L'antvopologica supeviovità dei sinistri assurge a nuove immacolate vette; il balzo in avanti è dovuto al dott.rag. Visco, ospite sabato a un convegnuncolo di Marghera - santuario del socialame in via d'estinzione nel Vèneto.
Il commercialista della Magna Grecia non stava dal barbiere, eppure se n'è uscito col seguente memorabile fendente sociologico: «Posso dire con una battuta che qui in Veneto l’antistatalismo è consustanziale, della medesima essenza, con la cultura media dei cittadini della regione».
Credeva forse di offendere, in realtà fa un complimento: ha colto che l'anticentralismo satura l'aria che gli abitanti delle Terre del Leone di San Marco respirano ogni giorno.
Dev'essere veramente incomprensibile per uno col suo background, constatare che l'incolta plebe veneta non assimila la "cultura" da sudditi come quasi tutti gli altri popoli della Penisola, nonostante ci provino senza posa dal 1866.
Il suo è il medesimo fastidio dei maesti, dei carabinieri, dei segretari comunali etc. provenienti dalle sue stesse latitudini, che assieme al toscano dovevano portare lassù la cosiddetta "cultura dello Stato".
Purtroppo per tutti loro, nemmeno duecent'anni saranno abbastanza per inculcare contenuti valoriali che non si hanno a "ignoranti" che già li possiedono da sè - ci riferiamo a civismo, decoro, dignità, spirito d'iniziativa, rispetto dell'ambiente e degli altri. Si può solo tentare di imporre vuote "forme" - il linguaggio, le regole, la sottomissione - che non scalfiscono la sostanza; e fin che dura.
Torniamo al vice-ministro più arrogante e potente della storia dell'Italia Repubblicana, dall'auto-attribuito ruolo di fustigatore delle Vènete attitudini, che nemmeno Garibaldi Crispi Cadorna e Salò tutti assieme; evidentemente ieri si sentiva in forma.
Ha rivelato infatti la base "e(t)nologica" delle crisi finanziarie:«Non è impossibile finire in crisi finanziaria, basta che uno si distragga un momento. L’Argentina esiste - ha concluso - e quello è un Paese fatto per metà di italiani, molti sono anche veneti, hanno l’attitudine a non fare i conti con la realtà».
Ora, non è il caso di perdere tempo e informare il Nostro che la massima concentrazione di vèneti emigrati sta in Brasile non in Argentina, specialmente nel Rio Grande do Sul, lo Stato più prospero del Brasile ove si parla taliàn assieme al portoghese; sia come sia, per fortuna che arriva lui dalla Magna Grecia a portare quel contatto con la realtà; chissà come farebbe senza di lui la Regione senza industrie assistite - tranne proprio Marghera nel passato - dal Pil maggiore di quello di interi Stati occidentali (l'export di Vicenza da sola vale quello di tutta la Grecia).
Del resto, immedesimandosi nel livido commercialista di Foggia, un motivo ci sarà se i coglioni (Cav. dixit), quelli convinti che "pagare-le-tasse-è-dovere-morale" sono arrivati ad essere maggioranza in tutto il resto d'Italia, persino tra i sedicenti "moderati", ma nel Nordest gnente, non c'è verso.
Tornando per un istante seri, Visco rappresenta un caso emblematico: indica quanto il socialame centralista e statalista sia purtroppo consustanziale - questo si - alla mentalità di tanti, troppi popoli della Penisola. Il politico pugliese rappresenta l'emblema di chi si rifiuta di confrontarsi coi fatti nudi e crudi:
- che l'evasione fiscale è fenomeno precipuo, imponente e incontrastato del Sud (cfr. dati Cgia Mestre, una fonte sindacale più consultata e autorevole dell'Istat);
- che tutti gli Stati che hanno ridotto le tasse hanno aumentato anche il gettito fiscale, mentre il viceversa Tps-Vischiano - aumentiamo la pressione sui soliti noti facendo finta di perseguire l'evasione, poi dopo ridurremo le tasse - è giocare a fare il Gatto e la Volpe;
- che i Cittadini riuniti hanno il diritto di ribellarsi alle vessazioni dello Stato, come si legge chiaramente nel Documento Civile che vale la pena di leggere per primo di tutti, la Dichiarazione d'Indipendenza Americana.
Non ci mettiamo a tirar rigori a porta vuota scendendo anche noi al livello e(t)nologico di Visco - a farli per davvero sarebbero discorsi troppo seri - manteniamoci al "politico".
La massima densità di chi rifiuta di confrontarsi con tutto ciò è ovviamente tra chi fonda il proprio credo politico nel socialismo, poi tra quelli che travisano in "sociale" il messaggio Cattolico che è invece intrinsecamente liberale e conservatore ma non meramente tradizionalista come spendidamente chiarito da Zamax.
