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Si ma .. e il caricabatterie?

C'era una volta una pubblicita' della Tim mi pare: in treno o in autobus, un signore col muso di tolla chiedeva il telefonino in prestito al vicino di posto dall'aria perbene. Subito dopo lo richiedeva per un'altra chiamata, poi un'altra e un'altra ancora.
Alla fine lo scocciato signore perbene sbottava: "Ma se lo tenga, glielo regalo il telefonino!", al che l'altro, tra il basito e il deluso: "si ma ... e il caricabatterie?".


Ecco, la storiella mi sovviene mentre leggevo di alcuni blogger "puri di cuore", degnissimi e stimatissimi Concittadini diqqua' del "divide" destra-sinistra (degli altri francamente poco me ne cala).
Alcuni di costoro, decisamente annoiati da questi "partiti di massa" che di libberale ovviamente promettono molto (fumose chiacchiere e distintivo) ma anche gran poco, si vanno schierando per quella bufala di posizione che e' il "voto al giusto ideal che mai ci tradira' ": per Ferrara o per Storace-Santanche', meno per Casini (temo i voti gli arriveranno lo stesso, da trasfughi cislini del centrosinistra), piuttosto che per uno sdegnoso e compunto appello all'astensionismo che fa molto fine e non impegna.

Tanto per sgombrare il campo dall'equivoco, non me la prendo proprio per qualche tipo di dissociazione dalle "masse", per manifesto snobismo: figurarsi da che pulpito!
[Anche se a volte, a leggere certe apodittiche e definitive discettazioni dell'esperto di turno in pigiama, viene naturale pensare: 'sto qui che sa tutt'e cose, sara' ricchissimo e/o famosissimo; ma se lo e', che ci fa qui? ]
Chi scrive - tanto per NON scagliare la prima pietra contro lo snobismo - crede ad esempio (forse non solo provocatoriamente) che il sistema democratico sia una delle maggiori cause dei correnti guai planetari e troverebbe molto piu' corretto il voto per censo (chi piu' da' alla Comunita', piu' conti); non certo per tradizionalismo nostalgico, al contrario da turbo-capitalista, come del resto si fa nel tanto decantato "mercato" (dove si contano le "azioni" non le teste).
Ma tant'e', (quasi) tutti gli sport educano a rispettare le regole in essere.
Tanto per continuare a chiarire, non ce l'ho nemmeno col liberale o col libertario in quanto tali, le cui posizioni endorso in pieno, dai fondamenti teorici sino alle conseguenze "politiche" piu' spicciole (liberta' di armarsi, di darsi l'istruzione che si vuole etc. etc.).
Sin dai tempi in cui mi muovevo nel novero di una educazione fastosamente cattolica, aderivo progressivamente alle posizioni Jeffersoniane: il massimo documento sociale prodotto dalla mente umana e' per me la famosa Declaration; distinguo tra fede personale e regolazione della convivenza sociale, pur condividendo con Jefferson l'idea che "il timor di Dio" e non dello Stato sia condizione sufficiente e forse addirittura necessaria (Tocqueville dixit) per la "temperanza" tipica del buon cittadino.

La mia doleance riguarda allora la paradossale, masochistica assenza di realismo nel neo-Aventinismo, espressa dalle posizioni di certi libberali pur correttamente destrorsi.
Ognuno fa quel che gli pare e da' peso a cio' che gli aggrada, per carita': solo mi spiace che chi stimo si sottragga dalla lotta e stia a sentire le sirene in un momento come questo.
Nessuno si spreca a sottolineare il regalone all'elettorato di destra - tipo l'espulsione dal novero del potere quello vero dei Casini, dei Ta-Baccini et consimilia; il contenimento dei questuanti minori sotto la soglia dei 25 membri, la fantastica mancanza di parola del Cav. che silura sul nascere non solo Mastella ma anche un buon numero di scaldasedie gia' eletti, e altro ancora si potrebbe aggiungere, etc.etc.

