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Abr's No Comment

Maiali nello spazio

Traduco qui sotto un pezzo di curioso articolo dal Magazine del NYT .
"Quando lo sceicco Muszaphar Shukor, il primo astronauta dalla Malaysia, è decollato in Ottobre verso la International Space Station, ha affrontato una sfida inconsueta: come osservare il Ramadan nello spazio (nel 1985 c'era comunque già stato un principe saudita - musulmano wahabita - in orbita col Discovery, ma per meno tempo e in periodo diverso, ndr).
Nel mese durante il quale i Musulmani secondo precetto digiunano durante il giorno e mangiano dopo il tramonto, come sapere che ora è in un mezzo che fa il giro della Terra 16 vote ogni 24 ore? Come inginocchiarsi verso la Mecca cinque volte al dì a gravità zero?
Per rispondere a queste domande ed altre, il governo Malese ha riunito 150 chierici e scienziati e ha prodotto un libretto: "Linee guida per compiere i rituali islamici presso la International Space Station.”
La guida afferma che per gli orari delle preghiere gli astronauti possono usare come riferimento il tempo al punto di decollo; se non riescono a identificare la direzione di La Mecca, basta che preghino rivolti verso il Pianeta Terra stesso. Se non riuscissero a localizzare il Pianeta, possono pregare rivolti in qualsiasi direzione (di fatto se un astronauta non riesce a localizzare la Terra allora ha sicuramente altri tipi di problemi). Se è impossibile inginocchiarsi o prostrarsi, è sufficiente simulare ogni singolo movimento mediante la direzione dello sguardo. E' consentito strofinare le mani contro il muro o un finestrino al posto del rituale lavaggio di mani e piedi, ma il cibo "non-halal" può essere consumato solo qualora si tratti di alleviare i morsi della fame. I chierici hanno anche stabilito che una eventuale donna astronauta islamica dovrebbe coprire tutto il corpo eccetto la faccia e il palmo delle mani".

L'articolo può esser letto appunto con curiosità (della serie usi e costumi, quasi tutti interessanti e legittimi, purchè esercitati a casa propria), senso di superiorità (mappensa te 'sti qui! Vanno sulla Luna ma continuano a mangiarsi il sapone), preoccupazione (coda-di-paglia come sono, e tanti quanti sono anche qui, si sa' mai ...). Nel mio caso applico tutte tre le letture sopradette, e in più come al solito uso il pensiero laterale per divagare.
Ad esempio mi fa sovvenire un'avvertenza all'eventuale laicista duro e puro di passaggio: il primo che insista "vabbè, ridiamo di questo Islam prescrittivo, ma in fondo tutte le religioni uguali sono", vince il calcio in c*lo virtuale dovuto al disinformato, quando non intellettualmente disonesto.
Unopuntouno
, l'analisi comparata dei fatti dimostra che Illuminismo, Liberalismo e quant'altro sono dove e solo se prima c'è il Cristianesimo. Chi non sia ancora arrivato da solo a comporre razionalmente l'apparente dicotomia tra scienza e fede da liberista (pur senza dover avere per forza la fede che è un dono individuale, un privilegio), non ha ancora risolto il suo complesso di Edipo valoriale, per cui è intellettualmente adolescente (= immaturo). I socialisti e i catto-social sono ovviamente esonerati, per loro il problema non si pone.
Mi viene anche da riflettere come il sostanziale fallimento dell'idealismo "export democracy", i casi Darfur, Chavez e Mugabe, dovrebbero far rivalutare il colonialismo e il "fardello dell'Uomo Bianco" del grande Kipling (fin che si può dire i questo Paese liberticida).
Come dice Ann Coulter, per salvarli andrebbero tutti occupati e convertiti a forza; quale obbrobbio medievalista da Crociati eh? Il "democratico" e il "liberale" invece, nella loro infinita umanità, li vogliono tutti qui tra noi, individuo dopo individuo, liberi di ridursi anche loro come noi in "poltiglia", "mucillagine perennemente inca**ata, inerte e non coesa", liberi di farsi usare come schiavi nei "lavori che noi non facciamo piu'" nel nostro secondario e terziario arretrato.
Unopuntodue
, può dar fastidio, ma la Chiesa tipicamente affronta temi di un livello morale un filo più "alto" e complesso di questo micromanagement molto kitch.
Sorrideteci sopra, il fatto in sè non è ancora punibile con la detenzione sino a tre anni.


