In questi giorni si celebra il cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma, che istituì l'Unione Europea politico economica come la conosciamo oggi.
La domanda vera oggi, aldilà di celebrazioni e spinte al compromesso al ribasso pro Costituzione, dovrebbe essere: cinquanta e non più cinquanta? Ovvero esisterà l'Europa tra 50 anni per come la conosciamo oggi?
Alcuni politici a caccia di nuovi slogan, molti scienziati in conflitto di interessi e il mainsream media vanno distraendo con successo l'opinione pubblica più credula col cambiamento del clima. Pochi invece mettono a fuoco le conseguenze del vero cambiamento che avviene sotto gli occhi di tutti, quello demografico innescato dall'immigrazione, che minaccia il set valoriale e culturale che ha portato a questa Europa, dove pur con tutti i suoi evidenti difetti si vive ancora tutto sommato non malissimo.
Fondamentale e assolutamente da leggere al riguardo è lo spietato e lucido articolo di Daniel Pipes sugli scenari politico sociali potenziali dell'immigrazione in Europa, meritoriamente qui tradotto da RDM20.
Un tuffo nella solida, anglosassone analisi dei fatti, che determina semplici sintesi - pur anche nel loro semplicismo pedagogico; assolutamente benefico per tutti noi afflitti e assediati da intellettualismi da Magna Grecia, paralizzati dietro le pigrizie mentali dei: "si ma il problema è complesso..".
Meditate o futuri dhimmi, meditate (anticipazione di carta d'Europa futura, courtesy of "The Gates of Vienna").
Una sola nota all'articolo: non è vero che la storia non ci dà contezza di grandi dislocazioni di civiltà, basti ricordare i casi degli Armeni o quelli degli Inca in Sudamerica.
Ps.: una considerazione di Pipes in particolare entra a gamba tesa nel piccolo dibattito quotidiano, chi sarebbero le prime vittime della Nuova Colonizzazione d'Europa. Sarebbero i Checca Paone con le vestali del politically correct, i farisei dàgli all'omo-fobo, gli insicuri aggressivi dietro l'ossimoro delle "certezze scientifiche", i puzza-sotto-il-naso di "questa destra becera" (che a me risulta invece spesso afona .. bah, sarà..).
Paradossalmente, le prime vittime elettive della Dhimmitudine sono quelle che stanno facendo di tutto, assieme alle sinistre e molto di più dei terroristi, per liquidare definitivamente le radici di questo Continente e aprire di fatto la strada alla colonizzazione da parte di idee "forti" (non "giuste"), sospinte dall'anelito delle nuove "masse" (come del resto insegna la Bibbia del Socialismo e il Faro della Democrazia).
Beninteso, tutto questo sfoggio di idiozia corto-mirante da parte di certuni non fa sorridere, per niente, come non lo farebbe il suo esito: l'adagio "mal comune mezzo gaudio" non ci ha mai convinto.
Fa piuttosto sorridere la riflessione che sono proprio queste minoranze sedicenti oppresse quelle che dovrebbero pensarci bene prima di scegliersi i bersagli sbagliati e trovarsi veramente criminalizzate e discriminate, altro che adesso.
Trovarsi gli alleati giusti è quello che hanno fatto a suo tempo i NeoCon in America, scegliendo di sostenere Bush per tutti questi anni. Invece in Europa i nostri corto-miranti gnente, ce l'hanno soprattutto con "questa destra becera". Poverini. Evidenti le diverse capacità di visione ed elaborazione; del resto, nella provinciale Magna Grecia delle "professioni liberali" ci si distingue ancora soprattutto per la spocchia e l'evvemoscia, la stretta di mano viscida e sudaticcia, l'eye contact sfuggente e insicuro.
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6 commenti:
Grazie del link Abr. In effetti è un articolo davvero spietato, ho voluto riproporlo perchè quando l'ho letto son rimasto di sasso.
Pipes è un neocon "testa dura", va sempre preso con le molle. Però fa sempre riflettere e qualche verità, in questo articolo, c'è.
Ciao:)
Ineccepibile, specie quando insolentisci (giustamente) i miglioristi di centrodestra e il loro spocchioso ruggito del topo.
Un salutone senza evvemoscia! :-)
Dovere Chris, hai toccato con una traduzione fondamentale un argomento cui sono sensibile.
Ismael ricambio i saluti e li rinforzo etnicamente :-)
Sono molto felice del tuo commento, avevo paura di venire frainteso; hai colto nel segno.
"I miglioristi del Cdx", questa me la segno! :-)
Cavolo, anche l'Islanda terra di conquista? E le svedesi ce le perdiamo? Vestire pure loro in modo da coprire le luminose chiome d'oro? E in Galles a cosa giocheranno? E i britannici cosa berranno? E gli irlandesi a quale santo si voteranno? E i francesi quali simboli vieteranno? E gli spagnoli quale chiappe inchiappetteranno? E gli italiani... Porca miseria, quando penso a noialtri non so che scrivere... Aspetta aspetta... E gli italiani quale Cavaliere imploreranno?
Ps: in New Zealand, almeno, i Maori sopravviveranno? E gli Aussies ancora si batterranno? E gli Springbocks sulle alture si barricheranno?
E infatti sarai frainteso eccome, ma certo non da me. Ci tenevo molto che lo sapessi, magari in vista di futuri screzi con i settari di cui sopra.
Sui miglioristi di casa nostra potrei scrivere qualcosa di pepato, ma non mi piace essere sopra le righe.
Ciao vecio! ;-)
Li raggiungeremo Brett; down under hanno già accolto molti profughi da Rhodesia e SudAfrica, laggiù islamici non prevalebunt (okkio ai cinesi in compenso..).
Ismael, ha, screzi!
Anch'io tendo a evitare le polemiche, m'ammosciano.
Spesso però ci sono integralisti inconsci, in lotta acerrima contro quelli che per loro sono i falsi dei, e sopratutto contro chi non si vuole schierare, e da certe battaglie di retroguardia si chiamerebbe volentieri fuori...
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