A holiday from history

“Combattero' lungo tutta questa campagna elettorale per far si che i mei connazionali non vengano confusi da richiami al cambiamento enfatici ma vuoti, che nella realta' non sono altro che il desiderio di prendersi una vacanza dalla storia, un passo indietro verso le false promesse e le politiche fallimentari di una filosofia in affanno, che valuta lo Stato venir prima delle persone".

L'ha detto il Sen. McCain l'altro giorno a Columbus, Ohio, dopo aver affermato: "Non sono il candidato piu' giovane ma sono il piu' esperto".
Entrambe le affermazioni avrebbe potuto farle anche Berlusconi.
Invece di perdersi gridando come una secchioncella alle elementari: "Maestra, Veltroni copia il mio programma!". Meglio no? Grande vittoria siano ridotti a fare i follower..
Ho sempre ammirato l'istinto da leader del Cav., ma trovo che piu' hai quel dono piu' dovresti applicarti con disciplina invece di affidarti solo all'estro del momento. A volte detto estro ti puo' portare fuori strada: esempio classico, l'italico medio livoroso e' irritato dal successo altrui troppo ostentato, ergo meno il Cav. facesse il ganassa e piu' usasse l'autoironia, come e' brillantemente capace di fare, meglio sarebbe per lui ...
A tal proposito mai decisione politica fu piu' strategica: il Cav. ha annuciato a Porta a Porta (piu' ufficiale che un notaio) che per tutta la campagna non raccontera' barzellette.

Ripensandoci pero', meglio Berlusca faccia di testa sua vah, per quello che passa il convento italiano basta e avanza. Soprattutto lasci perdere i consigli di bischeri dell'era delle case chiuse e non della Rete aperta tipo Bonaiuti (se stavamo ad aspettare sveglioni come 'sto qui ... abbiamo gia' iniziato da mo', grazie). Fosse per loro saremmo ancora nei casini ...

Oltre che endorsare come ha gia' fatto l'eroico vecchietto from Arizona (solo uno o due anni piu' anziano di lui by the way), il Cav. farebbe bene a dargli ogni tanto un occhio in cerca d'ispirazione.
A maggior ragione visto che Veltroni si ispira apertamente ad Obama, saccheggiandone l'approccio e gli slogan - i due non possono certo ragionar di fatti, sono alle cortine fumogene, devono per forza usare un approccio "solo chiacchiere e distintivo".

McCain di fatto nel suo campo sta guadagnando decisamente punti nel radunare il consenso di tutta la sua parte, dopo una partenza in decisa salita: alle primarie del Wisconsin in questi giorni ha vinto secondo gli exit poll con un margine crescente tra coloro che si auto identificano come Repubblicani, il suo punto sinora critico avendo inizialmente puntato soprattutto sugli indipendenti.
Tra i conservatori ha infatti finalmente vinto, dopo i disastri nel MidWest, col 48 percento contro il 44 percento di Huckabee; anche gli elettori che ascoltano regolarmente le radio conservatrici, che tappresentano il 28 percento del voto Repubblicano alle primarie, iniziano schierarsi en masse dalla parte di McCain: 56 percento contro 36.