17 commenti:

Grendel ha detto...

Unopuntouno: una seria analisi storica e filosofica, rivela come i principi del pensiero liberale fossero gia presenti in civiltà pre- e a-cristiane. Basti come esempio banale il c. d. Commonwealth islandese".
unopuntounopuntoa: controllare la definizione di "laicismo" - un qualsiasi vocabolario della lingua italana può andare; quello della lingua pontificia no, ma in Italia si parlEREBBE italiano...
Abbi pazienza, ma prima ancora che da liberale, da persona dotata di capacità di intendere e di volere, non sono ancora riuscito a comporre razionalmente l'apparente dicotomia tra il Secondo Principio della Termodinamica e Babbo Natale (a proposito: liberista o liberALista? Un po' di confusione?).
L'"intellettualmente adolescente" lo rimbalzo a chi non ha ancore risolto VERAMENTE il suo complesso di Edipo valoriale, dimostrando di avere bisogno che un tizio con una sottana bianca gli dica cosa è giusto e cosa è sbagliato, visto che è evidentemente incapace di capirlo secondo ragione e coscienza.
Sul presunto fallimento della democrazia esportata è un po' troppo presto per saltare a conclusioni, comunque l'idea del "colonialismo democratico" non è un idea del tutto malvagia, anche se la coulteriana "conversione a forza" è decisamente fuori luogo: quello di cui hanno bisogno certe nazioni è un po' di sano secolarismo, non una sharia con un altro nome.
Unopuntodue: la chiesa affronta temi moralmente assai discutibili con argomenti assai discutibili e anche se, a differenza dei colleghi mussulmani che usano il semtex, le gerarchie ecclesiastiche nostrane preferiscono la vaselina, alla fine i moventi iniziali e i fini ultimi coincidono.
Ti consiglio vivamente di fare un salto - di tanto in tanto - dal nostro nuovo concittadino De Marchi. Potrebbe esserti di una qualche utilità.

Abr ha detto...

Grazie per l'opinione.

Unopuntouno: in Islanda i vichinghi ci arrivarono "convertiti", tant'e' che il papa nominava vescovi li' e addirittura da li' ne inviava fino in Groenlandia. Punto e fine della discussione.
Grazie per avermi riportato alla mente il discorso islandese, prima o poi ci faccio un post: esempio perfetto dei benefici di un approccio comunitario coeso e identitario ai temi del bene comune; nulla di piu' distante dall'individualismo senza freni di certo liberismo (o liberAlismo? La sottile distinzione, sia detto da un turbocapitalista amerikano, francamente non ci appassiona, non e' qui che si approfondisce, quel materiale si trova in altri blog che pur frequento).

Premessa a)
Non sono un clerico-pontificio ne' tantomeno "fedele", purtroppo per me. Rido dei baciapile, delgi islamici e degli adoratori del dio razionale e scientista, tutti uguali li trovo.
Sopratutto, mi irrtano queli che parlano di scienza senza sapere quello che dicono, dall'alto dei loro studi di scienze politiche o anche di medicina.

a) Grazie per il suggerimento sui vocabolari, respinto al mittente.

Checcentrerebbe poi babbo natale con la fede? e con la scienza? Quanto al secondo principo della termodinamica, le sue letture "filosofiche" (sbagliate dal pdv scientifico) alla J.J.Monod fanno tanto anni '70 oltre ad avere ben poco di scientifico, somilgiano piu' alle discussioni sul global warming.

