It's the end of the game as we know it?

A proposito di rregole e di rriforme: i capintesta del rugby mondiale hanno deciso che le Experimental Law Variations - ELV - vengano sperimentate (ma non erano già "sperimentali"?). Per un altro anno. Avanti dovunque ma in ordine sparso, ognun per sè, à la càrte. E questo non sarebbe nemmeno il peggio.
Su RightRugby una analisi di parte da parte di un amateur un po' "conservatore", che alla luce di quanto intravisto nel Super14 forse preferirebbe che le regole "vecchie", quelle già in vigore, venissero applicate in modo più puntuale e consistente. O che si valutasse l'impatto delle ELV tenendo più presenti i loro veri effetti sul gioco, facendone un fine tuning.
"(..) Quello che si sta vedendo nel Super14 (torneo in cui le ELV vengono sperimentate, ndr) ricorda il rugby league: due linee di fisici-da-centro contrapposte, due o tre dei quali tenuti a turno indietro per rispondere all'up&under avversario; batti e risbatti e alla fine passa il più fisicamente tosto.
(..) il rugby (union code) è sempre stato guidato dalla tattica, dalla scelta tra opzioni, prima in mano ai due mediani e ultimamente a sempre più giocatori (estremo, secondo centro, tallonatore, numero otto etc.). Divenendo quella coinvolgente e peculiare partita a scacchi di corsa e contatto che tanti affascina; dove perde chi per primo perde la testa. Ora rischierebbe di divenire un decerebrato "tutti uguali tutti liberi" e vinca il più grosso (..)".
Beninteso, non penso che le ELV siano tutte da buttare.
Solo che la "vivisezione" che ne stanno facendo è oltremodo confusionaria e ricorda quell'adagio very english: "C'è del bello e del nuovo in quanto sostiene. Peccato che ciò che è bello non sia nuovo e ciò che è nuovo non sia bello".