Di nazional-statalisti se ne trovano comunque anche nella destra moderata ( "bisogna pagare le tasse") e nella destra estrema, a riprova delle radici irrimediabilmente socialiste di Mussolini e dell'esperienza fascista.
No grazie, preferiamo la banda di evasori e contrabbandieri guidata da Jefferson a tutti loro e ai supporter del dott.rag.Visco, tutto sommato sono facce della medesima medaglia.
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32 commenti:
Uao. Noi non piacciamo a lui e lui non piace a noi. Proposte? :D
Non riesco a vedere novità nei comportamenti e nelle affermazioni del "secondo dei cretini" (cioè colui che è talmente cretino da non riuscire nemmeno ad essere il primo della sua categoria), ma solo l'ennesima conferma della pericolosità sociale di un individuo così arrogante e presuntuoso da non sospettare minimamente la propria pochezza ....
Bentornato a el Boaro.
Proposte? Iniziamo col sputtanarlo, poi è evidente che fin che regge la sinistra, lui sta al suo posto: ha appena compiuto con successo la migrazione su Veltroni... ergo, abbattendo la vacca (Prodi) elimineremo pure il suo vitello.
E altro che governi di transizione...
doktorfranz, l'arroganza è delirio di onnipotenza.
Immagini qualcosa di più diverso tra una regione ricca di iniziativa e la sua ansia patologica di tenere tutto centralizzato, via Stato o Grande Industria?
Uno che s'inventa 'na roba come l'Irap in un qualsiasi paese civile sarebbe già stato ostracizzato a Gaza.
Viene a farci la morale razzista nel giorno in cui il suo gran bugiardo collega Amato (mica da noi) ritira le forze di polizia aggiunte dopo il delitto di Gorgo.
Visco invece d'insultare ci dia un buon motivo per continuare a rimanere docili sudditi pagatori.
Perché motivi per protestare fiscalmente ce ne sono a bizzeffe, a cominciare dal far trovare un lavoro serio e non parassitario a gente come Visco.
Ciao
Il "caro" Visco non capisce una cosa semplice semplice, che hai anche tu ribadito: maggiore è l'aliquota, oltre un certo livello, minore è il gettito, sono cose che sanno anche i ragazzini delle scuole secondarie.
Sui Veneti concordo: la mia girl ha nonni Veneti e votano Silvio, pur avendo lavorato in fabbrica una vita. Mi piace come chiamano Prodi: "Il Mangiapatate"!
Ciao Abr!
Lavoro serio per uno così?! Pulire le latrine di Abu Ghraib, forse ...
Sarebbe ora che la gente se ne facesse una ragione e ne traesse le conseguenze; mi fanno ridere quelli che parlano di "mercato italiano" o di "valori nazionali" in tempi di globalizzazione, il nostro quadro di riferimento è l'Occidente.
Al proposito, prima era lecito aspettarsi che il compimento dell'Europa togliesse le castagne dal fuoco dissolvendo gli stati centralisti risorgimentali e favorendo l'aggregazione federale di macroregioni economicamente e socialmente omogenee; ma ora sappiamo che anche l'Europa è una bufala ...
Per tutta la Casta locale e nazionale, mantenere le grinfie ben salde sulla tetta che li alimenta è una questione di sopravvivenza.
Tnxs grande Snake dall'altra regione massimamente identitaria, la Sardegna (purtroppo attualmente gestita così così ..).
Nel 1866 il Veneto era l'unica delle colonie italiote ad avere il bilancio in attivo, peraltro dopo essere stato tosato a mo' di cassaforte pure dall'Austria-Ungheria...
Sono talmente depresso; non tanto perché sia difficile restituire pan per focaccia al meridionale statalista Visco, ma per la paralisi in cui vedo costretta la nostra gente. Che armi abbiamo per reagire? Solo l'indignazione, ma è troppo poco.
Hai scritto talmente bene e talmente sobrio che ti perdono l'infausta espressione geografica "Nordest", da te reiterata per ben due volte! ;-)
Vorrei aggiungermi al coro degli incazzati, ma stesera (se riesco) mi attende l'annosa questione della collocazione del liberismo...destra o sinistra?
Fantastico. Complimenti!
Proprio ieri ho fatto una capatina alla "festa dei veneti" a Sitadea (Cittadella [PD] per i non venetòfoni). C' è da dire che il peggiore è stato Galan che ha risposto offeso e non ha detto qualcosa tipo "Ah, secondo te siamo antistatalisti? Grazie, ma possiamo fare molto di meglio."
Si nota che non è della Lega.