Nessuno ha parlato di sottane bianche e chiese da seguire, il mio discorso e' molto piu' generale di quanto certi furori adolescenziali e contemporaneamenmte molto passe' (1870, breccia di porta pia, fine del potere temporale) consentano evidentemente di percepire ad alcuni.

Detto tra noi, ho incontrato un sacco di "sottane bianche" ignoranti come delle carampane, esattamente come ne trovo SENZA SOTTANE di incapaci di spiegare e spiegarsi.

Sul resto delgi unopuntoetc.etc., opinioni convergenti e divergenti. Vedi, la grossa differenza tra gli animati da fede assoluta e totalizzante, come te o i cattolici, e il sottoscritto e' che io posso convivere anche con le tue opinioni.

Trovo significativa la mancata analisi, in un commento cosi' lungo e pervasivo, del punto fondamentale dle post: la "poltiglia".

Torniamo all'Islanda infatti: arriveremno prima o poi a capire (noi lib intendo, dei social m'importa sega) che non andiamo da nessuna parte se PRIVI di collanti identitari (che dal mio punto di vista sono costituiti da BACKGROUND cristiano e CONSEGUENTE Rinascimento e Illuminismo; ripeto, lo afferma uno purtroppo per se' privo di fede).
Chi siamo, atomizzati e frullati come individui isolati, non connessi non solo con gli altri viventi ma anche e sopratutto con il se' che viene dal proprio passato?
Come disse Gassmann, mille anni fa IO ERO, attraverso gli occhi e i cervelli dei miei avi, se oggi sono quello che sono (il cervello si sviluppa per strati sovrapposti, talamo e parte limbica sopravvivono in noi con gli istinti dei roditori contemporanei ai dinosauri, cari sostenitori sorpassati dalla "tabula rasa!").

Fare mucillaggine, rompere i legami indentitari tra individui e' sempre la via per instaurare ogni dittatura.
Meditate PortaPiisti, meditate. Senza per questo difendere i tamarri baciapile; solo che per ognuno di loro te ne carico una vagonata di tamarri sc-sc-scientisti. Sopratutto in Rete.

Anonimo ha detto...

Sono sempre più portato a ritenere che quel modo di dolersi della propria mancanza di fede, di affrontare con angoscia il problema dell'indecidibilità, quel tratto caratteriale e intellettuale che ci accomuna insomma, sia in realtà profondamente evangelico.
Nulla e nessuno è più lontano dal Vangelo (o da quello che ne ho capito io, perlomeno) di chi si sente "arrivato", di chi crede di essersi sistemato la realtà una volta per tutte e indefinitamente.
Il relativismo gnoseologico - quello "buono" dei due - storicamente non può prescindere dalla critica dell'integralismo che viene da questa consapevolezza.

Abr ha detto...

Si Ismael, e' quello che ripete sempre Hoka Hey: quello che crediamo di non avere, proprio per quello ce l'abbiamo. E' un po' come la saggezza socratica del sapere di non sapere.

Una cosa comunque va detta chiara e forte in questo mondo zeppo di cosiddetti "emancipati" densi delle loro "certezze", che procedono alla guerra per bande e se ne crogiolano:
il mondo NON si puo' dividere tra idioti da una parte (babbo natale etc.) e intelligenti dall'altra. Chi lo crede e' un adolescente, se non altro per il semplice fatto che altrimenti il caro Darwin e la sua teoria evoluzionista avrebbero torto marcio ...

etendard ha detto...

hoka hey, se ci fosse ancora, direbbe che la teoria di darwin è un caciucco di fesserie, ma per motivi diversi rispetto a quelli da te citati. a parte questo, well done, pal!

etendard

Abr ha detto...

Etendard non mettiamo in discussione per favore le certezze scientifiche... certe fino alla prossima teoria, al prossimo paradigm shift. Ovviamente non per gli adolescenti sc-sc-scientisti, cosi' anelanti all' .. assoluto, cosi' bisognosi di idoli.

