Intelligent Design, trad. PROGETTO Intelligente (non "disegno" intelligente): NON è una teoria scientifica, è una pur rispettabile posizione filosofica, che non si confronta quindi col darwinismo. Può dialetticamente farlo con le posizioni Scientiste, che dal punto di vista filosofico stanno sul medesimo, fideistico piano.
Progetto o scientismo, con tutto il rispetto per le reciproche e indecidibili posizioni, nelle sorti del mondo che vorrebbero spiegare non si trova granchè nè di "intelligente" nè tantomeno di magnifico e progressivo.
Questa era la mia posizione personale, che esce rafforzata dopo aver seguito l'interessante OttoeMezzo di venerdì (a parte cadute tipo la presenza di Vattimo: almeno Vauro, pensiero debole uguale, tenta di far ridere..).La scienza investiga leggi e fenomeni naturali fondando le sue indagini su un metodo, senza pretesa di arrivare ai "motori primi". Galileo, padre di quel metodo, sosteneva che la natura è un libro scritto a caratteri matematici; la matematica cioè è quel linguaggio UMANO che consente all'Uomo Educato di "leggere" la natura, non è certo il linguaggio di Dio. Tradotto in parole blasfemamente povere: lo scienziato non lo sa se ci sia "qualcosa dietro" alle Leggi che descrive, e se ci fosse se ne deve fregare, sennò non sta più facendo scienza.
Il Progetto Intelligente (ID) viene presentato come teoria alternativa all'evoluzionismo darwiniano; è un modello più articolato del Creazionismo d'antàn. Contrariamente a questo l'ID non mette più in discussione l'evoluzione, bensì il meccanismo che la regolerebbe, cioè la "scelta selettiva" compiuta dall' "ambiente" che farebbe proliferare le mutazioni casuali più adatte.
Ciò oggettivamente insiste su un aspetto critico del darwinismo, l'identificare però i punti più deboli della teoria alternativa non basta a fare dell'ID una teoria scientifica. Oltre all'idea affascinante del Progetto, che presuppone un Architetto Intelligente, l'ID rimane una congettura e di più non c'è.
Tra l'altro, dire cosa ci stia "dietro" alle leggi che g0vernano la natura non è nei compiti e possibilità della scienza e del suo metodo, quindi l''ID andrebbe più correttamente considerato una rispettabile posizione teleologica, che propone e definisce cioè l'esistenza di principi organizzativi che governino le leggi e i fenomeni naturali.
Sotto questo profilo, l''ID si potrebbe dialetticamente confrontare con lo Scientismo: da un punto di vista teleologico infatti sta sullo stesso piano affermare che a sostenere i "principi organizzativi" delle leggi naturali ci sia Dio, una "Mente" New Age o gli extraterrestri, piuttosto che finalismi ideali Hegeliani o Nietzsche-iani, il Fato (antichi) o il Caso (moderni).
Ferrara nella puntata di OttoeMezzo citata invece insiste: siamo figli del caso o figli intelligenti di un disegno intelligente (e dàghea..)? E' assurdo e discriminatorio secondo lui che i cultori del "dogma" dell'evoluzionismo rifiutino a priori la discussione, il confronto con "teorie alternative". La mancanza di spiegazioni del momento primo della creazione della vita renderebbe la questione aperta, gli scienziati dovrebbero essere più tolleranti, lasciarsi "inquietare" ...
Maccheccentra? Siamo su piani diversi. Aldilà dell'inquietudine connaturata nel lavoro degli scienziati (cosa in cui in linea di massima non credo), la teoria scientifica è come l'opposizione: non basta criticare il governo precedente, occorre sostituirlo con un altro utilizzando gli strumenti "costituzionali" previsti dal metodo scientifico. Il problema di Ferrara, portatore sano di formazione classica, è che non sa ( o ci fa?) cosa sia tale metodo, non sa (o ci fa?) posizionare il confine tra scienza e filosofia.
C'è comunque una spiegazione per l'appeal dell'ID anche presso "Umanisti Classici" non cristiani anche se un po' TheoCon come Ferrara. "Siamo come le scimmie": questa è l'affermazione darwiniana che dà fastidio, perchè toglie "centralità" all'Uomo. L'ID infatti rimpiazza la selezione naturale con l'idea del "progetto", del percorso prestabilito, finalizzato guarda caso all'Uomo.
E' dopotutto la medesima idea di "centralità" dell'Uomo di coloro che producono il seguente ragionamento: la temperatura media della Terra si innalza di 0,3 gradi al decennio; dimentichiamo bellamente che siamo "appena" usciti da un'Era Glaciale e che la temperatura della Terra mediata su tutte le Ere ("brodo primordiale" escluso) sia almeno dieci gradi più alta di quella odierna; se la tempertura aumenta, è colpa dell'Uomo! Siamo solo noi, colpevoli e protagonisti al contempo, fine e causa di tutto. I dinosauri, che hanno dominato il Pianeta centinaia di milioni di anni più a lungo dell'Uomo, non risulta fossero così presuntuosi.