Il pacchetto di mischia veneto s'è incazzato e la mitica terza linea tutta nera s'è presa la responsabilità di portare la palla ovale in meta. :-)
Ti ringrazio per il link.
Siccome sono un po' "tedesco" e precisino, insomma un po' "veneto", devo dirti che sei incorso in un'imprecisione che ormai da qualche anno si propaga senza che nessuno sappia metterci argine: per Vicenza, non si tratta di "PIL" superiore a quello dell'intera Grecia, ma di "export".
D'altronde la Grecia ha una popolazione 12-13 volte superiore a quella della provincia berica. E sono dati ormai vecchi, quando l'Ellade era più bucolica di adesso.
Ché sennò Visco, informato dai servizi segreti deviati rossi, è anche capace di cercare appigli in queste cose...
Abr hai ragione, ma paragonare gli "evasori americani" che tu citi con possibili evasori nostrani non regge. Ci furono ben altre motivazioni che li spinsero a non pagarle "quelle" tasse. Per il resto io credo che se pur è vero che pagare tasse ingiuste sia sbagliato, è altrettanto sbagliato rispondere ad un errore con un altro errore. Non ha senso a mio parere istigare al non pagamento delle tasse (che è reato)per risolvere il problema di un iper tassazione iniqua che suona tanto di statalista. Meglio lottare politicamente per liberarsi , all'interno della legalità, di personaggi che hanno una visione dell'economia medioevale.
Che dire, probabilmente era davvero convinto di dire qualcosa che ci avrebbe offesi (sono di Vicenza). Ma probabilmente non ha capito quali sono i problemi qui. E questo è di sicuro il motivo per cui non riesce e non riuscirà mai a convincerci che ciò che sta facendo, lo fa per il nostro bene...
Luca.
Ps: Ti ho linkato da me, se ti va passa a fare un giro.
Coretto Ismael: sino al 1866 il Veneto manteneva a fatica un suo equilibrio economico, nonostante le tosature austrounghere e soprattutto nonostante la marginalizzazione del porto di Venexia, stretto tra Trieste da una parte e Genova (sbocco preferenziale dell'ovest milanese del Lombardo Veneto) dall'altra.
Poi arrivano i piemontesi (peraltro battuti dalla marina veneta a Lissa) e il nostro destino è quello del meridione: occupazione militare, tasse (quella sul macinato), distruzione del tessuto economico a causa delle barriere doganali protezioniste italiane, e il Veneto diviene la regione dall'emigrazione più grossa di tutte.
Che fare? Tanto per cominciare, acquisire coscienza che abbiamo perso minimo trent'anni, attendendo che la Nazione di cui nonostante tutto facciamo parte s'organizzi secondo l'evoluzione dei tempi.
E poi la scelta: divorzio consensuale alla Ceco-Slovacca (ma manca un quadro "europeo" in cui collocarlo), oppure ci tocca fare un takeover di Roma, e come ai tempi di Brenno correre a salvarli ..
Tnxs per la segalazione, ho eliminato la locuzione "Nordest" che in effetti non va tanto nemmeno a me.
Il liberismo dove sta? Chiedilo a Giavazzi :D
Personalmente condivido l'opinione di non miricordo più chi: "liberismo" è oggi un termine vuoto, anche d'Alema si dice liberista; esso è divenuto privo di significati, sarebbe da abolire.
Tnxs Mango. A bientot!
Tnxs Zamax, I appreciate il riferimento rugbista. per la precisione, "ex-terza linea tutta nera" purtroppo.
Anche se, ora se ci penso, se a Cossiga o Andreotti gli danno del "Presidente", allora anche a me sta bene togliere quell' "ex-" da davanti. :D
Siccome noi veneti siamo tutti un po' tedeschi, ti ringrazio per la segnalazione e correggo immediatamente l'imprecisione della citazione a memoria.
Anche per evitare, poveri visentini, che un Visco infoiatissimo riveda al rialzo gli studi di settore per quella provincia :)
Tnxs Ugo; Galan non lo biasimo, anche se a volte si dimentica come nasce e si ricorda solo di fare il "giuoco" del suo magnate a cui deve tutto ma proprio tutto (lavoro, carriera e poi la politica).
Ce ne fossero un po' di più federalisti per davvero come lui in FI!
Guarda, Galan mi è simpatico da quando disse al ministro Agazio Machenomeè Loiero: "Venga lei qui se vuol parlarmi, a Roma non ci vado volentieri".
Grazie per la visita.
Chris, dove avrei detto di non pagare le tasse?
Sostengo una cosa diversa: dire "le tasse vanno pagate" è sbagliato non solo dal punto di vista storico ma persino teorico e morale, per chi si dica liberale e occidentale. E' accettabile solo per un socialista.
