Ci sono un sacco di cose che sulla stampa "normale" non si trovano. Una di queste è la verità sull'Iraq - in realtà non chiediamo tanto, ci basterebbero giusto un po' di insights, per consentirci di farci una opinione non mediata, distinta dal predigerito preconfezionato e omogeneizzato dal mainstream media.
Per fortuna ci sono dei giornalisti indipendenti e preparati che fanno interviste come questa a uno dei protagonisti sul campo. E ci fanno sapere come stanno veramente le cose, first hand. Lettura lunga ma caldamente raccomandata: la differenza tra l'Iraq raccontato sui giornali e questo qui è come parlare di Kenia con un turista che ha passato una settimana a Malindi e uno che ha girato in lungo e in largo quelle terre mangiando e dormendo in mezzo ai Masai, non al Grand Hotel.
Ad esempio:" Se i guerriglieri avessero attaccato solo gli americani, la gente di Ramadi non si sarebbe arrabbiata più di tanto. Ma Al Qaeda ha prima infiltrato e poi preso il controllo della guerriglia. Questi hanno esagerato oltre ogni misura. Hanno tagliato teste alla gente comune usando coltelli da cucina. Gli abitanti hanno capito un po' alla volta che la propaganda contro di noi erano solo bugie, e che il loro vero nemico era Al Qaeda".
La conclusione: Al Quaeda ha perso il triangolo sunnita (Baghdad ancora a parte)e non è mai stata un fattore tra gli sciiti.
“What’s the most important thing Americans need to know about Iraq that they don’t currently know?” domanda M.J.Totten, giornalista indipendente, al 3rd Infantry Division Lieutenant Colonel Mike Silverman.
Then he blew up the Samarra mosque, triggered a civil war, and got the whole world’s attention. Then the Al Qaeda leadership outside dumped huge amounts of money and people and arms into Anbar Province.
They poured everything they had into this place. The battle against Americans in Anbar became their most important fight in the world.
UPDATE: “The greatest generation had Normandy, Generation X will have Fallujah.”.
David Bellavia, ex sergente dell'Esercito decorato a Fallujah, ha scritto il libro "House to house" che già dal titolo descrive quella battaglia, più simile a Stalingrado che alla Normandia.
Gli amatori dei romanzi di guerra vintage di Sven Hassel sono serviti, quel genere letterario avrà un seguito.
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5 commenti:
si vede che per il 90% della stampa/tv italiana è più facile DIRE, PENSARE, SBANDIERARE che la guerra è persa.... come piace alle cassandre rosse... poi si scherza su quanti comunisti ci sono in giro.... che pena
Gli ometti da poco amano credere che ciò che desiderano sia vero, è una frase che già si ritrova nel DeBello Gallico ...
Alcuni giorni fa, seguendo il consiglio letto sul blog di un nostro ex "parente" ho letto "Le altissime torri", ti dirò vale tutti i 28 eurini che ho speso per acquistarlo, se ti capita leggilo anche tu.
Ciao
Grazie del suggerimento Master.
God bleess
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