Potevamo risparmiarci tutto Risè e teratonnellate di scatti isterici se solo avessimo pensato prima a Bruno! "So why iz being gay zo out this zison?" Questa è una delle domande più intelligenti - figurarsi le altre - che fa Bruno, l'inviato austriaco gay "esperto" di moda, creato e interpretato da Sacha Baron Cohen, quello dei mitici Ali G e Borat.
La falsariga di Bruno - la sua poetica direbbero quelli che hanno studiato - è la medesima che ha reso celebri le altre due interpretazioni di Cohen: personaggi presi dal quotidiano metropolitano (Borat incluso, poi spiego), resi solo un filo abnormi, che pongono questioni inesorabilmente spiazzanti a chi abbia la sventura di incrociarli, per quanto open minded sia.
Da vedere, resident nel Multimedia Playground qui o pigiando il tastone verde pulsante sulla sidebar quando si vuole (sezione "google video search", tag "bruno"), l'immorale e immortale confronto tra il cronista gay e il pastore dell'Arkansas convertitore di omosessuali, autentica parola definitiva su questioni che tanto hanno appassionato l'inclito e il sempliciotto anche qui da noi; o le sue interviste ai confini della realtà con esponenti sartoriali molto garrulamente gaii - che Dio li benedica, fin che rendono Milàn grande nel Mondo...
Di fatto il confronto con Ali G, Borat e Bruno rende talmente ridicoli i malcapitati interlocutori, da far perdere di vista all'audience il bersaglio primario o perlomeno contemporaneo di Sacha, che è il clichè impersonato da lui stesso.
Si ride dell'integrità americana e non si nota che Borat col Khazakstan c'entra poco, anche dal punto di vista del look: in realtà è la riuscita macchietta dell'immigrato mediorientale, fanatico dell'Occidente ma portatore "sano" delle solite tare ereditarie: sciovinista, antiebreo, incapace ma vanaglorioso (per fortuna non ci hanno fatto caso, altrimenti ci trovavamo i kamikaze nei multisala).
Si gode della sputtanescion di Posh e Beckham da parte di Ali G, ma la sua involontaria political incorrectness è efficacissima caricatura di certa gioventù freak, aperta a parole ma piena di pregiudizi ignoranti; so let it be with Bruno ...
La comicità si abbatte fragorosa proprio dimostrando la goffa incomunicabilità tra questi personaggi metropolitani artificiali "oramai normali" (il giovanotto alternativo, l'immigrato occidentalizzato, il gay "parificato"), non solo con gli esponenti più antiquati, ma anche con quelli apparentemente più alla pari (vedere il dialogo tra Ali G e l'icona liberal Noam Chomsky, e più esilarante ancora, quello con l'esponente femminista inglese).
Sia come sia, grazie ai tre personaggi di Sacha Baron Cohen si può finalmente e liberatoriamente ridere a 360 gradi su argomenti iper-sensibili, su indiscutibili capisaldi della correttezza. Nel caso di Bruno, sull'incomunicabilità tra omo-fobi e omo-fili, ma anche tra omo-fili tra di loro ... sempre che non se ne accorga Cecchi Paone e similari che ci si può ridere sopra, sennò apriti cielo.
Check this and the rest out in my Multimedia Playground - inclusi Borat e Ali G (l'intervista a Posh e Beckham citata e altro, come gli esilaranti dialoghi con gli esperti di droghe o di tech-mology).
Trovate anche il commovente "shed a tear" - tnxs to Nullo - tratto da una pubblicità Budweiser, così bello motivante e "alto" che dà il tono a tutta la pagina. Il livello scade con "Argentina reef", video "for straights only" che riconcilia con le vere cose "buone" dal Mondo.
A chi poi, "bambino inside" come me, piacciano più gli aerei che le diatribe irriducibili e di retroguardia, ci sono anche le incredibili evoluzioni di su-37 Terminator, su-47 Berkut (Aquila dorata), f22 Raptor, A380.
Per chi invece vuole tuffarsi nelle visioni mistiche, c'è la video bar con il big wave surf ("I 've seen God into the tube"). E altro ancora. Buone visioni.
Site Pages: Home Windows of the World Multimedia Playground
4 commenti:
lo sai che Ali G l'ho scoperto attraverso il tuo playground? qualche settimana fa mi so fatto una cultura... la differenza tra becks e posh, per esempio, e' esilarante: lei prova a fare la spigliata, e finisce incastrata... lui non dice neanche una parola, manco unaaa...
beh, ora vado a vedermi bruno. me lo merito: gurda l'ora del commento, poi considera che siamo un'ora indietro, e poi considera che so gia' due ore che studio... ah, la filosofia...
ciao,
nullo
Nullo, posh fa la uptown girl metro, ma pare una del sussex; beckham imbarazzante anche come accento, secondo me li selezionano geneticamente ..
Grande anche Bruno, vedrai, ma mi raccomando, studia! No excuses! ;-)
Ciao patriota.
L'ironia è un metallo prezioso sempre ben speso per decostruire postazioni fisse fabbricate e ideologiche.
L'importante è non sperperarlo come si fa quasi sempre nella nostra società liquida per dissacrare tutto il dissacrabile, e soffocare sul nascere gli sforzi conoscitivi che veicolano speranze. Stai bene.
Un ciao etnico anche a te Paolo! :-)
Concordo sulla differenza tra dissacrare e ironizzare: è un tema di buongusto (merce oimè sempre più rara, che viaggia appaiata all'intelligenza emotiva, alla sim-pathos non per caso).
D'altronde, c'è chi si offende se si scherza su temi come questi. Anche a destra; sarò per sempre debitore all'altro conterraneo Ismael della definizione: "I Miglioristi del Centrodestra" :-D
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