No, tutto questo non basta dopo due anni di Visco e Schioppa; s'alza il grido, e il caricabatterie?
Ci si focalizza sulle indubitabili ma a mio avviso marginali e inevitabili derive neostataliste, si inorridisce al nome di Tremonti che manco avessero detto Visco, ci si abbevera ai giornaletti scandalistici tipo Repubblica e Tg1, sparacchianti Alitalia, Malpensa e Ciarrapichi vari.
Si finge di credere che una volta al governo ci si possa permettere di non fare prigionieri, di cambiare tutto e lavorare a risorse infinite.
Come se le leve del governo arrivassero per davvero agli snodi fondamentali del Paese; come se una certa dose di compromesso e gradualita' non fosse necessaria e dovuta, come se un cambio di governo fosse un evento, un interruttore da girare.
Al limite potrebbe essere l'innesco di un processo lungo e articolato, se non abitassimo nel regno del "tengo famigghia" dove vige l'anti-Spoil System, dove basta un segretario di ministero per mettersi di traverso e rallentare se non stroncare ogni iniziativa.

Soprattutto si finge di credere alle fole del momento:
- chi a Destra e al Centro finge di credere che Berlusca e Veltroni siano gia' d'accordo per la Grosse Koalition (e piu' voteranno disperso piu' favoriranno il realizzarsi della loro esecrata profezia, almeno in un orizzonte temporale di breve termine);
- chi libberale si straccia le vesti al solo sentir nominare Tremonti "il colbertista", di cui pochi hanno letto l'ultima fatica ma tutti gia' appellano Neo-NoGlobal.
Patetico: nella terra mai liberatasi dall'abbaccio mortale dell'idealismo post crociano, ogni ricorso al buon senso e alla creativita' viene condannato dal teoretico di turno come "poco ortodosso", tra scomuniche e Grande Anatema.
As a result, avanza e fa proseliti la vecchia fola propalata dai giornalai dello "state a casa liberali, che tanto sono uno peggio dell'altro". Non vi ricorda il lavoro di svirilizzazione di Grima il Vermilinguo nei confronti del vecchio signore di Rohan?

Lo dico e lo ripeto ogni volta che scrivo (poche oramai), per quanto mi riguarda il mantra di queste (e di tutte le) elezioni, il motivo per cui non vale la pena di seguire piu' di tanto il dibattito (noioso), i programmi (specchietti per le allodole) e le candidature (vanagloria da nomination al Grande Fratello, perdipiu' mica diamo preferenze) e' il seguente:
"Non e' vero che la politica sia l'arte del possibile. Essa consiste nello scegliere tra il disastroso e lo sgradevole" (J.K.Galbraith).

Poco mi interessa (anzi mi inquieterebbe) dare il mio voto a un genio, a un taumaturgo, a un mago o al perfetto teorico liberale; mi basta e avanza darlo a chi, nel suo piccolo spazio mentale libero tra le ambizioni personali e la sua incapacita', mi garantisca che non mi mettera' le mani in tasca.
Quanto alle aspettative messianiche di popolino e intellettuali sulla politica (nel Grande Paese Oltreoceano che tutti noi amiamo, non per caso invece piu' prosaicamente la chiamano "Amministrazione"), le mettiamo tutte assieme e le calciamo alte, a mo' di punt da football americano, in modo che atterrino ben distanti e il piu' tardi possibile.
Il mantra di cui sopra si declina specificamente anche per gli Aventinisti:
"Il pacifismo e' oggettivamente pro-fascista" scriveva George Orwell alla vigilia della seconda guerra mondiale, "boicottare lo sforzo bellico da una parte oggettivamente agevola l'altra".
A parte che la frase di Orwell va ancora bene oggi cosi' come fu detta, basti sostituire "pacifismo" con "astensione" e "fascista" con questa sinistra dei raccomandati, del sociopolitico e delle categorie a rimorchio.

