Interessante e promettente l'annuncio dell'americano Atala e del padovano DeCoppi sul rilevamento nel liquido amniotico di cellule staminali pluripotenti, per giunta apparentemente non cancerogene come invece quelle totipotenti embrionali.
Lo scopo del post - e l'interesse del suo autore - non sta però nell'ennesima puntata della saga etico-parascientifica "staminali si, embrionali vedremo". Piuttosto, le due frasi citate a fianco tratte da il Foglio, ci offrono lo spunto per riflettere su distinti approcci alla pratica che sottende l'attività scientifica: in soldoni, scelte pregiudiziali oppure "ragazzini scostatevi e lasciateci lavorare"?
“Imporre un limite alle proprie domande è un sacrificio che anche uno scienziato deve essere pronto a fare in nome della dignità umana”. Erwin Chargaff, biochimico, 1987
“Finanziamo la scienza, sarà lei con i suoi progressi a risolvere i problemi etici che al momento ci sembrano insormontabili”. Ignazio Marino, presidente commissione Sanità del Senato. La prima via risulta apparentemente odiosa: come si può pre-determinare le direzioni della ricerca?
Logica direbbe, molto meglio il no controles: liberi di investigare in qualsiasi direzione, i risultati e la riproducibilità critica degli esperimenti diranno infine chi aveva ragione. Bello, corretto, razionale. Liberale.
Peccato che non sia una opzione praticabile.
Ricercare non è mettersi davanti al microscopio a "scoprire" Verità evidenti di per sè; il metodo scientifico è costruire un esperimento che confermi o meno una ipotesi. Una per volta perlomeno.
Guardiamo in faccia la realtà, ricercare costa: anni e anni di stipendi da pagare, e poi attrezzature, prove, animali, protocolli, documentazione, tentativi ed errori .. come ogni attività umana più o meno nobile, dev'essere finanziariamente coperta, altrimenti per quanto buona sia l'idea, avanti non va. Nemmeno la Nasa degli anni '60 - per citare una impresa pur iper-strategica e pubblicamente mega-finanziata - ha mai potuto permettersi di lavorare a risorse infinite.
La conseguenza è che l'attività in cui gli scienziati di spicco investono molto tempo è il marketing (pubblicazioni convegni divulgazione polemiche etc.) con l'obiettivo del fund raising per i loro Gruppi, le loro ricerche.
Allora à la guerre comme à la guerre: mors tua vita mea, i più scafati adottano tattiche per prevalere - cioè per sottrarre fondi ad altri - che il più viscido ed intramato dei commercianti si vergognerebbe persino a pensare.
Entra in scena l'interesse del Mainstream Media, via privilegiata verso il pubblico, la politica e i finanziatori. Come in un film qualsiasi ci vuole un po' di sesso, le "Verità scientifiche" vanno servite condite di clamore e catastrofi annunciate, altrimenti "non acchiappano".
Le conclusioni del Rapporto Stern sull'impatto economico del Climate Change sono un ottimo esempio: piene di sesso. E dal sesso, pardòn, dai clamori alle fanfare mediatiche e infine alle bufale, il passo è breve.
Per non usare esempi tratti da ambiti come il Climate Change ancora soggetti a dibattito, prendiamo casi conclamati di "bufale scientifiche" assorbite come verità sacrosante e indiscutibili nel recente passato.
Come nella moda c'è il tempo della primavera-estate e quello per l'autunno-inverno, precedente al Global Warming vigeva il "Nuclear Winter".
Per chi non ricordasse la bufala principe della Guerra Fredda, secondo il divulgatore ed astrofisico Carl Sagan ed altri, la conseguenza di uno scambio "tattico" di atomiche tra superpotenze avrebbe prodotto una nube di polveri tale da schermare il sole e portare le temperature sotto lo zero, con la consegente estinzione della vita sul Pianeta.
Il modello matematico di atmosfera su cui si basava tale predizione faceva ridere i polli già allora, ma l'idea "piacque": Sagan ricevette imponenti stanziamenti per definire meglio la sua teoria, scrisse libri organizzò convegni etc.etc.
