Ci riferiamo ai magistrati, degni eredi della piccola nobilta' locale, asserragliati in difesa delle loro prerogative prebende e privilegi, e il loro ultimo stracciamento di ... vesti.
Ci riferiamo alla istanza di ricusazione della giudice Glandus, autentico campione della terzieta' del giudice giudicante, e alla presentazione dei due emendamenti di legge che per la prima volta delineano una linea di politica giudiziaria, cioe' affermano cosa dev'essere prioritario per l'azione della magistratura.
La magistratura feudale trova il consueto appoggio del codazzo di cavalier serventi e gastaldi del mainstream media, oltre che in una sinistra smarrita tra un progetto di lungo termine ma perdente nel breve - divenire per la prima volta nella sua storia espressione di progresso - e la tentazione del "lato oscuro della Forza", la scorciatoia girotondina che l'ha portata piu' volte a sperimentare marginalita' onaniste.
Non sono stupito da cotanta lungimiranza, ho imparato che a sinistra sono come l'Inter: non ci si puo' mai stupire di nulla neppure se gioca mille contro uno; sono piuttosto molto spiaciuto che caschino nella trappoletta del conventional wisdom anche degne e stimate personalita', senza rendersi conto fino in fondo dei perche', di cosa ci sia realmente in ballo.
Consiglio a tutti la lettura attenta dell'ottima analisi di JimMomo: stiamo parlando del sinistro feticcio dell'obbligatorieta' dell'azione penale e del tentativo di tener sotto schiaffo perenne il leader dell'Esecutivo - quello della Destra per fenotipo (i pregressi personali), quello della Sinistra per genotipo (gestori e non mai rinnovatori per genoma).
In modo che le Corporazioni, in primis la piu' potente, quella dei magistrati, possano continuare ad libitum il loro vacuo esercizio di autocrazia nullafacente. Lo dice anche e non per caso, papale papale, Martino il patriarca del liberalismo italiano.
Adoro l'idea che ci sia qualcuno eletto dai cittadini che indichi a inizio anno ai Magistrati cosa sia il caso colpire prioritatariamente; gradirei ancor di piu' vedere questi eredi del piccolo nobilato locale ricondotti sotto controllo e non certo quello autocratico del Csm ma addirittura popolare, per quanto riguarda la funzione inquisitoria dei PM, che e' una carica elettiva tipo Sindaco nei Paesi anglosassoni, immuni dalle seghe mentali di stampo crocian - tardo grecoromano ancora in voga nella sedicente "Patria del Diritto".
Vorremmo un Capo dell'Esecutivo che possa eseguire senza ricatti, ed esegua se e' capace; punto e fine della discussione.
Ci piacerebbe il lodo Schifani, cioe' una protezione delle massime cariche durante il loro mandato mediante sospensionew non cancellazione dei provvedimenti a loro carico, alto tradimento a parte.
Dopodiche' la magistratura forse se ne fara' una ragione e iniziera' a lavorare invece che far politica mediante leakage di intercettazioni. Basta stillicidii e fioretto, e' ora di un taglio netto, di un cambio di marcia da parte della politica contro le invasioni di campo. La gente ce l'ha con l'impotenza troppo ben pagata della Casta politica e con i maneggi dei suoi rincalzi, non con il (sinora inesistente) esercizio del potere dei top.
La cosa costera' "il dialogo" con la sinistra dialogante (con chi gli da' retta)?
Beh, ce ne faremo una ragione anche noi; capisco il problema di Veltroni a sinistra, ma se tutta la sua intelligenza politica viene impiegata nel non farsi defenestrare da DiPietro o dal d'Alema piu' umile che intelligente, allora ci starebbe dando tutta la dimensione della sua lungimiranza e strategicita'. E delle qualita' da pesce boccalone del suo elettorato.
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