Col massimo rispetto, preferirei per intanto uscire dall'incubo, mandare a casa le sinistre e smettere di pagare - venir "redistribuito" - senza ottenere assolutamente nulla in cambio se non sberleffi come se fossi un evasore o un elusore.
Mi basta anche se cio' avviene un poco alla volta, anche se nel frattempo di mantenuti da mantenere ne rimarra' piu' di qualcuno.
Percio' vi chiedo umilmente, o sodali liberali un po' schifati e delusi, o Destri duri e puri, che ne direste di sporcarvi anche voi le mani e turarvi il naso producendovi in un bel voto utile disgiunto, al solo unico scopo di mandare a casa le Viscosita' sinistre?
Mentre infatti c'e' bisogno di tutti i voti possibili al Senato, anche del vostro, per quanto riguarda la Camera potete tranquillamente annullare il voto scrivendoci sopra Liberta', oppure votare il "minnows" che piu' vi ispira; tra l'altro li' la soglia di sbarramento e' piu' bassa e "scalabile".
Thank you in advance
.


34 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente.
In fondo è quello che ricordava Oscar Giannino: i liberali sono da sempre troppo impegnati a darsi/togliersi reciprocamente patenti di liberalismo, litigando tra loro come vecchie zitelle.
Così facendo, ovviamente, se ne stanno sdegnosamente sull'Aventino senza far fronte comune né sporcarsi le mani.
E gli statalisti ringraziano ...

Abr ha detto...

Tnxs doktorfranz, me lo dicevi prima con la tua sintesi, mi risparmiavi mezzapagina di sproloqui :)

Paolo ha detto...

letto tutto, ottimo.
io sono il re delle mani sporche :) e mi stufano ormai i teoretici.
Sta storia che in veneto converrebbe che l'udc al senato superasse l'8% come la vedi?

Abr ha detto...

Tnxs Paolo.
La storia dell'Udc che deve rubar voti ai "secondi", cioe' al PD?
Mah non so, sempre di senatori fuori controllo e proni all'inciucio si tratterebbe.
Allora piu' comodo sarbbe che la Lega corresse da sola. Spero sappiano far bene i loro conti.

Anonimo ha detto...

Sai bene com'è, qui da noi "profeti del fare" tra il Garda e l'Adriatico la sintesi sta nel DNA ...... è che in politica non paga ....:-D

Anonimo ha detto...

Non so perchè, ma mi sento chiamato in causa. Non tanto per la faccenda della stima, quanto piuttosto per la scelta di annullare la scheda e per il richiamo allo snobismo che mi onoro di condividere. Bando alla ciance: a votare, stavolta, non vado. E non per non sporcarmi le mani che già son zozze luride da quel dì. Non vado perchè mi sono rotto di essere chiamato a combattere battaglie altrui con la scusa che gli altri son peggio. Stavolta, Abr, la scelta del meno sgradevole non la vedo. Sarebbe lunga da spiegare e mi manca il dono della sintesi. Magari ne parliamo, ma tanto sappiamo già molte cose. Resta intatta l'ammirazione per un'ostinazione che ha del mistico, in puro stile templare. Ma io la vocazione non ce l'ho e salto il giro.:-)

Otimaster ha detto...

Non so con chi ce l'hai ma sicuramente sta sulle palle anche a me, quello che mi preoccupa è che un po' mi assomiglia forse mi salvo solo per aver fatto la tua stessa scelta di campo.

Orso von Hobantal ha detto...

Lo stesso ragionamento si potrebbe applicare pure a Veltroni che, a parole, ha chiuso col passato, ha silurato Visco e propone pure un taglio delle tasse molto simile a quello berlusconiano.

Ma non si tratta solo di questo, come non si tratta di scegliere di chi fidarsi di più perché questo venga portato a termine (nel qual caso propenderei ovviamente per il PdL.)