Tale fu successo dell'operazione mediatica da depotenziare drammaticamente l'usabilità del deterrente nucleare Occidentale contro l'Unione Sovietica, che aveva un chiaro vantaggio nelle forze convenzionali; oramai è Storia che fu solo grazie agli acciacchi di Breznev prima, Andropov e Cernenko poi, che il Grande Assalto all'Europa non entrò in fase operativa. Poi il Muro crollò, e con esso il modello Sagan.
Mica è finita qui: lo stesso Sagan, sempre lui, pronosticò che gli incendi appiccati da Saddam nel 1991 ai pozzi petroliferi del Kuwait "per colpa di Bush" (padre), avrebbero interrotto il ciclo dei monsoni, con conseguenti carestie catastrofiche in Asia.
Bufale che meritano di stare sul podio della disinformatjia moderna che è "scientifica", a fianco delle Fatwe sui Limiti allo Sviluppo emanati dal Club di Roma negli anni '70.
Chiaramente, il tonfo di tutte queste bufale non ebbe nemmeno una frazione del clamore che ottennero nel corso della loro enunciazione.
Il tutto per dire: okkio a chi vi parli di "Verità Scientifiche", di "laissez faire" alla Scienza: dietro ad ogni scienziato c'è un uomo, i suoi interessi particulari, la sua cadrega, i suoi sogni di gloria.
E davanti alla Scienza chi c'è ? Spesso indifesi, ci stanno i simili del nostro Scienziato; persi a loro volta nel loro particulare, ognuno con le sue idee più o meno Mainstreamizzate, ma tutti indistintamente bisognosi di Miti. Spenti Omero ed Esiodo, esaurita la spinta propulsiva di Santi e Madonne - ma non quella dei Martiri d'Islam - i Poveri di Spirito Occidentali, a cui peraltro va il Regno dei Cieli, si sono accorti della Scienza. A New Religion is born.
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16 commenti:
applausissimi per te, Neo!!!
sono rimasto appeso ad ogni tua singola parola!!!
sai qual è il "problema" dei post così ben fatti? che non si sa più cosa o se c'è da aggiungere!
io comunque ci provo: e vorrei dirti che le cose che dici sono quelle che da sempre penso anch'io! come per il caso delle varie influenze aviarie o come i "drammi" della deforestazione (anche quando in Inghilterra, ad esempio, c'è come minimo il doppio della vegetazione che esisteva nel medioevo)!!
tutto passa tra le mani dei media prima e dei ciarlatani poi! e anche quando a parlare è gente seria...è troppo più facile ricamare sopra le proprie convinzioni, quando esse hanno il senso del tragico o possono sfruttare le sensibilità degli individui!
le frasi che citi, poi...sono da fissare nella mente: guardando ad oggi, alla cronaca di oggi, sembrano quasi prendere concretezza! si cercava un limite alla scienza di fronte alla dignità umana e proprio la scienza lo ha trovato!
un salutone
Grazie mille my friend, le aggiunte che fai, tipo l'estensione delle foreste, o delgi animali selvatici anche in Italia, sono pertinentissime.
Sappiamo bene, da "Right", che il tema odierno non è dire la verità o bugie. No, ci sono verità enunciabili (staminali etc.) e altre irripetibili e vergognose, di cui non si può parlare.
Dicesi "political correctness"; il virus è in piena, virulenta espanzione anche a destra.
Alla prossima!
purtroppo, aggiungo io...ma non pensando di avere politici tanto migliori di altri, mi stupisco poco!
oddio...mi sembra d'aver fatto un discorso "politically correct"...eheh...
battute a parte: è un peccato che non si cerchi più la Verità ma si persegua un Fine ad ogni costo, anche se a pagarlo dovrà essere qualcun'altro; col rischio, ovviamente, di fare tutta una serie di scelte sbagliate e pregiudizievoli che non sempre si può sperare di annullare con altre migliori ed efficaci!
Mah, io penso: cominciamo a renderci conto che gli Chargaff non li puoi criticare in quanto autori i scelte "pregiudiziali", perchè il pre-giudizio (che è la base del giudizio) affligge tutti indistintamente.
