L'ultimo post qui sotto si intitolava "E' una sporca missione, ma qualcuno deve farla". Era dedicato a noi che a votare ci siamo andati; alla Montanelli: col naso turato ma c'eravamo.
Beh, missione compiuta.
Sono felicissimo di aver ricevuto testimonianze di alcuni andati a votare anche grazie alla condivisione delle riflessioni qui svolte sul voto disgiunto, sulla Lega o sulla necessità di votare lo sgradevole contro il disastroso. Sono felicissimo che 'amo stravinto.
Mentre noi "eseguivamo", altri "dei nostri" invece sono rimasti a casa con la puzza sotto il naso. Buon pro e buone riflessioni ora, dalle turris eburnee dell'astensione o dalla scelta di votare "ideologico" quindi Novecentesco.
A noi rozzi poco culturati invece è piaciuto molto andare giù, mescolarci alle masse e toccare il culo alle popolane piuttosto di rimanere nel loggione a farci scontate pugnette. Ecco perchè non c'è da prendersela con chi abbia sfanculato "quelli del voto menopeggio": tutto ok raga., ora siamo troppo impegnati col trenino "Braaaazil .....pereppeperepè" :D
The day after è tutto perfetto. Pure troppo. Elenchiamo, lasciando l'analisi ai più esperti:
1) la vittoria della PdL & parenti con ampio margine;
2) la sconfitta del tentativo di gioco delle tre carte veltroniano: a me gli occhi, dimenticate Prodi;
3) la semplificazione del quadro partitico, vedremo sino a quando;
4) la scomparsa della sinistra estrema para comunista e para ecologica;
5) anche la destra destra è missing in action, ma gran fastidi pre-mutazione-Billionaire non ne aveva mai dati;
6) l'affermazione della Lega territorialmente radicata da un lato e quella flat in tutta Italia dell'Italia dei Livori, refugium del "voto utile" arrabbiato;
7) la riduzione del tanto enfatizzato Centro a forza prevalentemente sicula e sicuramente più meridionale che nazionale.
Quello che ci preme sottolineare sono le "finte sorprese" di queste elezioni.
La prima, liquidiamola subito, è l'affermazione della Lega.
Solo chi se n'è rimasto al calduccio romano (come i mitici iperpagati cazzoni, i corrispondenti esteri) poteva non accorgersi di quanto stava maturando nelle Gallie Transpadane e nelle Venezie, Trentino incluso: il voto del Nord da An e parzialmente anche da FI (a Nord del Po, Torino a parte, la sinistra è antropologicamente culturalmente out da tempo) migrava verso lidi più chiari, identitari, motivati, meno politicanti e clientelari, più "giovani" e "capaci". Come nelle amministrative da un lustro a questa parte.
Amministratori non politicanti, gente che non va in tv ma al bar e parla con tutti; programmi che non balbettano di globbaluarming e Palestina ma si occupano di Ici, strade, sicurezza.
La seconda è la scomparsa della sinistra cosiddetta antagonista ("ma anche" di governo).
Largamente imprevista, non solo da me. A parte il godimento di non veder più Pecoraro in tv, azzardo, forse il fatto rivela che le masse pensionate si muovano solo se vedono la falce e martello oppure se lo ordina il Partito-Sindacato. Chi dal Partito-Sindacato è fuori (giovani, precariato etc.) ha capito da solo ed è rimasto a casa, o ha scelto Italia dei Livori.
Al nord si compie la migrazione operaia verso la Lega, leggere per credere le interviste di Liberazione a Mirafiori: "la sinistra pensa solo ai froci e agli zingari, non agli operai".
Questa esclusione potrebbe rappresentare un problema: l'antagonismo non rappresentato in Parlamento potrebbe sentirsi legittimato a identificare "nuove vie", forme "alternative" per ridarsi fiato idee e appeal. Anche perchè gran ascolto da parte della sinistra parlamentare - il Piddì in altre faccende più "centriste" affacendato - non credo ne troveranno. Già Casarin ha affermato: "dobbiamo creare una Lega di sinistra", cioè radicarsi in lotte territoriali. Vedremo.