Si tratta di capire come si è potuto generare un orrore della natura come il ticket Prodi-Visco. Una persona che ha fatto delle scelte discutibili, ma che continuo a stimare ha detto :"Il problema non è mandare a casa Prodi, ma fare le riforme. Se non si fanno si potrà pure mandare via Prodi ma ne arriverà un altro".
Pertanto fin che non si rimetta mano ai perversi meccanismo dello stato, che ben si esprimono attraverso questa legge elettorale demenziale, non saremo al sicuro.
Ho paura che un prossimo governo Berlusconi, che per la prima volta (epurazioni fortunose a parte) non fa più nemmeno finta di avere un programma liberale, che si comporta come un Veltroni, anche se light, sarà un completo disastro.
Non risolverà i problemi che abbiamo e, quel che è peggio, a tutto questo indecisionismo darà il nome di liberalismo. Quindi spianerà la strada ad una sinistra ancora più marcatamente socialista perché si scoprirà che il "neoliberalismo" di Tremonti non ha funzionato.

Quasi ci sarebbe da sperare che vinca Veltroni, che governi (male) per qualche anno e che nel frattempo prenda corpo la coscienza autonomista e liberale che è tornata a rianimarsi sotto l'incubo Prodi. Nella speranza che ci sia una destra finalmente pronta ad ascoltarla e non più, sistematicamente, ad ignorarla.

Orso von Hobantal ha detto...

Non vado perchè mi sono rotto di essere chiamato a combattere battaglie altrui con la scusa che gli altri son peggio.

L'avrei potuta mettere giù anche così e avrei pure risparmiato caratteri. Perfetto.

Anonimo ha detto...

Lo studente frequenterà non regolarmente. Però è sempre da lode.

Anonimo ha detto...

Tu sai bene che ho più volte preso di mira il "migliorismo" in versione destrorsa, quel sentirsi nel giusto a prescindere dal peso politico dei propri intendimenti, così come i sogni di reunion liberale, la voglia matta di rinchiudersi in qualche buen (?) retiro tra beghine litigiose e inconcludenti.
Non risparmio critiche al liberismo "di sinistra", che rappresenta "l'applicazione al mercato di una legge di sviluppo lineare, una sorta di riedizione dello scientismo positivista illuministico-socialista seguace delle presunte leggi della storia invece che della prasseologia individualista cara alla nostra prediletta scuola austriaca", per dirla con Oscar Giannino.
Ma il tremontismo e il populismo non sono risposte alle sfide della modernità, sono cure placebo più dannose della malattia.
Voto ancora Pdl perché di tutte le alternative avrei solo a vergognarmi ancor di più, e perché non ho alcun diritto di pretendere liste formate su misura per il mio gusto personale.
Vorrei poter dire che si tratta di argomenti solidi ed entusiasmanti...ma è solo un fare di necessità virtù, finché la pazienza non finisce.

Abr ha detto...

Vedi Mth., il problema e' che i veri libs. duri e puri sono tutti troooppo intelligenti: dai vostri ventimila metri di quota vi capisco, distingure tra Berlusca e Veltroni non ci si riesce.
Non sono ironico.

Quanto a combattere le battaglie altrui, da quaggiu' in basso il mio e' un mero richiamo all'autodifesa, passiva fin che vuoi, ma per me c'e' ancora una apprezzabile differenza tra prenderlo NEL cu.. ed esser preso PER il medesimo: preferisco la seconda che ho detto, per te nun so :D

Abr ha detto...

Non ce l'ho con nessuno in particolare Master, e' un clima diffuso tra i piu' intelligenti; in piu' mi conforta che per le nostre reciproche strade piu' che spesso ci incrocino.

Forse in realta' ce l'ho con lo spirito individualista perdente dell'italico che pervade persino i migliori di noi: gioco di squadra? Not in my name! E avanti ...
(da secoli siamo/calpesti e derisi/perche' non siam popolo/perche' siam DIVISI....).

Abr ha detto...

Orso, stavcolta non concordo con la tua analisi. Per almeno due motivi:
- si parla di regole per coprire i comportamenti;
- i veri problemi stanno dentro la macchina dello Stato come e' realizzato qui, non nel libretto delle istruzioni.