Quanto alla solidarietà, essa non si estorce con l'inganno e la prosopopea. E stai tranqui che quanto a predisposizione alla solidarietà e al volontariato, quassù non siamo certamente secondi a nessuno.
Quali sarebbero poi queste fantomatiche "ben altre motivazioni che li spinsero (i coloni americani) a non pagarle quelle tasse"?
Prima di tutto i coloni non smisero di pagar le tasse, bensì fecero la Secessione - che parola bruuuutta, la dico mettendomi la manina davanti la bocca... ;)
Secondariamente quassù siamo messi ben peggio di loro: non solo siamo vessati ma veniamo anche presi per i fondelli; vedere primo dei miei 4 punti (l'evasione vera sta al Sud e non si fa nulla contro).
Quanto alla tua via, fino a un paio di anni fa la trovavo la meno irrealistica.
Ora ho smesso di credere che l'Italia sia capace di uscire così com'è dalle secche autoimposte che si chiamano "tengo famiglia", "non mi prendo repsonsabilità", "qui non decide nessuno".
L'Europa, altra delusione, non è da meno: rimpizata di classi dirigenti socialiste, passa il suo tempo a tenersi reciprocamente bordone, isolando i Fortuyn come da noi si tenta di ridicolizzare i Gentilini.
Qua si tratta di cambiar passo, l'Ialia non la cambi con le cosmesi e il volemose bene istituzionale, con Veltroni o Casini. Qui serve una svolta vera.
Tnxs Luca, passo al volo :)
Sulla parola liberismo non sono d'accordo, se intendi liberalismo allora è un altro conto. Per quanto riguarda il ben tornato molto sopra, non me ne sono mai andato, è che sono pigro a commentare.
Wow
Concordo.
Ma vado oltre. Premetto che vivo a Roma e sono abruzzese di origini.
Secessione infinita. Ogni singolo paese deve avere l'opportunità di secedere e creare una nazione a se.
Nessuno ha il dovere di rimanere schiavo di Prodi Visco e co. Ed una volta aggregatosi, deve poter anche decidere di secedere nuovamente.
Concordo pure sul fatto che la politica non può cambiare le cose perché è autoreferenziale. Per farlo dovrebbe suicidarsi. Ma come si dice, non puoi chiedere al cappone di anticipare il natale.
E, come esponente del Movimento Libertario concludo con:
LE TASSE SONO UN FURTO. NON PAGARLE E' LEGITTIMA DIFESA
Solo per dire che, benchè io sia nato nella sua stessa città, mi dissocio.
Il fatto è che non siamo tutti così idioti a Foggia.
Un saluto
Tnxs d.o.
Liberismo/liberalismo: se mi segui sai che non sono così dottrinalmente sottile, sono un caso di "fusion" molto pragmatica tra istanze liber( con e senza al)iste e conservatrici (ma non mai tradizionaliste).
Quindi respingo al mittente l'obiezione, in attesa di chiarimenti teorici ;)
Tnxs Libertyfighter, approvo che si tratti di legittima difesa; se arrivavi prima usavo la tua frase per rispondere all'amico Chris - è romano, certe cose nun le po' proprio capì ;)
Ben detto Fort; nessuno ce l'ha infatti con la città tua e di Arbore, nè con nessun'altro posto della "Magna Grecia" in sè. Smascheriamo gli smargiassi di dovunque vengano; per il resto e in generale, rispetto e ognuno padrone a casa sua.
Ti assicuro caro Abr, che le cose che tu dici le capisco eccome, primo perchè sono di Modena e ci ho vissuto 30 anni (abito a Roma da 3) e secondo perchè facevo pure l'imprenditore e so che significa mandare avanti "la carretta".
Tu mi dici che dire "le tasse vanno pagate" è sbagliato non solo dal punto di vista storico ma persino teorico e morale, per chi si dica liberale e Occidentale" (che esagerazione "Occidentale", ma ti rendi conto?).
