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Abr's No Comment

Political Stalemate

Stavolta cominciamo dalla conclusione: l'ascesa al Colle della Trinità FI An Lega più Rotondi con la mission impossible di far dire a Napo Orso Capo "qualcosa de'destra", non è "una mossa propagandistica", una velleitaria gita di piacere. Rappresenta piuttosto una mossa politica (con la p minuscola, cioè tattica) nel vuoto della politica italiana attuale.
Molti guardano il dito invece che la luna e si scandalizzanoche il messaggio dell'opposizione non sia unitario; in realtà sarebbe stato suicida lo fosse, e per riguardo istituzionale ma soprattutto per accortezza politica (con la p minuscola). Si sarebbe messo il Presidente nella condizione di dare un legittimo NO a una richiesta impossibile da accontentare, con conseguente discesa dal Colle con la coda tra le gambe. Napo infatti non è un golpista come Scalfaro, mai potrebbe attivamente mettersi al lavoro contro le sue prerogative costituzionali - e la sua ragione sociale - per far cadere il Governo.
Come spesso capita in politica e nella vita, lo scopo vero di una azione più che nel contenuto va cercato nel contenitore, nell'atto in sè, nel gesto: il vero senso di questa visita al Colle è tentare di rimettere in moto un meccanismo, quello della politica italiana, in coma farmacologico grazie a jena ridens Prodi. Dare un forte segnale, per chi vuole e può capire. Funzionerà? Siamo scettici, ma era un tentativo che andava fatto.

Analizziamo lo scenario.
L'aspetto positivo è che la mossa aldilà delle dichiarazioni è gradita a molti insospettabili. Casini in primis, che ha bisogno estremo che qualcuno o qualcosa smuova le acque (cosa che lui non riesce a fare) per rientrare in gioco e correre in soccorso di un governo a caso, purchè nuovo.
Ma sotto sotto è mossa gradita anche a qualche altro "incastrato" come d'Alema, sinceramente preoccupato del cupio dissolvi nell'impotenza immobilista della sinistra di governo. Per non parlare poi del tifo che farebbero le classiche "riserve della Repubblica" tipo Amato o Dini, per una ripresa delle manovre politiche (con la p minuscola).

Parlamento bloccato, corpi dello Stato in rivolta, persino la Magistratura che storce il naso, la grande stampa e i poteri cosiddetti forti voltati dall'altra parte, Piddì opera di transavanguardia che nessuno capisce ma tutti devono fingere di apprezzare, sputacchi della gente; e Prodi se la ride.Impazzito?
Per nulla:
Il governo Prodi è come una pila di mattoni, sta (più o meno) in piedi solo se è ben fermo. Prodi è un cinico, consapevole di essere l'unico punto di equilibrio possibile tra catto- riformisti e massimalisti. Senza di lui, che ha capito da tempi non sospetti che meno si fa più si resiste, l'Unione si dissolve. E lo Stato, come del resto l'Iri ai suoi tempi, si fotta.
Il nome di questa partita è far passare il tempo stando seduti sopra al potere centrale, il traguardo da tagliare è nel 2011.

D'altro canto non tutti dillà sono troll, contenti di portar acqua al Mulino prodiano in cambio di una poltrona priva di pulsanti collegati; un partito vive di assessori, consiglieri e parlamentari europei, esattamente come una azienda vive di vendite, e quando si perdono quote di mercato, qualche dirigente deve saltà, qualche organizzazione s'ha da rifà ...
Ecco perchè il Cav. ammicca (solidarietà agli sputtanati dalla magistratura) e sale al Colle. Il messaggio è: noi suoniamo la sveglia, solo la sinistra può però commmettere "il regicidio". Il problema è che l'istinto del potere per il potere ha il sopravvento nei Mastella e nei DiPietro, allenatissimi ai giochini tipicamente inconcludenti con la p minuscola e molto attratti dal guadagnare tempo stando seduti.
Ciononostante è giusto provarci, perchè non si sammai. Politica con la p minuscola, tattica, ne conveniamo; a parte che piace all'Elefantino, è una delle poche mosse possibili nell'attuale situazione di totale stallo politico, voluto e alimentato ad arte da un cinico furbacchione e dai suoi supporter massimalisti.

L'alternativa per l'opposizione sarebbe to sit back, costruire Politica con la P maiuscola alla Sarkò, alla Cameron, en attendant 2011, nel mentre cadono come frutti maturi amministrazioni, sedecule e allineamenti dei corpi intermedi dello Stato. Ma in presenza di figuri sinistri come Visco oggettivamente non si può far buon viso a cattiva sorte, fingendo che elezioni palesemente brogliate (non solo in Sudamerica) comportino l'attendere tranquilli la fine naturale "del mandato affidato alla Sinistra dagli elettori"

2 commenti:

Massimo ha detto...

L'alternativa che vorrei e che, volendo i leaders, potrebbe essere, è l'opposizione totale, durissima, in parlamento e nelle piazze. Sostenere le battaglie antiv(f)isco dei commercialisti e degli autonomi, perchè la riduzione delle tasse è interesse di tutti, anche dei lavoratori dipendenti che non sono in grado di manifestare la loro civile disobbedienza fiscale.
Ostruzionismo in parlamento perchè la sinistra si sudi ogni singlolo comma di ogni singolo articolo di ogni singolo provveidmento di legge proposto.
Ecco l'alternativa :-)

Abr ha detto...

Si ma, in parlamento i numeri sono numeri, e se nessuno si schioda dillà ...

Quanto al Paese, ho parlato di cinismo di Prodi: se ne frega dei fischi e scioperi, figuriamoci da cosa si farebbe mai condizionare. Manco dai caschi blu dell'Onu.
Siamo in una situazione di stallo, serve aver pazienza pur provandole tutte, si sa mai. Ma ritengo che le probabilità di venirne fuori siano molto basse.

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