Il primo punto e' provato dal fatto che le "para-aggregazioni" partitiche sono avvenute a parita' di legge elettorale, per motivi assolutamente tattici: Veltroni non poteva ripresentarsi con quei compagni di viaggio e Brelusca prima di lui aveva deciso di far fuori le zavorre.

Il secondo punto spiega perche' e' tutot sommato vero quelloche dici: in Italia chiunqu egoverni piu' o meno fa la stesse (brutte) cose. Non per "assenza di bnasi teoriche liberali", ma perche' in Italia le leve governative mouvono (forse) qualche presidente di Asl e poco piu'.
Ragion per cui mi difendo, votando per chi si fa i cazzi suoi senza venire a rompere i miei.
Tanto tu te ne stai in Finlandia dove si paga salato, ma qualcosa torna ("value for money") ...

Abr ha detto...

Ri-Orso: hai scelto la frase dell'amico Mth. che meno approvo di tutto il suo commento. QUi non si vota per (almeno allo stato delle cose), qui si vota CONTRO.

Mein Kampf ist D-# (d-fence).

Abr ha detto...

Tnxs Ringo, I appreciate.

Ismael, il nostro "votare contro" piu' che "per" (ripeto, almeno allo stato delle cose), e' un comun sentire.

Il flavor di differenza e' che non mi esalto per il Tremonti, ma al contempo non lo vedo del tutto negativo, ma gia' discutemmo al proposito a suo tempo.
Consiglio comunque la lettura del suo ultimo libro.

Tra l'altro, nessuno nota che la "ricetta Tremonti" trova epigoni (o si ispira a ) quelle sia di Obama che di McCain? Tutti deficienti pure in Usa adesso, oppure i libberali d'Italia sono inopinatamente "AVANTI"? Viviamo in tempi cupi, questa e' la verita', fatevene una ragione pure voi ....

Orso von Hobantal ha detto...

Contro io ho sempre votato, pure nel 2006. Mi attirerò tutti gli anatemi, meritandomeli , ma se dovessi andare a votare contro, voterei contro Berlusconi. Alla fine è lui col suo partito dove l'estetista vale di più del poveretto che fa la gavetta in giro a sezioni (difesa preventiva: nulla di personale, mai stato iscritto ad un partito) il vero ostacolo per una destra decente e non stalinista (internamente).
Per il resto io sto tirando le mie somme e ti assicuro che non vi guardo ne dall'alto della teoria (che se non è tradotta in pratica vale meno di un piffero) né della latitudine (che tra l'altro abbandonerò presto).
Sono e rimango boaro -orcocan- ai professorini preferisco chi si sporca le mani, agli illuminati liberal chic finnici, il trevigiano che vota Lega.
Non pretendo di aver la vista lunga, ma solo di trovare il mio giusto agire in politica: votate pure PdL non è detto che sia io quello che sbaglia. Io non mi sentirei a posto con me stesso a votare chi poi non fa nulla per cambiare.

Ultimo appunto: si viene presi per il culo quando le promesse non vengono rispettate, come nel caso del 2° e 3° governo Berlusconi. Non quando manco non vengono fatte.

Orso von Hobantal ha detto...

Contrappongo al tuo Gailbrath questa bella frase di Mises: "I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini".
Interpretala come vuoi :)

Orso von Hobantal ha detto...

Scusa il terzo commento di seguito ma tengo a sottolinearlo: per me Tremonti non è un problema, o perlomeno è il problema minore.

Anonimo ha detto...