Certe come lo puo' essere una attivita' umana, LA attivita' umana per eccellenza, cio' che ci distingue dal resto del creato, cio' che contemporaneamente ci ha dannato (non mangerai dell'albero della CONOSCENZA del bene e del male) ma ci ha anche fatto uomini cacciandoci dal Paradiso in terra (metafora dell'utero materno?).

etendard ha detto...

"non mettiamo in discussione per favore le certezze scientifiche..."
Non metto in discussione le certezze scientifiche, metto in discussione la teoria di Darwin, che non ha, per l'appunto, basi scientifiche. Non è campo mio, per cui faccio riferimento a chi ne sa più di me, come, fra i tanti, il genetista Giuseppe Sermonti.

1. I darwinisti non sono riusciti a spiegare come sia avvenuta la selezione naturale, perno della teoria. La selezione naturale non è mai stata osservata empiricamente;
2. è altamente improbabile che la vita derivi dalla non-vita, dalla materia;
3. è ancora più improbabile che la cellula derivi da un assemblaggio di molecole;
4. altrettanto impossibile è l'origine delle specie e il loro graduale e progressivo svilupparsi l'una dall'altra. Il fenomeno comporterebbe il ritrovamento tra i fossili di un gran numero di forme intermedie, ma queste non si trovano;
5. il passaggio dalla scimmia all'uomo incontra due ostacoli: il primo è spiegare la modifica contemporanea della stazione eretta dell'uomo, del cervello, della faringe, del sistema nervoso centrale. Il secondo è l'esistenza di una barriera insormontabile fra le facoltà intellettuali della scimmia e dell'uomo. Mancano gli anelli intermedi.
6. C'è infine una domanda a cui i seguaci di Darwin non hanno mai dato risposta: che cosa è intervenuto nel processo evolutivo a differenziare tanto l'uomo dalla scimmia? I darwinisti non sanno neanche spiegare come l'uomo abbia fatto a procurarsi la ragione e la coscienza, visto che la scimmia ne è sprovvista.

In questi giorni sto finendo di leggere "Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin" di Rosa Alberoni (le osservazioni di Sermonti le ho prese da qui). L'autrice mette in guardia sugli inganni del darwinismo. In poche parole, si tratta di ateismo fanatico e ideologico spacciato per teoria scientifica.
La teoria darwinista pervade la cultura, ma inganna la gente, soprattutto i giovani formati nelle scuole e nelle università. Darwin era consapevole di dire un mucchio di sciocchezze. Ha manipolato i dati per dare sostegno alla sua teoria (lo dice nella sua Autobiografia). Il fatto è che, motivato da questioni personali, voleva incitare alla scristianizzazione. I suoi apostoli lo sanno, eccome, ma fanno di tutto per nasconderlo.
Che poi esista una teoria evoluzionista scientificamente seria, che non invade cioè l'ambito del trascendente e che non intende essere ideologia, questa è tutta un'altra storia.
Scusami la lunghezza. Forse mi sono preso un po' troppo sul serio, ma l'interlocutore giustifica l'impegno.
Un caro saluto
etendard

gabbianourlante ha detto...

la grossa differenza tra gli animati da fede assoluta e totalizzante, come te o i cattolici, e il sottoscritto e' che io posso convivere anche con le tue opinioni.

Da ateo - ma non orgoglioso di esserlo - razionalista, un po' cinico e relativista, innamorato dei grandi orizzonti e delle stelle..... io sono spesso critico feroce della Chiesa, quando mi dice COME devo morire o sull'aborto, sono però anche MOLTO CONTRARIO al matrimonio gay (e quindi adozione)... eppure sarà perchè quando posso metto il naso negli affreschi di cattedrali e duomi (l'altro ieri ero in quello di Parma affrescata dal Correggio e Parmigianino) io quelle righine sull'identità giudaico-cristiana probabilmente ce le avrei messe....
saluti

Abr ha detto...

