo svedese, senza dubbio propenderebbe per la seconda opzione) i georgiani l'hanno evacuata e si sono attestati a difesa di Tbilisi
punto 2 - Potevano agire in accordo con gli americani, cosa che non credo abbiano fatto perchè ritengo gli avrebbero impedito di muovere
imho: potevano agire d'accordo con gli americani solo se gli americani gli avessero mandato a tamburo battente un tot di soldati armati pesantemente per schierarli a Gori, questo avrebbe garantito i georgiani che i russi non avrebbero invaso... se gli americani si fossero limitati a dire "qualsiasi cosa facciano i russi, voi non vi muovete" non li avrebbero ascoltati, per il semplice motivo che non prendono ordini dagli americani
punto 3 - Invece se attaccati come sostieni, avrebbero dovuto ritirarsi e guerrillare nel LORO territoro ululando alla kossovara, non farsi prendere con le mani nella marmellata
imho: a parte che anche l'Ossezia del Sud è loro territorio de jure, e fino a luglio per metà anche de facto, questo è il tuo punto di gran lunga più discutibile: quello che tu chiedi è qualcosa che nessun governo potrebbe mai accettare... almeno senza prima provare il tutto per tutto e venire sconfitti sul campo... per iniziare un percorso alquanto incerto: i kossovari hanno ululato e sono andati avanti con una guerriglia piuttosto inefficace per _una decina d'anni_ prima che qualcuno arrivasse in loro soccorso... e lì c'era da affrontare Belgrado, non Mosca! Così si saranno anche fatti cogliere con le mani nella marmellata ma:
- l'Abkhazia de facto era persa già prima, ora un po' di più ma in realtà qui la vera sconfitta è la perdita delle gole di Kodori, è un male per i 2000 georgiani cacciati ma comunque non una catastrofe
- Ossezia del Sud: qui il danno è maggiore, i georgiani e il territorio perso sono di più ma anche in questo caso parliamo di briciole
- l'obiettivo strategico dei russi, un regime change a Tbilisi non sono riusciti ad imporlo, ed è piuttosto improbabile che ci riescano nel prossimo futuro...
non sarà la situazione ideale, ma a me sembra meglio dell'ipotesi kossovara... no?
Stefano

Abr ha detto...

Continuo a trovare i tuoi punti non poco convincenti, ma sicuramente contestabili.

I russi in Abkhazia c'erano (500), ma secondo lo svedese si sono rapidamente sfilati per lasciar posto alle truppe secessioniste. Della serie, bastavano?

Punto 1.: i russi sono arrivati poco dopo Gori (lato Abkhazo a parte, dove non sono avanzate truppe russe).
Obiettivo russo: distruggere la più moderna installazione militare georgiana. Il resto l'hanno distrutto via area.
Sembra una "punizione", un "ora basta" più che un assalto.

Se volevano avevano la strada aperta sino alla capitale per deporlo loro il Presidente. Soprattutto era indifesa sino al famoso gasdotto-oleodotto, principale ragione geostrategica per un assalto russo. Invece si sono fermati davanti al nulla ...

2. Se vuoi picchiare il fratellino minore di un campione di extreme fighting, o sei anche tu un campione oppure meglio tu abbia un amico dotato di foto satellitari che ti dica dov'è il fratello grosso. Altrimenti meglio stare a casa.

Il mio vero concern riguardo ai georgiani è che "il trappolone" ha funzionato perchè pare non sapessero che i russi erano lì ad aspettarli

3. l'Osssetia del Sud era da tempo (in gra parte) fuori controllo, come l'Abkhazia. Protette da un fratellone grosso e cattivo.
Se non sei vocato al suicidio, devi trovare strade smart per rientrare nel controllo totale.

Vuoi un esempio di successo? L'operazione con cui i croati si impadronirono della Krajina e Slavonia (Vukovar) a maggioranza serba, approfittando dei concomitanti massacri serbi in Bosnia (e di "pulizie" ne fecero anche loro). Ragionando brutalmente, dovrebbero suscitare un po' di "movimento" in Cecenia o altrove e poi agire a russi distratti.
Il punto vero è che ora l'esercito è a pezzi; i materiali verranno reintegrati (aviazione a parte: avevano i Su25 che venivano fabbricati lì ai tempi sovietici), ma il morale no. E soprattutto ora l'Orso è sveglio e s'è procurato la giustificazione per rimanere lì indefinitamente, se nondi annettersi le due regioni.
Insomma, non contesto le ragioni georgiane ma come si sono mossi.

Anche secondo me la ciliegina sulla torta sarebbe stata per i russi il regime change in Georgia, ma si possono ben accontentare per ora: hanno "scollinato" definitivamente a sud del Caucaso.
E pare il regime change gli stia riuscendo in Ucraina, il miglior alleato dei georgiani ..

Anonimo ha detto...

mah... chiudo velocemente e senza ribattere punto a punto altrimenti non si finisce più: i tuoi ragionamenti filano, ma temo che siano troppo astratti e avulsi dalla realtà sul terreno, un po' troppo teoria da accademia militare per così dire, comunque se ti interessa continuare la discussione, scrivimi pure all'indirizzo che ti ho lasciato sopra
'notte
Stefano D

Abr ha detto...

Sulla teoria militare ti do' ragiome. :)
E' anche per tentare di rimanere il più possibile "super partes" e "tecnici" .. ammesso sia possibile.
O meglio, per cercare di capire perchè si vince o si perde, indipendentemente dalle ragioni o dai torti.
Appena ho un minuto ti scrivo.

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