Io le capisco le tue ragioni, intendiamoci, e se mi puntassero la pistola non avrei dubbi. Però vado maturando l'idea che appioppare la responsabilità del mal o non governo alla cosiddetta "casta" sia una finta. La realtà è che l'elettorato vuole questo sistema fatto di piccole tresche in cui sono in tanti a guadgnarci pochino e i soliti noti che tengono il banco. Ma i secondi non lo fanno "contro" la volontà dello sbandierato popolo, lo fanno con la loro approvazione sempre meno implicita. Allora, visto che questa è la mia valutazione personale della situazione, il mio voto contro è quello di annullare la scheda perchè voto contro questa visione maggioritaria. Troppo sofisticato? Eccesso di zelo? Può essere, accetto reprimende e critiche. Accetto anche di essere considerato un astronauta, ma se è vero com'è vero che gente come Della Vedova fa lobby chiedendo prima il placet a Bondi in cambio di seggiola e stipendio, allora dimmi te cosa dobbiamo pensare. In questo senso quelle battaglie non sono mie: ci fosse anche uno solo che non ha deposto le armi, lo voterei. Trovamelo:-)

Abr ha detto...

Orso, appunto: sostituisci trevigiano con (ex) padovano che vota Lega, e ottieni il sottoscritto.

Atomizzazione per atomizzazione, piccola patria (ideale) per piccola patria (geografica).
PAURE PER PAURE: cosa c'e' di male ad ammettere che c'e' da aver paura (sicurezza etc.) e che aprire i mercati al 100% e' mossa sciocca, totalmente asimmetrica e poco fair oggi?
Con India e Cina ci lavoro regolarmente, so di cosa parlo.

Inoltre, ri-appunto: preso per i fondelli lo so e obtorto collo ci sto anche (certe cose non si fecero tra il 2001 e il 2006: perche', tu credi ancora nei "programmi"? Io no, mi basta ripeto che non mi mettano le mani in tasca), ma a stare "buo pillonzi" (a sedere alto come si dice a Grosseto) per prenderla nel medesimo, proprio no.
Comprendo il tuo spirito vendicativo, ma stavolta non e' il mio.

Abr ha detto...

Orso, grazie per VonMises (peraltro molto inviso a certi libberali: visitare ad esempio emiliodemarchi); ovviamente la interpreto pro domo mea: in un paese di cazzoni come questo, il primo passo per svegliar la gente (di livello) e' farla partecipare e farle scendere dalle loro sdegnose turris eburnee.

Il ragionamento di InVisigoth che ho letto da te (se raggiungiamo il 25% di astensionismo amo dato er segnale) e' fallace quanto quello della Chiesa che dice che il 60% di astensione al referendum significa che gli italiani al 60% so' cattolici.
Sarebbe usato da veltroni per vincere e dalla ultra sinistra per dire: avete visto? Tornate con noi. Il voto silente non ha volto ne' connotati: guarda caso le percentuali di assegnazione seggi non contano gli astenuti. Non esistono, non hanno prappresentanza.
Rimane il discorso del "not in my name"; beh, occorre commentarlo?

Abr ha detto...

Fanne anche diciotto di commenti Orso, qua sei sempre il benvenuto comunque.

Abr ha detto...

Mth. anch'io capisco le tue di ragioni e di chi alla fine si va orientando come te.
Solo che, l'arma che hai in mano (l'astensione; o pensi di votare Udc o Destra o ... socialista ;o) e' del tutto spuntata per dare il segnale che intendi dare.

Come chi non ha votato per il referendum e' confuso per un Ruiniano (e in realta' nun glie ne poteva fregare di meno delle staminali), andra' tutto nel calderone e il "segnale" sara' percepito solo, con immensa soddisfazione, dai peggiori tra i peggiori della specie che segnali tu: quelli che mettono in lista i raccomandati, stracciandosi le vesti per questa legge elettorale ma in realta' ringraziando il cielo che esista.

Tra un affarista cafone solare e gia' ricco di suo, e una banda di sordidi falsi flaccidi imbroglioni, mi sento di gran lunga piu' tutelato dal primo.
DellaVedova? Tiene famiglia pure lui. Ma a proposito di caricabatterie, non sei felice che almeno Capezzone dovra' trovarsi un lavoro vero?

L'unico modo sarebbe dimezzare o dividere per quattro le paghe dei parlamentari, fino ad annullarle del tutto (primo passo per l'elettorato passivo per censo: della serie, chi vuole comandare, paghi di tasca sua).