Etendard, credevo cogliessi il senso del mio controcommento. Darwin ha ragione, sino a quando non verra' sostituito da teoria migliore. Punto e fine della discussione, questo e' il senso ontologico di tutta la scienza (credevo fosse chiaro come la vedo), che guarda caso e' esattamente il senso di ogni singolo individuo. Tutti utili e unici, tutti in via di rimpiazzo.

Abr ha detto...

Gabbiano, tu ed io condividiamo (forse) non esattamente tutte le idee, ma di sicuro condividiamo molte delle sensazioni che hai descritto, non avevo dubbi.
Grazie :)

etendard ha detto...

touché. mi sta un po' stretto di collo il francese, ma non trovo modo migliore per dirlo.

ciao
etendard

Abr ha detto...

Ah touche' via, la verita' e' che sei umano pure tu, e dinanzi a certi drappi rossi agitati non sai trattenerti .. ;)

Grendel ha detto...

Unopuntouno: anzitutto in norreno "vikingr" vuol dire semplicemente "pirata", chi colonizzò l'Islanda nel IX e nel X secolo furono coloni norvegesi, non "vichinghi";
inoltre: l'Althing (parlamento generale) di Thingvellir fu stabilito nell'equinozio di primavera del 930, molto dopo i Thing (parlamenti) distrettuali: la cristianizzazione avvenne per motivi politici ed economici nell'anno mille. Settanta anni DOPO.
Quindi i coloni norvegesi ci arrivarono tutt'altro che convertiti.
L'Islanda viene colonizzata dall'870, la Groenlandia dal 984. La diocesi islandese di Skálholt viene fondata nel 1056, quella di Hólar nel 1105. Quella di Gardar, in Groenlandia viene fondato nel 1126. Fai un po' di sottrazioni...
(siamo un po' debolucci in storia, n'est ce pas?).
Rispetto all'individualismo della società scandinava di quel periodo, e in particolare islandese, ti invito a leggere questo post:
http://grendelfromthemoor.splinder.com/post/10735619/
Naturalmente nelle "Boulai" della Grecia classica di cristianesimo manco l'ombra.
E qui il resto del discorso sulle radici cristiane del liberalismo trova la sua giusta collocazione tra le leggende metropolitane (con buona pace delle sottane bianche).
I veri furori adolescenziali sono quelli che consegnano acriticamente e senza una seria analisi la coscienza e la ragione nelle mani delle chiese di tutti i colori (marxista, cattolica, maoista, islamista, nazista, ecc...). Non quelli che si rifiutano di cedere le legge nelle mani di una superstizione. Non volere una favola come principio legisltivo è piuttosto cosa da adulti e vaccinati, ça va sans dire...
La tua sbrodolata su portapia e "un certo anticlericalismo ottocentesco" identifica chiaramente sia la provenienza sia l'inconsistenza di certe critiche. L'invadenza della superstizione nella vita politica è cosa ben più antica e attuale che un episodio temporale.

Su "liberismo" e "liberalismo": la distinzione è talmente "sottile" che c'è chi sostiene che il liberismo semplicemente non esista (termine presente solo in italiano, peraltro).

Che c'entra babbo natale con la fede? Beh, se non hai capito il parallelismo... No, niente interpretazioni "filosofiche" dei principi della scienza. La scienza è scienza e basta. Il resto è fiaba (come l'"Intelligent Design", tanto per fare un esempio). E qui sta la dicotomia, non apparente ma granitica direi.

Riguardo alla "poltiglia" quello è modus operandi incoscientemente socialista, quindi la cosa non mi tange.