La terza finta sorpresa sfatata dal voto è stato il "change" veltroniano.
La maggioranza dei votanti ha capito che trattavasi di gioco delle tre carte; inevitabile, intelligente, a tratti anche ben fatto (ma con tutta la stampa e Poteri Vecchi a supportarlo); sotto nascondeva però una evidente, sostanziale continuità di persone e di programmi con il recente passato dossettian prodiano. La gente non legge gli editoriali, va a fare la spesa: non c'è cascata.
Molto significativo è che chi invece li ha votati sia rimasto "sorpreso" dall'esito annunciato di queste elezioni.
Evidentemente chi vota PD ha un approccio fideistico alla politica, "crede", vota per "valori assoluti" non trattabili. "Mi fido di te" è concetto paradigmatico sotto questo profilo: la fede è abbandono, è Islam (sottomissione), non prevede critiche o realismo.
Come il missionario di fronte a chi non ne vuol sapere di convertirsi, a sinistra se si perde è la gente ignorante a non ha capire o a farsi ingannare; al limite ci possono essere stati degli "errori" ma mai nessuno che ammetta: abbiamo fallito, non abbiamo capito che la società è cambiata rispetto al nostro querido Novecento companero di riferimento.
Qui arriviamo al nocciolo del problema della sinistra "riformista" in questo Paese. Problema ancora una volta evitato, quindi irrisolto.
E' un fatto che la Destra è tutt'altra cosa rispetto al Novecento (Dc, Craxi etc.): essa ha riciclato la "sua" antipolitica per mezzo del Cav. e della Lega; parlando in markettaro, la destra partitica si è saputa mutare a fronte dell'imponente "paradigm shift" della Globalizzazione, sino a compiere l'anschluss di An e l'export dell'autonomismo al Sud.
Per inciso ha fatto tutto ciò per due volte e nel giro di poche settimane (la "discesa in campo" del '93 e dal "predellino" in poi ora), giusto per liquidare l'altra favola moderna sul "poco tempo" a disposizione del PD e di Veltroni.
Nel contempo la sinistra è bloccata al Novecento. Sempre loro sono, nomina nuda a parte. Unico collante, elemento nuovo: il "buonismo" universale, prima "senza se e ma", poi del "ma anche". La colpa di tanto immmobilismo e incapacità di guardare a cosa succede fuori, è di quel mega anticorpo oggettivamente conservatore che chiamerei Il Partito, che "evolve" (Pds, Diesse, PD), acquisisce e assorbe, sopprime ed espelle, cambia pelle ma non si rivoluziona mai.
Una riprova? Il Partito non riesce a fare i conti con assolutamente nulla arrivi dalla cosiddetta "società civile" : i post girotondini devono reinventarsi nell'Italia dei Livori, il Grillismo è out, laicismo si ma anche, etc.etc.
Sotto questo profilo dissento da molti commentatori: l'operazione Veltroni-PD non rappresenta la soluzione, è solo l'ennesima muta, pura cosmesi. Si d'accordo toni più modernisti, richiamo alla tradizione ammericana e grande cortesia formale; si è vero, ha contribuito a ridisegnare, semplificandolo, il panorama politico italico ( e non è poco ma anche Segni nel suo piccolo ..); sotto il vestito però rimane niente.
E adesso? Mo' il PdL governerà, verbo che ha accezione diversa a destra rispetto alla sinistra: diqquà significa "amministrare", cioè risolvere i problemi contingenti che ci sono (infrastrutture, monnezza, recupero produttività, incentivi al consumo); dillà governare si declina in "dirigere" lo sviluppo sociale, cioè plasmare qualcosa che NON c'è per mezzo delle risorse estorte ai produttori e ai territori.
E gli altri si leccheranno le ferite e faranno i loro regolamenti di conti. Di fatto nasce un'Italia finalmente affatto diversa, un Italia che anche a livello politico finalmente riconosce che Roma c'entra zero con Milano e Palermo.
Possiamo solo che migliorare, e francamente non servirà un grosso sforzo per farlo rispetto al recente passato. Contingenze economiche globali permettendo.