Ricordo un panchinaro di una delle mie squadre di basket; entrava in campo e iniziava ad alzare la mano, autoaccusandosi di ogni errore anche quando non era colpa sua: "Errore mio ragazzi!"; aveva solo un bisogno enorme di sentirsi protagonista.
Sul fronte filosofico opposto all'ID, quello scientista, il fatto è che l'uomo medio ha sempre un disperato bisogno di miti; svaniti quelli classici, messi da parte quelli religiosi (almeno in Occidente), la Ricerca Scientifica è diventata il nuovo "stupor mundi" da rimirare a bocca mezza aperta; i suoi indiscutibili risultati divengono appunto indiscussi (anche perchè ben pochi uomini comuni "ci azzeccano"), dal relativo si ascende allassoluto e si diventa adoranti scientisti.
Lo Scientista è chi ad esempio chi affermi che "la scienza scopre la Verità", "lasciate lavorare gli Scienziati che sistemeranno tutto loro", "gli scienziati lavorano per il bene di tutti". Dimenticano Teller e la Bomba H, il Tanilomide, l'eugenetica sperimentale etc.
Political correctness a parte, è ora si sappia: gli Scienziati e i Ricercatori non sono benefattori dell'Umanità; i loro "prodotti" come tutte le cose umane, a volte aiutano, altre volte no. Come tutti, i ricercatori lavorano per vivere, come tutti, tengono famiglia; come molti, tipicamente se ne strasbattono del progesso del'Umanità se confrontato con il LORO progresso (economico, professionale, di potere).
Sono nè più nè meno come tutti gli altri, non rappresentano la "Nuova Chiesa degli Infallibili Disinteressati Operatori del Progresso"; in quanto tali, come tutti i "Tecnici" non vanno MAI lasciati soli e le loro conclusioni vanno sempre prese col beneficio d'inventario.
Beninteso, la Ricerca rimane l'attività nobile e utile; trovo sciocco e pericoloso innalzare materialisticamente su un piedestallo assoluto la disciplina del relativo per definizione.
Anche la scienza, in quanto poco assoluta e molto umana, prende ogni tanto enormi cantonate. Ci sono storie esemplari al proposito, ovviamente poco note (parlar male degli scienziati oggi è molto più uncorrect che parlare di vescovi pedofili..). Esempi? Solo per stare in farmacia, Lipobay e altri; scorretto come chiedere conto a Prodi della famosa seduta spiritica, ma esemplare, è rivangare la storia del Cronassial.
Fidia, azienda farmaceutica di Abano Terme (Padova), concepisce, sperimenta, fa registrare e produce negli anni '80 un farmaco per la cura delle "neuropatie periferiche di natura dismetabolica o di altra origine".
Rita Levi Montalcini è uno dei più autorevoli e attivi sostenitori del miracoloso farmaco; anche grazie a ciò, il Cronassial diventa uno dei 10 farmaci più venduti in Italia: un toccasana.
Nel 1986 la Montalcini ottiene il Nobel per sue precedenti ricerche sui fattori di crescita delle cellule nervose; le malelingue mormorano che l'attribuzione fosse dovuta anche alla sua associazione col farmaco miracoloso e che Fidia abbia sponsorizzato pesantemente una "campagna promozionale" a favore della scienziata: una molto umana storia di soldi e prestigio.
Due anni dopo, dalla Germania emerge che alcuni pazienti curati con il Cronassial risulterebbero affetti da una gravissima sindrome sovente letale. Solo dopo alcuni anni il il Cronassial viene discusso anche in Italia; l''allora ministro Costa lo sospende, ma il Consiglio Superiore di Sanità lo riabilita.
In Inghilterra intanto si verificano decine di casi (alcuni mortali) di danni imputabili al farmaco. Infine scoppia il dramma mucca pazza (Il Cronassial è prodotto con estratti di cervello bovino); il prodotto viene ritirato e la Fidia fallisce (oggi è risorta, su basi e prodotti diversi).
Rimangono decine di migliaia di persone "curate" con un estratto di cervello bovino. E un Nobel che non smette di far danni anche oltre i novanta.
Con tutto il rispetto per i credo filosofici di ognuno, a volte pare arduo pensare che la vita sia frutto di un progetto "intelligente", quando si vedono predatori che divorano cuccioli, o quando il sedicente centro del Progetto, l'uomo, si macchia dei suoi classici enormi ripetuti intelligenti crimini contro se stesso.
Anche sul versante delle magnifiche e progressive sorti della scienza, c'è spesso gran poco di "intelligent" e molto di "human"; meglio sarebbe risparmiarci la sua elevazione sul piedistallo.
E allora, politici, giornalai, scienziati e fedeli di tutte le Chiese più o meno laiche, abbassiamo umilmente tutti un po' lo sguardo per favore.