Iniziando dal fatto che io non sono liberale (nel senso vero della parola, non come dice Giavazzi che lo sottolinea solo come tecnicismo economico, e non è così) ma moderato (liberale lo sono in economia perchè solo con la concorrenza si sistemano le cose), io dico che le tasse (quelle giuste) sia sacrosanto pagarle ed andare in giro a blaterare stupidaggini come fa Bossi (preoccupato più per il suo elettorato e della Brambilla che ad altro) sia sbagliato politicamente perchè espone la CDL a critiche ovvie quanto scontate. Qui ci sono solo due vie sulle quali vanno prese delle decisioni o si vogliono tutti i servizi per ogni cittadino e quindi vanno pagate tasse alte (con servizi che funzionano però), oppure decidere di scegliere alcuni servizi basilari per il cittadino ai quali lo Stato foraggia mentre il resto lasciarlo ad ognuno di noi da privato. Anche io sono per la seconda ipotesi, ma per far questo non si può rivoltare il paese da un momento all'altro perchè non è pronto, ne culturalmente e ne economicamente. Chi è che non vorrebbe vedere "l'accroccone" statale dissolversi come una scoreggia nel vento, perchè è li il vero problema? E tu credi che visto che non ci sono politici in grado di fare il grande salto bloccando il paese se necessario,si debba fare una rivoluzione? Non si risolvono le cose con il muro contro muro. O sparando prima per discutere poi:) (come mi hai scritto sul post di Thompson). Il "no taxation without representation" non può essere paragonato alla nostra storia ed alla nostra cultura, qui siamo un altra cosa. (vatti a vedere ora gli americani cosa pagano di tasse, in California si paga circa il 45% sul reddito, con servizi ovviamente che funzionano). Io, almeno per quel che mi riguarda, mi sono sempre battuto per il principio di Sussidiarietà (anche fiscale) che è la vera frontiera della democrazia, cioè una giusta distribuzione fra privato e Stato, dove lo Stato agisce solo la dove il cittadino non può arrivare. E basta. La Sussidiarietà fiscale è il vero principio attraverso il quale il cittadino può recuperare "sovranità" fino a tornare ad essere "padrone" dell'imposta. Questo è il punto basilare.
Eh vabbè Chris non si può più nemmeno scherzare coi romani ;)
Non essendo tenuto a conoscere la tua storia personale (grazie per l'update) aveva fatto testo il tuo accento.
Occidentale non è una esagerazione proprio per niente: è più appropriato ancora di liberale, significa chi faccia riferimento ai valori (per dirla sbrigativamente) americani.
Quanto al liberale alla Giavazzi, nemmeno io lo sono.
Sulle "stupidaggini" di Bossi: dicono tutti così. E poi lì ad arrampicarsi sugli specchi per tentare di spiegare come mai sia ancora lì col suo 10, 15,...30% (a livello locale, l'unico che mi interessa) e tutti quei sindaci. In mancanza di meglio, spiegano tutto con la "rozzezza" dei settentrionali. Elitari, chiusi nella Casra (politicanti giornalai baroni o bojardi), non comprendono i meccanismi della comunicazione di massa.
"le critiche ovvie quanto scontate" cu Bossi ci ha esposto: brr stiamo ancora tutti tremando dala vergogna.Temi le loro critiche?
In verità saprò che sto sbagliando quando non mi criticheranno.
Non ti rendi conto che la sinistra, ecclesia universalis col bisogno di legittimare non solo gli amici e gli elettori ma persino gli avversari, non ti considera nememno a te POLITICAMENTE DEGNO DI INTERLOCUZIONE? Leggi il post di Zamax chiarissimo al proposito.
Il Paese non è pronto culturalmente? Beh, c'è una novità, che i "portatori d'acqua" sono un po' stanchini di attendere che il resto del Pese decida di essere pronto.
Mi piace essere terra-terra, alla Bossi per farmi capire bene: se hai un fratello quarantenne ancora studente in casa, o ascolti la mammà e fai il suo male perchè lì rimane con la playstation e Sky, oppure GLI TAGLI I VIVERI, e forse hai almeno una probabilità che si dia una mossa e trovi la sua strada.
Ti hanno fatto credere che i buoni servizi costino cari? Beh allora non conosci il TQC e nemmeno il principio di concorrenza. Non hai nemmeno colto - e me ne stupisco molto - chela protesta del Nord non è "volemo la figa senza fadiga" (vogliamo servizi senza pagarli), bensì VOGLIAMO AMMINISTRARE DA NOI I NOSTRI SOLDI, DECIDERE DA NOI CHE SERVIZI DARCI, TANTI O POCHI CHE SIANO.
La solidarietà non si estorce (già detto) nè con la violenza nè con la truffa o il raggiro. E tu sai bene che in quanto a solidarietà il Nord non prende lezioni da nessuno al mondo.
Alla fine fai anche delle affermazioni corrette (es. il principio di sussidiarietà), infarcite però delle solite giustificazioni provinciali della serie "si ma ..." ("il problema è complesso", "noi siamo diversi").
E' l'armamentario classico della Casta: parolai che vivono di rendita e desiderano che tuto cambi perchè nulla cambi.
"No taxation without representation", tutto lì? Hai mai letto per bene la Declaration? Aldilà delle prime righe che tutti conoscono è in realtà un lungo, dettagliato elenco di soprusi e vessazioni (anche fiscali ma non solo) per GIUSTIFICARE la Secessione!