Questo si puo' spingere, forse, non certo astenendosi e non certo se vince la sinistra.
Tutto il resto e' vuoto "not in my name" a mio modesto avviso.

Anonimo ha detto...

Orso, io infatti non mi sento "a posto" proprio per niente...figurati che ho aperto un blog appunto per tarlare la coscienza farisaica di quelli che si sentono "arrivati" una volta per tutte.

Abr, il discorso che fai su India e Cina, se è per quello, poteva applicarsi all'Italia anni '50 o al Giappone anni '60.
Se non ammetti i paesi emergenti nel circuito del mercato globale, quelli a diventare "fair" non solo non ci pensano, ma nemmeno possono.
Altro discorso vale per la contraffazione dei marchi, che è un furto: ma cosa diresti se Gucci, preoccupato dei tarocchi, intendesse risolvere il problema vietando il settore tessile a chiunque altro?
E poi mi risulta che McCain stia tenendo alta la bandiera del libero mercato nonostante le spinte populiste che vengono dalla sua stessa base...tanto per dire la differente caratura nella classe politica sulle due rive dell'oceano.

Abr ha detto...

Again Mth.: fossi in te e nel'ottica dei piccoli ma significativi passi nella giusta direzione, mi accontenterei del "cellular donato" dal Cav.: Capezzone a lavorare.
Mi basterebbe per votarlo.

Se invece non ti basta e vuoi anche il caricabatterie, beh almeno vota disgiunto: al Senato dove il Paese ha bisgono di te di Orso e di tutti, un bel LegaNord (ti dissoci lievemente come me e dai un segnale vero: quello cafonamente federalista) e alla Camera annulli il voto. Dai ....

Abr ha detto...

Ismael, contrariamente ad Orso tu ce l'hai con Tremonti invece ...
Fosse solo questione di marchi contraffatti ... ti consiglio veramente la lettura dell'ultimo libro del nostro.

Gucci non puo' chiudere un bel niente; uno Stato puo', volendolo, far qualcosa.
Il probema e' generalizzato: come si fa a sostenere la competizione globale con chi fa lavorare i minori e inquina il pianeta? Sarebbe quella la "sana" concorrenza che progredire il mercato fa?
Sarebbe come dire che il marocchino che vende cd crakkati e' benefico per il mercato dei musicali, c'mon ..

Il paragone con gli anni '60 trovo non regga molto: l'Italia creo' un mercato interno piu' che "invadere" il mondo coi suoi prodotti, scalfi' forse qualche posizione franco tedesca, stimolandone di contro i consumi interni, ma nulla di globale.

Quanto al Giappone, il mondo lo invase dopo, negli anni 70 e 80, ma non solo col prezzo bensi' con il mix prezzo/qualita' di massa (inventando il Tqc e tante altre belle cose).
Non per caso gli Usa anni '70 (Vietnam, Carter etc.) stavano per tracollare e la sua economia fu costretta arrancando a migliorarsi, recuperando pian piano, fino al pieno recupero (hi tech, software) e alla crisi finanziaria giapponese iniziata gia' negli anni '90 (valore negativo dei tassi).

Trovo gli anni 70 e 80 e il Giappone un esempio molto calzante. Quello fu vero stimolo concorrenziale al progresso del mercato; il problema e' che oggi si ha invece un paradigm shift e non tutti si rendono conto che le ricette sono improvvisamente diventate vecchie.
Occorre rimettere criticamente in moto il cervello ed evolvere i modelli novecenteschi.
Tanto per fare un esempio di come siamo fuori dagli schemi liberisti classici: oggi il superfluo cala (telefonini, pc etc.) mentre il necessario sale del 30% all'anno (pane, benzina)!!!!!

Su McCain/Obama, stay tuned, hai seguito tutto 'sto casino sul Nafta? Ne vedremo delle belle ...

Abr ha detto...

