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Abr's No Comment

Back to 1994?

Also sprach Zarasconi ad Atreju ... Di un ritorno allo spirito del 1994 non ne vedrei l'ora. Sarebbe la rentreè della tanto vituperata (dai politicanti) "antipolitica". Pur lasciandone la versione nazional-social-popolare alla Grillo (biglietti a pagamento inclusi) al popolo delle sinistre, perchè in ogni cosa c'è modo e modo.
L'antipolitica di cui soffriamo nostalgia sarebbe quella in the Right way come appunto nel '94, ricordate? Manipulite inizialmente accolta come una salutare pulizia, poi rapidamente evidenziatasi come grimaldello di parte; i tentativi "tradizionali" di Segni, l'avvento provvidenziale del Cav. a scippare la vittoria a mani basse alla "macchina da guerra" di Occhetto, F.I. che si allea separatamente con Lega al Nord e An al centrosud, Martino tessera numero 2, il primo ministro "diversamente abile" della storia della Repubblica (chi se lo ricorda?), la Pivetti ragazzina Leghista presidente della Camera (se la cavò non peggio di Bertinotti o Casini, a riprova che in politica servono più volonterosi che "professionisti").

Non vedrei l'ora di rivedere quell'allucinato, vitreo sguardo: "emmò che facimmo?" negli occhiali sgranati dei "professionisti della politica", dei gestori di tessere, dei "si ma il problema è complesso", dei "ragazzino scostati e lasciami lavorare". Si ammorbano anche il Centrodestra.
Tutto è relativo: mille volte meglio i "Circoli Brambilla" di Partiti Pesanti pieni di Casini, di imitazioni del Piddì costruiti nè dall'alto nè dal basso bensì nel bel mezzo degli Apparati, " a tavolino" che suona così bene con cadrega e rima così poco con Fare e Agire.
Ricordiamocelo sempre: il vero costo della politica italiana, come ricorda l'Elefante, non è tanto il Granpremio in elicottero quanto il NON DECIDERE e aggiungo l'ESEGUIRE FIACCAMENTE le decisioni - dalla Tav alle infrastrutture all'Alitalia a tutto il resto.
Godrei tantissimo ad assistere al calcio berlusconiano al formicaio di Forza Italia ("io t'ho fatto e io ti distruggo"); bello sarebbe ascoltare le sirene neo-centriste che richiamano i Mussi e Angius de'noantri per unirsi al Grande Centro Mastello-Casinista, dove 2 più 2 più 2 percento fa sempre duepercento. Andate andate pure, non vi tratteniamo ...
Mah, forse so' tutti sogni, forse il Cav. ha solo avuto un aumento della pressione arteriosa alla vista delle giovani sgarzoline di An; magari cambierà presto piacionescamente idea com'è nel suo carattere; nella sua vita non ha mai dato un calcio in culo a nessun collaboratore, nemmeno ai più così così, purchè "fedeli".
Staremo a vedere; se la "rivoluzione rossa" (dal colore dei capelli di MVB) interna al Centrodestra non avesse seguito, non ce ne faremmo nulla di una riedizione di inconcludenti e poco incisive ammucchiate coi policanti "moderati" e nazional-popolari, poco interessati a sgretolare usando la dinamite (altro che riguardi!) i pochi ma noti, enormi macigni che bloccano le ripartenze dell'Italia. Tutta 'sta "rivoluzione" più per MVB in sè, avrete colto, è per la zavorra che finalmente si mollerebbe: non ideale e teorica come insistono i giovani già vecchi ( quelli che sognano il salto dalla blogosfera al posticino da giornalaio e poi da politicante), ma fatta di persone inconcludenti.
In mancanza di quel calcio al formicaio dei partitini, un piano B non ci sarebbe.
A quel punto il capitano della nave del Centrodestra avrebbe il dovere di lanciare il fatidico "si salvi chi può" e l'Italia come Ente unitario avrebbe fatalmente terminato la sua funzione storica, nonostante le inevitabili resistenze della sinistra conservatrice. Two minutes warning, nel football americano è l'avviso che rimangono solo due minuti di gioco.

12 commenti:

Otimaster ha detto...

Io non credo più negli italiani, ma anche tu vedo che dai poche speranze all'Italia, il nostro paese però ha la fortuna che al momento giusto salta sempre fuori qualche Pietro Micca che a proprie spese tira fuori dai guai gli altri, vedrai che anche questa volta sarà così.
Un vero peccato che buona parte degli abitanti del bel paese campi grazie al sacrificio (della vita, economico, lavorativo...) di pochi eroi.

Abr ha detto...

Ah les Italiens ... siamo noti in giro come buoni a nulla e al contempo capaci di tutto, nel bene ma anche nel male.
Da Pietro Micca e la Folgore a Piazzale Loreto o ar Canaro, dall'abnegazione alla ferocia più cieca.

Un inciso su Micca: molto significativo che l'iconografia ricordi un sacrificio minore, non certo decisivo di un singolo, quando in realtà l'assedio di Torino fu in realtà vinto grazie all'arrivo di Prinz Eugen von Savoy con le truppe austriache alleate dei piemontesi.
L'italiano è un individualista melodrammatico, non vede nessun fascino nelle cose organizzate pianificate e vincenti.
Prinz Eugen, il più grande condottiero della schiatta dei Savoia assieme al Filiberto (quello originale), protagonista tra l'altro del rollback islamico a partire dall'assedio di Vienna, chi lo celebra, chi lo conosce?