E poi lasciami stare la California: a un Gop come me sarebbe come additarmi la Calabria ad esempio di pubblica amministrazione italiana! Schwartzy ha il suo bel traffico a non far fallire lo Stato per il peso degli stipendi statali (come in Italia).
Il punto basilare è un'altra Chris: NON C'E' PIU' TEMPO e c'è anche poca speranza, viste certe facce "inciuciste" che circolano in giro.
Esatto Abr, il no taxation without representation, cioè il vero motivo della secessione, erano gli innumerevoli soprusi accusati e ripetuti. Altro che tasse!!!
Essere Occidentali significa fare riferimento solo agli ideali Americani? Capisco che l'Europa non ti sta simpatica ma esiste anche quella e fa parte dell'Occidente e se permetti ha una storia un pò più antica di quella americana. Dire così è semplicistico(ti rammento che in America, di media nei vari stati, si paga il 43%).
Chi ha mai detto che i buoni servizi costano cari? Io ho solo detto che tanti servizi devono avere fondi direttamente proporzionali alla loro efficenza e che bisogna scegliere in quale direzione andare. Chi ha mai detto di essere contro il federalismo fiscale? A parte il fatto che: tu pensi davvero che le Regioni possano essere meglio amministratrici dello Stato? Sei un ottimista inguaribile. Se sei d'accordo sulla sussidiarietà fiscale non capisco come tu possa essere d'accordo con Bossi e alle farneticazioni, dette solo per uno scopo. mantenere il suo 4% che gli garantisca un pernottamento sicuro, ancora per qualche tempo, nella vita politica italiana, altro che difendere i problemi del Nord est. Non gliene frega una beneamata mazza dei problemi del nordest!Sveglia!
Ripeto, io sono contro una ingiusta tassazione ma non sono neanche disposto a sentire politici blaterare di non pagare la tasse, perchè non è non pagandole che risolvi la situazione. La situazione la risolvi solo quando il cittadino torna padrone dell'imposta, non, non pagandola.
Vuoi fare una rivoluzione? Suona molto da compagno, non è da te. Mi stai diventando comunista?:D
Non c'è più tenpo? E' dal rinascimento che questo paese non ha più tempo a partire dal quel rubagalline di Garibaldi pagato dai massoni inglesi per unire un paese che non esiste. Ma questa è un altra storia.
Guarda Chris, da quello che scrivi anche con te dovrei inaugurare una "sottile linea rossa" come quella che tengo da tempo con Nullo, un socialista convinto "solare" ed onesto.
Nel senso che è veramente sottilissima la linea delle opinioni difformi tra noi, di fatto se esci dall'animosità partigiana sono estremamente simili; solo che la lettura che ne diamo (dovuta alla nostra storia personale, cultura esperienze etc.) ci fa precipitare in posizioni (spesso solo formalmente) distanti.
Un paio di cenni nel merito: su Bossi consentimi, fai considezioni sprezzanti da "ignorante"; del resto te le ribalto, sono le stesse che io da ignorante farei sul 4% di Casini e il suo gruppo di professionisti della Politica che senza i siculi pari peso avrebbero a Pecoraro.
Ho come Bossi da tempo smesso di illudermi in approcci "rivoluzionari": l'orgoglio la lingua la storia e l'indentità (non padana per carità, mi riferisco al Veneto) ci sarebbero anche, ma manca la kattiveria e la disponibilità a rischiare tutto quello che si è ottenuto dopo 6 generazioni di fame (cioè da quando l'Italia è arrivata tra noi, come chiarisce anche Ismael in questi commenti).
Sono rassegnato, poco convinto che anche un futuro CDx possa cambiare le cose per davvero, per colpa in primis di Udc (sai come la penso) e a ruota di pezzi nazional popolari di An più dei peones ex dc e soprattutto ex socialisti annidati in FI.
Permetti quindi che almeno m'incavoli?
Che supporti la battaglia adella Lega che cerca di drenare potere dal centro verso le periferie?
A tal proposito, le Regioni meglio del Centro?
Che mi sei diventato, antipolitico alla v-day? :D Mi vai contro al principio di sussidiarietà, proprio tu? ;)
Si, sono convinto e ci sono CHIARI ESEMPI che, per come siamo messi (male), si possa solo che migliorare con (certe) regioni a gestire direttamente i LORO soldi al posto del centro (e le Province le aboliamo o le privatizziamo con l'Anas).
La chiave come già detto sarebbe far amministrare i soldi dove si raccolgono, impedendo i trasferimenti automatici, le redistribuzioni a pioggia.