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9 commenti:
Grandissimo post che condivido in pieno! Sono felice che anche la mia isola abbia scelto di svoltare a destra, anche se da noi il voto è molto diviso a seconda delle province: Oristano, Cagliari più a destra, mentre Sassari ma soprattutto Nuoro a sinstra. Per fortuna non vivo in queste ultime due..
Diverso discorso la mia dolce metà che da buona discendente veneta ha votato Lega come te!
Mi rammarico per la presenza alla Camera dell'Udc, ma mi consola molto che esso si sia smarcato dal centrodestra.
Ciao Abr!
Snake
E´ il voto ad essere novecentesco :D...
A parte ciò è andata meno peggio di quanto mi aspetta, il che significa che anch'io sono out rispetto al sentire comune, ma poco importa. Finalmente adesso non hanno scuse: o combinano qualcosa o sarà un fallimento totale. Purtroppo le cose non iniziano bene: ieri il B. tra ponti, stretti, Napule ha ben proseguito la tremenda campagna elettorale.
Spero di ricredermi.
Ovviamente condivido lo spirito di quanto hai scritto.
Anch'io condivido il tuo "esprit nordique", ma aspetterei prudentemente a figurarmi cambiamenti epocali prima di averli nel sacco: anche nel 2001 si parlò di rivoluzione, poi sappiamo come andò a finire. Allora era evidente che i problemi sarebbero arrivati dai democristiani, ma io stavolta guardo in cagnesco gli aennini e gli "autonomisti" siciliani. Vedremo, comunque.
Inoltre sarà stato anche nell'aria il successo della Lega - e io nello strapaese veneto ci puccio i piedini quotidianamente -, ma su un trionfo di queste dimensioni non avrei mai scommesso. 26% in Veneto?? Non scherziamo, magari sembrava realistico il 20...
Adesso speriamo che si mantengano le promesse fatte: federalismo fiscale (non "sommatoria fiscale" tra enti diversi, eh!) ed equità sociale (quindi basta coi sussidi "solidali" ai nuovi arrivi che non hanno mai versato un euro di tasse in vita loro).
Ho detto niente! ;-)
Ciao! Bel Post! Ti voglio raccontare una storiella: io ero segretario in un seggio, che copriva una frazioncina della campagna bolognese.post comunisti normalmente intorno al 70%. Solita sfilata di vecchiette e in generale di persone che votano sempre e comunque il Partito. Non puoi immaginare il mio stupore (e la mia gioia ) quando, allo scrutinio, è risultato: sinistra arcobaleno 24 voti, Lega Nord 40!!! Allora ho capito che era successo qualcosa di grosso, e una volta arrivato a casa...eheh! :-) Che gran giornata!
Sorry guys sono in giro per lavoro e non riesco ad essere assiduo nella lettura e tantomeno nelle risposte.
But ... I shall return!
Tnxs Snake, e complimenti alla dolce metà: se tornate "nordici" pure nell'isola del Regno, allora non ce n'è per nessuno !
Felice tu condivida lo spirito di questa mia Orso, francamente non avevo dubbi. La differenza non sta nell'understanding ma nell'execution.
Tutti hanno il diritto di giudicare un governo, non dico certo che ce l'abbiano solo gli elettori. Vedremo; nel mio piccolo sono non solo sufficientemente confidente ma anche disilluso (ho votato per lo sgradevole e ho evitato il disastroso).
Ismael, se non altro possiamo cantar vittoria in quanto un certo disegno "egemonico" sociale della sinistra è andato a farsi benedire.
Ma dico, l'arroganza di chi riteneva di dover vincee dopo i disastri prodiani?!
Ora non sarà certo facile, nè in termini di convivenza (ma qui sono abbastanza fiducioso)nè di realizzazioni; vero che al peggio non c'è limite, ma francamente peggio di prima non credo faranno.
Tnxs Bobo, ben trovato e bella testimonianza, torna a trovarci!
Io diciamo che ho votato per il PdL! Comunque ben venga un voto che confluisca nel centrodestra!
Ciao!
Snake
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