Corretta l'estensione che fai tra politici - di cui parlo qui - e popolo, infatti a differenza di Grillo credo che chi ci rappresenta NON sia meglio della media della gente.

Luca Zerbato ha detto...

Pare che il Silvio si stia veramente stancando di quel gruppo di colonnelli che si sta formando in FI. E par che sia sempre più convinto di buttare tutto all'aria. Come dici tu, "io vi ho creati e io vi distruggo".
Anche Pansa, su l'Espresso, ha riconosciuto che Berlusconi è l'unico in grado di imprimere una nuova svolta alla politica intaliana.
Dopo lo seguiranno, più per necessità che per convinzione, anche gli altri.

Saluti.
Luca.

Abr ha detto...

In effetti Luca, l'outing di Pansa è molto significativo, lo sottolinea il Mario Sechi su il Giornale di oggi.

Speruma; come Marchionne ha rimesso in piedi la Fiat rasando al suolo quattro liveli o più di management intermedio e promuovendo giovani ai posti di responsabilità, così l'Italia non la rifai solo cambiando quindici (o centodue) ministri e sottosegretari, ma spazzando via tutta una classe politica.
La classe economica, anche quella da rifare in toto, si vaporizzerà da sola non appena si ricostruissero qui condizioni di mercato competitivo "normale".

Luca Zerbato ha detto...

Sperando che il fenomeno Grillo c'entri poco in sta cosa...

Buona serata.
Luca.

Anonimo ha detto...

condivido... completamente!
Ce ne sono tanti tra quelli che abbiamo votato o ex ministri del passato governo che hanno quell'allucinato, vitreo sguardo: "emmò che facimmo?" gli occhiali sgranati dei "professionisti della politica", dei gestori di tessere, dei "si ma il problema è complesso", dei "ragazzino scostati e lasciami lavorare"... o no?

Abr ha detto...

Luca, Grillo c'entra quanto un termometro c'entra con l'influenza. Purtroppo mi sto accorgendo molti confondono sintomi con cause.
Buona serata anche a te

Tnxs Destralab; ce n'è, eccome se ce n'è di quelli lì anche "diqquà" ...

nullo ha detto...

bello quanto è vero, questo post. non leggevo blogs da un po', ma sapevo di ricominciare da quello giusto (right, that is). quasi toccante il passaggio su guidi e pivetti.

però una cosa ti chiedo: dopo quasi quindici anni, dovete ancora riporre tutte le speranze nel cav.?

mi rispondo da solo: evidentemente è l'unico

ciao,
nullo

nullo ha detto...

abr,

mentre leggevo l'altro tuo post su grillo, mi sono reso conto di essermi espresso male nel mio commento, o perlomeno ambiguamente.

quello che volevo dire è che, in questi quindici anni, il cav. ha dimostrato di non poter fare (e non tiro in ballo il voler) quello che voi gli chiedevate di fare. ha quindi senso augurarsi che possa farlo nei prossimi quindici (lui o chi per lui?)

Abr ha detto...

Grazie per la stima, immeritatissima. :)
Nullo sei forte perchè ti fai le domande e ti dai le risposte (corrette).

Sul tema specifico della domanda, avrai colto (in ambo i post) un mica tanto velato scetticismo e fastidio.
Non è tanto nei confronti del Cav. quanto casomai dei suoi groupies; ma soprattutto è per come si struttura la politica in Italia, fatta in modo che l'unico garantismo è il NON DECIDERE, MAI.
Ragione del mio endorsement spero non populista, a un qualche conato di "antipolitica" non Grillesca ma "right" che facci afinalmente saltare il banco.

Ripeto non è (più e solo) un problema di leadership, è un problema sistemico; se continua così meglio il si salvi chi può (cioè ognun per se da un punto di vista geografico nord-sud).

Anonimo ha detto...

Intanto il decisionismo richiede un supporto "tecnico": l'ostracismo di 5 o più partiti è un ostacolo serio ad ogni scelta difficile o impopolare.
Un unico blocco - un partito unitario - oltre al recupero dello spirito del '94, potrebbero essere soluzioni - a destra - per ritrovare quello spirito, e per essere davvero coesi - non solo a chiacchiere, ma anche nelle scelte - per mettere in pratica un pò di sana e vera rivoluzione liberale...anche se stavolta Martino deve lavorare al Ministero dell'Economia, che se sta alla Difesa non serve a un piffero...

Abr ha detto...

Si ma non basta. Ricordo che la Dc - prodromo del partitone unico - aveva la maggioranza relativa, ma non decideva as well.
Qui c'è fondamentalmente un problema culturale: il consociativismo (non si decide per non scontentare nessuno).

Martino all'economia all'Interno agli Esteri o dove si vuole, una persona onesta e pragmatica farebbe la differenza, ma temo non basti in un Paese dove tre peones che si assentano dal Senato possono cambiare il corso di una legge finanziaria.

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