Lo Strada Furioso , di Ludovico Abraso
(un veloce, plagievole divertissèment , chè qui c'è da ridere per non piangere).
La Nato, i cavallier,
l'arme, i Predator,
le strategie, l'audaci decoltè io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Affaghista' i monti, e in Italia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
di Karzamante lor re, che si diè vanto
di liberare il fellone talebano
grazie al Prode governator romano.
Dirò di Strada in un medesmo tratto
cosa non detta in prosa mai, né in rima:
che per favor fatto, venne in furore e matto,
d'uom che sì saggio era stimato prima;
se d'Alema che tal quasi l'ha fatto,
che 'l poco ingegno ad or ad or gli lima,
glie ne sarà però tanto concesso,
che gli basti a finir quanto ha promesso.
... cioè la promessa di togliersi finalmente dai ...? Quel Gino che non è altro ..
(Qui un pregevole riassunto ipertestuale del poema di Ariosto; qui i XLVI Canti originali).
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4 commenti:
Vuol dire che dobbimao spedirlo sulla Luna per farlo rinsavire?
:)
No Ale., ha già mandato avanti lui, con aposita ampolla, il suo assistente Astolfo (o era Adolfo?) a mediare la restituzione del suo senno coi lunabani.
Anche lì però qualcosa come al solito è andato storto ... ;-)
Questo non l'avevo letto, ti vedo lanciato sulla strada di Notradamus :D
Quartine oscure dici? O quartini .. :-)
No, ho solo voluto indegnamente parafrasare un illustre ferrarese dei miei ricordi scolastici ...
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