Ismael, leggi qui:
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/Horror_Economics_%28II%29_#body

L'endorsement al "commercialista di Sondrio" da parte dei libberali ponzanti - pur parziale, pur col fazzolettino profumato sul naso - tipo questo di Michele Boldrin, e' finalmente un bel segnale nella direzione che dicevo sopra: e' ora di riflettere su certi modelli troppo dati per scontati, in una ewra di paradigm shift.

Dopo anni di frizzi e lazzi al colbertista, mi basta e avanza quel beh, certo che un piccolo pezzo di ragione ce l'ha...

Anche perche' noi cafoni con le unghie melmose lo sappiamo da sempre: lo studioso teorico, e prima degli altri l'economista libberale, dovrebbe esser trattato come la moglie cinese: va picchiato sempre, tu non sai perche' ma lui si. :D

Ludwig Van Molleam ha detto...

applausi, sinceramente.
La frase di Galbraith e la richiesta che chiunque vada al governo "non mi metterà le mani in tasca" è forse l'unica vera e reale ragione per entrare in cabina elettorale.
(ma siamo sicuri che il cdx non ci metterà le mani in tasca?)

Abr ha detto...

Tnxs ludwig; riguarod alle mani in tasca nostra, l'unico modo, apparentemente paradossale ma molto vero, per sapere come si comportera' una persona in futuro, e' guardare cosa ha fatto nel passato (me l'ha insegnata un recruiter).

Anonimo ha detto...

Condivido superpienamente :-)

Abr ha detto...

Tnxs destralab :)

Anonimo ha detto...

Io sono pienamente daccordo con te Abr.
E sto anche cercando di far capire le mie ragioni ai tanti libertari che propongono l'Aventino. Che giustificano il tutto con un filosofico "non legittimare il sistema".
Come se avesse bisogno della nostra legittimazione il sistema attuale. Come se l'indomani del voto con il 30% di astensioni cambierebbe qualcosa.
E' perfetto il PdL con la destra di AN che mai ha capito granché di Mercato?
No certo.
Ma abbiamo due sole possibilità:
o Berlusconi o Veltroni.
Checché gli aventiniani facciano, uno dei due governerà l'Italia dopo il 13 aprile. Non c'è la terza via. Quindi non scegliere tra i due equivale solo a legittimare la scelta degli altri.
Ora, da romano che conosce Veltroni, e leggendo la cricca di personaggi che aleggiano nel PD, ho un solo pensiero nella testa.
IO QUELLO, A METTERMI LE MANI NELLE TASCHE NON CE LO VOGLIO.
E poco mi importa di ragionamenti tipo, è meglio che vince Veltroni e governa male per un paio di anni.
Perché in questo paio di anni, le tasse, i soldi che perdo per economia a rotoli, sarebbe opportuno che me li rimborsasse colui che la pensa così.
Io voglio limitare i danni.
Ed è certo che limitare i danni significa votare PdL.
Male che va, ma proprio al peggio, otteniamo la sparizione dell'ICI dalla prima casa e nient'altro. Ma questo il PdL lo farà. Statene certi. Ed è un passo avanti. L'altra volta la Casa delle Libertà ha fatto cagare?
Magari è vero. Però due anni fa la pressione fiscale era più bassa.
Però ha tolto la leva militare.
Vogliamo anche riconoscere queste cose?
Credete che un Frodi o un Veltroni avrebbero mai pensato di abolire il servizio di leva, senza rimpiazzarlo almeno con servizi civili di pulizia del culo di qualche magistrato ammanicato??
Hai ragione. E' la questione del caricabatterie.
Veltroni non farà nulla di

Abr ha detto...

Tnxs per l'intervento libertyfighter, di cui prendonota in colpevole ritardo.
Centri perfettamente il punto a mio avviso: c'è chi non coglie che la scelta NON è tra il Cav. e ciò che si pensa o che piace, ma tra il Cav. e Veltroni. Tertium non datur.
Ma sai, astenersi fa fine e non impegna, poi potranno rinfacciarci: ve lo siete voluto voi ... Che pena.

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