Collanti identitari ce ne sono eccome, basti leggersi Jefferson (sul mio blog ci sono le traduzioni di alcune sue lettere, se può interessare) e Locke, padri del pensiero liberale. O ancora più semplicemente, riferirsi alla storia, grazie alla quale, udite udite, si può imparare che una delle caratteristiche fondamentali della nostra civiltà è il secolarismo, NONOSTANTE il cristianesimo. E che, anzi, la religione ha fatto da zavorra, e non solo scientifica: non è un caso che si cominci a parlare di diritto e legge internazionale quando ormai il diritto universale della chiesa e dell'impero entrano in crisi, durante e dopo la Guerra dei Trent'Anni.
E non è un caso che l'illuminismo si sviluppi quasi immediatamente dopo la suddetta Guerra e la pace di Vestfalia. Non sono nemmeno casi le posizioni antipapiste e, a volte, antireligiose dei primi pensatori liberali.

Infine, i legami tra gli individui vanno bene, ma non quando finiscono per diventare più importanti degli individui stessi, schiacciandoli e riducendoli - loro si - ad una poltiglia informe: compagni, camerati, fedeli, credenti, gregge... Questa non è la via alla dittatura, questa E' dittatura.
Troverai che questi principi sono parte indissolubile del pensiero liberale.

P. S.: il suggerimento sul vocabolario è serio e indicativo: il "laicismo" non è quella cosa di cui blaterano i vari Ratzinger e Pera. Ma si sa, uno l'italiano non lo parla bene, l'atro... Lasciamo perdere.

Abr ha detto...

Da non saper nemmeno da che parte iniziare a rispondere.
Sulla storia chiaramente evito, visto che affermi con sicumera che sarei "deboluccio" :D
Sicuramente non ti interessera' capire da uno come me cosa sbaglieresti, interessato come sei a dire malamente e in modo esagitato la tua, leggendo con poca attenzione e zero rispetto le opinioni altrui; ma questo e' solo un problema tuo.

"La scienza e' scienza e basta".
E' esattamente quell'atteggiamento prono da fedele integralista nella chiesa di turno del momento, che quale Ratzinger? Al Zawahiri al confronto pare uno che fa outing al gaypride :)

Atteggiamento che svaluta e quindi fa potentemente incavolare quelli che la scienza, quella vera, la vivono e la difendono a spada tratta.

Complimenti per la battaglia di retroguardia, continuiamo cosi' a far "crescere" la coscienza liberale d'Italia. Liberale alla Crispi e Giolitti pero'.

Abr ha detto...

Certo che la gente e' proprio strana!
Di tutto mi sarei aspettato nella vita con un background da "eretico" come il mio, ma mai di attirare le stizze polemiche di (sedicenti) difensori (o meglio adoratori) della scienza.
A memoria: "Stat rosa pristina nomine, NOMINA NUDA TENEMUS".

Grendel ha detto...

Sulla storia,la dimostrazione del tuo essere "deboluccio" è tutta lì. Se non sei sicuro della cosa ti invito a leggere le opere di Portner, Jones e Bronsted (per cominciare).

"La scienza e' scienza e basta". Peccato che tu abbia frainteso la cosa: quello che intendevo è che la scienza non è religione nè pretende di esserlo, al contrario di "altro" che è religione ma pretende di essere scienza (eppure era così chiaro..).

In quanto a quella che tu definisci "battaglia di retroguardia" ti ho già ampiamente risposto, se non vuoi leggere, affari tuoi. Solo non proiettarmi addosso impulsi e comportamenti che *ritieni* siano miei.

"Ósnotr maðr
er með aldir kømr
þat er bazt at hann þegi
engi þat veit
at hann ekki kann
name hann mæli til mart"
(Hávamál, 27)

Abr ha detto...

Avevo gia' risposto a questo commento prima che apparisse, cfr. commento nr. 15.
Della serie, i "fedeli" sono sempre molto prevedibili.

Tranne che per due punti: ringrazio per i consigli di lettura, ma so sbagliare anche da me.
Soprattutto decido io da chi eventualmente prendere consigli, grazzzie.
Il secondo punto? Riguardava le citazioni, ma lo tengo per me.
E ora andare circolare che non c'e' niente da vedere.

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