Lazio o Campania, per usare un esempio vero, prima di chiedere soldi alla Lombardia per ripianare i loro deficit nella sanità dovrebbero dimostrare che hanno fatto tutto l'umamanente possibile.
Ti quoto al 100% la definizione di Garibaldi, il Khomeini del laicismo.
E soprattutto, relax, non verremo di verde vestiti a marciar su Roma Ladrona ..;)
Senti, io a Roma ci abito da tre annetti, e ti posso dire che anche i miei "cosiddetti" fumano riguardo alcune targhe di uffici pubblici che leggo in centro tipo: "L'ente degli utenti" e via discorrendo. E' il dramma dell'accrocco statale che va smantellato con molto coraggio, un coraggio fatto da politiche serie non da "barricate" e molotov, o non pagando le tasse. Ti ricordo che i maggiori sprechi pubblici derivano dalle regioni, ma cmq non è questo il punto, non sono contro il federalismo fiscale se ciò dovesse portare ad amministrare meglio i soldi dei conribuenti.Sono contro, e mi pare di essere stato chiaro anche da prima , che non si può andare in giro a blaterare di non pagare la tasse perchè è una sonora puttanata. Casini è uguale a Bossi e a tutti gli altri politici: pensano solo al proprio backyard è basta, questo anche ti fa capire come il bipolarismo sia impossiible da noi per un fatto culturale non di buona volontà, troppa storia e troppe ideologie da noi. E cos'ha portato da noi il bipolarismo? Ma questo è un altro post. Sì, credo che una posizione moderata sia meglio di una all'estremo. Abbiamo visto gli estremi storicamente quanti danni abbiano portato nel mondo. Non certo che con le politiche moderate, perchè che ti piaccia o meno senza la DC (pur con tutte le sue omissioni ed errori) ora avresti avuto le pezze al culo ed erano rosse, visto agli ultimi 20 anni di amministrazioni italiane. Da qui a darmi dell'antipolitico alla Grillo ( o contro la sussidiarietà che è l'unica nostra speranza) ce ne corre. Io credo ancora nella politica, anzi credo sia il solo mezzo per cambiare le cose e la forma più alta di carità che esista, ma con altri uomini (vatti a leggere il mio post sul Vaffanculo Day in questione). Non con questi, e soprattutto non con gente come Bossi, Borghezio o Veltroni. Ma guarda forse un pò di verde qui non guasterebbe, magari con la speranza di vedere smantellato qualche inutile ufficio pubblico.
Vabbè, vedo che non apprezzi molto la mia mano tesa. Buon pro.
Ai tempi della Dc io c'ero e la votavo, turandomi il naso alla Montanelli.
Alcuni evidentemente (per fortuna non moltissimi) non hanno ancora capito che quella supposta "età dell'oro", più supposta che oro, si svolse in un'altra era geologica, garantita non dall'abilità Dc ma dagli Usa.
Votavo Dc SAPENDO che faceva la bella amerikana di giorno e la troia coi palestinesi di Arafat di notte: Ustica, Bologna etc. non possono essere raccontate perchè da lì arrivano.
Per non parlare del consociativimo coi rossi in Emilia etc.
Ma allora andava bene cos', era il prezzo da pagare, s'era in trincea.
Oggi il Muro non c'è più ma il fronte non è sparito, s'è solo spostato: siamo alle guerre di civiltà.
In questo senso come allora il bipolarismo si impone, piaccia o meno, o di qua o di là: arrendevoli apprendisti stregoni di sinistra e sull'altra sponda i veri difensori dell'identità e dei valori, quelli la DoI: vita libertà ricerca individuale della felicità (compimento e sintesi di millenni di "cultura" d'Europa, religiosità inclusa - l'America si becca da cent'anni il triplo dei Nobel americani, alla faccia della nostra "superiorità culturale").
C'mon, è chiaro a chiunque che attacco al bipolarsimo significa solo, nuovamente, consociativismo, volemose bene, troviamo un'intesa che garantisca tutti senza rompere le scatole a nessuno (cioè non decidentdo troppo).
Veltroni & Casini. Ma mamma America non paga più come un tempo il conto del consociativismo.
E' ora di fare delle scelte di campo; come dice l'Elefante sul Foglio, il vero costo della politica italiana è la rinucia a decidere. In questo senso dicevo che non c'è più tempo.
Il MALE è Borghezio o Gentilini? Mah per me oggi somiglia più a deMita o Bassolino ...).
