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Abr's No Comment

Illegittimo ma non illecito .. pensar male

"Illegittimo ma non illecito"; tale la formula con cui secondo i giornali il pm della procura di Roma Angelantonio Racanelli ha chiesto insieme con il procuratore Giovanni Ferrara l'archiviazione per il (vice)ministro dell'Economia Visco nel "caso Speciale".
Non sono un giurista, ma la frase apre squarci di visione inquietanti per il logico.
Esisterebbero quindi secondo la legislazione italiana atti "privi delle condizioni volute dalla legge" (significato di "illegittimo") che non sono però "oggettivamente contrari all'ordinamento giuridico" (significato di "illecito"). Interesting ... ma le condizioni volute dalla legge dove sarebbero fissate se non nelle norme dell'ordinamento giuridico? Mah ...
Somebody please help me to undestand
... Si vede che è come il sardo, irregolare perchè è 'na lingua non un dialetto ...
Comunque prendiamo atto della novità: ad esempio e sempre a proposito di puttanate, potrebbe essere che palpeggiare contro la sua volontà una ex-pornostar di destra (in foto) sia anch'esso atto illegittimo ma non illecito, chissà ..
Grazie al pronunciamento degli insigni giuristi capiamo ora che oltre al nuovo mondo dell'illegittimo lecito, si apre nella nostra fantasia anche il suo converso, quello degli atti legittimi ma illeciti e ci viene un esempio al volo: protestare troppo contro la pressione fiscale.
(Tnxs to Ismael per lo spunto).

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è bellissimo tutto ciò?
:-D

Uno pensa sempre di aver ormai visto tutto nella vita.......

Abr ha detto...

Mai porre limiti ...

Anonimo ha detto...

Grandissimo. Hai capito e sviluppato lo spunto alla perfezione!
Aggiungo che la formula adoperata dall'insigne magistrato confligge non solo con la grammatica giuridica e la logica, ma anche con qualche secolo di pensiero liberale in materia. Fuor di definizione strettamente dottrinale, il moralmente illecito può benissimo essere legalmente legittimo - ma se una circostanza è "illegittima", allora la sua liceità non rileva assolutamente.
Altrimenti, Russia. O Iran.

Abr ha detto...

Tnxs again Ismael, senza la tua ispirazione il fatto mi sarebbe sfuggito, perso come sono in cose ben più importati come "right rugby".

Dici giustamente Russia o Iran, d'altronde la magistratura italiana ha ampie tradizioni di pronunciamenti che fissano l'illegittimo non illecito, mi viene in mente il canone Rai, trasformato per giustificarlo in "tassa sul possesso" di un ricevitore radio-tv.
Foese in realtà siamo sempre stati una Repubblica Sovietica.

Paolo Della Sala ha detto...

Le solite schifezze, vivo vicino a un campo sportivo in plastica, con gomma zeppa di benzene. Siccome non c'è una norma, non li multano nemmeno. Ma il campo è comunale...

Abr ha detto...

Mii .. ci fa gli allenamenti la squadra di Al Queeda?

Anonimo ha detto...

Immagino che il magistrato si rifacesse al lessico coniato dal Grossi (possibile giuridico e lecito materiale): per cui "illegittimo" sta per "non c'è norma che lo contempli come giuridico" e "non illecito" sta per "non è un comportamento vietato dalle norme penali"(visto che non è stato dimostrato il dolo di danno verso quegli ufficiali).

Abr ha detto...

Ringrazio l'anonimo per il chiarimento.
La frase del giudice finalmente tradotta in italiano corrente e capibile suonerebbe allora: "non c'è norma che contempli il comportamento del Visco MA non è un comportamento vietato da norme". Un filo tautologico ...

Le perplessità del liberale rimangono e si spostano sulla tipologia di regime in cui abitiamo.
Se non c'è norma che contempli un certo atto, questo sarebbe da considerarsi "illegittimo"? Non è ridondante quel "MA" (non è provato abbia danneggiato alcuno)?

Nello spazio delle legislazioni liberali, un comportamento non previsto dalla legge è per definizione "non illegittimo".
A maggior ragione, un comportamento, previsto o meno, che non danneggi nessuno è per definizione "lecito".
Ma tant'è.

By the way, non sarebbe stato più "italiano" (e magari anche più legalese) dire allora: "il pur censurabile fatto non costituisce reato"?

Anonimo ha detto...

Forse posso spiegarmi meglio. Immagino il magistrato intendesse dire (in gergo strettamente tecnico) che la condotta di Visco non è consentita (illegittima) ma non è neanche vietata (illecita). Sarebbe stata certamente illecita se fosse stato dimostrato il dolo di danno. Ma così non è stato. Insomma illegittimi sono ad esempio tutti gli atti che contrastano con la costituzione, e per cui non sarebbero validi. Ma non è detto che siano sempre dei reati. E' la differenza tra un salto nullo e la frode sportiva.

Abr ha detto...

T'eri già spiegato Ude, grazie.

Ribadisco che un liberista non capisce cosa significhi "condotta non consentita ma non vietata" (quindi paradossalemtne e da liberale in questo caso, parlo a favore di Visco, ammesso e non concesso che la sua condotta non abbia causato danni a nessuno - e questo francamente lo trovo tanto ridicolo e artato quanto la famosa pronuncia della corte costituzionale che sancì che il canone Rai è in realtà una tassa sul possesso dell Tv).

Il divieto e la conseguente pena sanzionano un danno, il resto è solo vano dirigismo intimidatorio.

Un esempio preclaro viene dal codice della strada britannico, che NON è legge ma:
a) lo devi conoscere a menadito per avere la patente e
b) può costituire prova a carico in caso di danno.

In altre parole, ascoltare il cellulare in auto lassù è stabilito come comportamento pericoloso, ma se non causi danni nessuno viene a multarti o a sanzionarti.
Differenze sottili forse, ma a mio avviso decisive.

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