Abr, non è vero che non accolgo la tua mano tesa, anzi. Io sto solo discutendo e se sentissi il mio tono capiresti che il mio è solo un puro scambio di vedute. Sappiamo benissimo quello che ha fatto la DC, è ti assicuro che di abilità ce ne vuole parecchia per mettere insieme i vari poteri forti italiani e quelli esteri senza colpo ferire. Magari si è messo nel granaio poco, ma è indubbio che all'epoca c'era vision, quella che oggi manca drammaticamente nel nostro paese, non c'è l'ha la destra, non c'è l'ha la sinistra e non c'è l'ha il centro. Questa è la tragedia. Era epoca di politici con la "P" maiuscola quella (pochi ma c'erano), mica come quelli che abbiamo ora. Il consociativismo col PCI era inevitabile , ma ricordati sempre che il buon Togliatti - con il suo portaborse Napolitano (guarda ora dove sta) - si faceva la rivoluzione in casa senza la DC spalleggiato dai Rossi. Purtroppo lui ci credeva. Ti consiglio se ti va di leggerti un libro interessante di Massimo Caprara (segretario particolare di Togliatti in quegl'anni e fondatore del Manifesto) dal titolo "Riscoprirsi Uomo" dove non solo c'è la storia di quel periodo, ma c'è anche la descrizione della sua consapevolezza di aver capito che il comunismo è una cagata e che ti fa vedere come Togliatti firmò il concordato solo ed esclusivamente perchè aveva capito che usando i cattolici poteva arrivare al potere.La DC però all'epoca non si lasciò fregare. De Mita e Bassolino? Idem alla mercè di Borghezio, Bossi o l'accroccone del PD. Rimango dell'idea che il bipolarismo va contro la nostra cultura, troppo spezzettata e divisa. I molti partiti sono lo specchio culturale della nostro paese. Meno partiti? Non sono sicuro che sia la giusta soluzione. Diversi uomini? Forse è quella la giusta soluzione. Ma ovviamente è solo la mia modesta opinione.
Caro Amico,
ho una forte certezza: per te per me per moltissimi di noi che incontro ogni giorno sul lavoro la misura è davvero colma.
E gli esiti possibili di questa stanchezza, di questo malessere, di questo sentirsi spremuti e beffati, derubati e insultati, sono naturalmente sempre gli stessi: o depressione o rivolta (diciamo anche in modo minimale, sfogo, protesta).
Sottolineo anche qui il dato per me significativo: le parole di Visco qui sono automaticamente associate alla retromarcia di Amato sulle forze di polizia: dovevano rimanere le pattuglie aggiuntive arrivate dopo il delitto di Gorgo, invece due terzi sono già state richiamate.
Il 21 settembre ci sarà una protesta di sindaci...
Sicurezza e libertà, libertà e sicurezza, sono i terreni di legittimazione dello stato.
La controparte invece qui è uno stato che rende schiavi e insicuri. E che t'insulta. Il contratto sociale, ci fosse mai stato, adesso è saltato.
Basta.
Chris, con la più buona volontà i toni su internet non li distinguo :0
Ma accolgo lo scambio di vedute.
Sempre a livello di scambio di vedute, non concordo con la "vision" Dc, per me uguale a zero; meno di confondere la conoscenza della Stella Polare (gli Usa) con capacità di visione.
In compenso erano i campioni mondiali della tattica e della navigazione a vista. Bisaglia, misconosciuto patron, in primis.
Si possono sempre trovare buone ragioni per tutto, anche per il consociativismo (mica stiamo parlando infatti di fessi); un altro conto è valutarne i devastanti effetti sul Paese.
Per me l'unica cosa inevitabile era la collocazione occidentale dell'Italia. Togliatti ben sapeva di cosa era capace il comunismo, ma non lo abiura mai. Ciò che sapeva era che in Italia non poteva affermarsi, per via dei blocchi.
Tutto ciò depotenzia il ruolo della Dc da "salvatore della Patria" a quello di "gestore", di satrapo, più adatto alle caratteristiche dei suoi leader. Politici con la "£" maiuscola.
La mia modesta opinione è un po' diversa: chi dice che la politica (o il bipolarismo) è il problema italiano, non ha capito che essa è solo uno specchio del Paese; è proprio la "cultura" (del particulare, dei veti incrociati, della litigiosità querula sterile e inconcludente, dell'invidia) quella che bisognerebbe cambiare.
Paolo, tutto verissimo, siamo al cahier de doleances; però ora che famo? Passaggio-al-bosco? ;)
Lo disse anche Bossi: a tirar fuori il fucile a parole son buoni tutti, ma quando è ora, ti guardi attorno e ti hanno mollato tutti.
C'è troppa opulenza, la gente ha troppo da perdere, siamo realisti.
Purtroppo si può solo attendere che questo Stato autoimploda, divenga insolvente o qualcosa del genere. Solo allora, quando li toccherai sul magnare, allora forse la gente si muoverà.
Parliamone comunque, il tema mi interessa.
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