Poi, ammettiamo tutti che non esitono pregiudizi politically correct e altri no.
Appurato questo che vale per tutti - del resto, viviamo o no "per speculum et in aenigmate"? - allora il dialogo sarebbe "peer to peer", e la conoscenza avanzerebbe per reciproco dialogo e critica.
Sogno lo so.
Purtroppo invece dobbiamo convivere con quelli che "taci brutto bastardo intollerante, non sei tollerante, non hai diritto di parola!".
Ma per commentare da queste parti come cacchio si fa???!!
Ah Ok.
Scusa
Ma da quando in qua sei appassionato di astronomia???
Buon anno Vale! Si commenta come prima ...
Da quando l'astronomy? Da sempre.
In realtà so' appassionato di SCIENZA (da cui attenzione al metodo) e TECNOLOGIA a tutto tondo; a fasi
alterne genetica sorpassa astronomia rispetto a extreme engineering ...
so' un tuttologo che si informa, via.
De Coppi però è di Conegliano :-)
Si ma, Università labs. esperienze .. SOLDI per far carriera negli Usa, li ha trovati a Padova... ;-)
E poi, Petrarca batte Benetton 29 a 11 sabato scorso!
(e pensare che avevo pure la ragazza di Conegliano...).
Chiave di lettura per i "foresti": gli abitanti della Marca ci tengono sempre a rimarcare la loro distinzione nei confronti di quei casinisti spocchiosi e terroni dei Patavini .. figuratevi voi "resto del mondo" come vi considerano!
:-DDDD
molto bello,complimenti
Tnxs a lot Pericli., a presto.
Un post potente... unica delucidazione : se non sbagli il Club di Roma non aveva posto la questione in termini di "sovrappopolazione e sviluppo"? cosa che a 35 anni di distanza nessuno fa... fame povertà disugualianza.... Mai che si parli di CHI METTE AL MONDO senza avere le capacità di mantenere la prole. la colpa sono le "inafferrabili" multinazionali...
condividiamo diversi interessi: astronomia su tutti. ti linko...
Tnxs Gabbiano!
Il Club di Roma aveva posto il limite sulla finitezza delle risorse, ovviamente sempre più sfruttate causa sovrapopolazione.
Con un piccolissimo problema: come Sagan, avevano utilizzato modelli farlocchi (proiezioni lineari!!!), e usato stime farlocche sullo stato del sistema (l'evoluzione di un sistema è dato dalle equazioni di stato - quelle che ne descrivono le dinamiche - PIU' lo stato iniziale).
Conclusione, avevano pronosticato un mondo a 12 miliardi di abitanti entro il duemila, esaurmento d petrolio etc. entro il 1990 o poco più etc.etc.
Sul mettere al mondo: guarda che qui da noi, il problema è l'opposto; gli altri devono farlo, dati i tassi di mortalità infantile e dato ce, banalmente, non hanno uno stato sociale alle spalle, qindi l'unica speranza di arrivare alla vecchiaia è avere qualche parente che li accudisca.
La soluzione? E' quella che ha fregato il Club di Roma: mano a mano che(a) la situazione economica migliora e (b) le donne vnno a lavorare, i figli calano.
Non ho capito il discorso sulle colpe delle multinazionali ..
Grande l'astronomy!
mah si citano sempre "le" multinazionali quando c'è da spiegare povertà e sottosviluppo. Sono la prova evidente dell'imperialismo occidentale... a detta dei soliti.
Conosci i lavori di Luigi de Marchi in tema di sovrappopolazione?
Il fatto che i paesi poveri abbiano alti tassi di natalità sono alla base delle ondate migratorie... ma c'è un complesso problema socio/culturale di fondo... Credo che il problema più che a livello "locale" sia da esaminare sotto l'aspetto mondiale. Anche se non siamo a 12 (meno male) il trend è quello... un saluto...
ah ecco gabbiano, a detta dei soliti. Ognuno fa quello che può ovviamente, multinazionali comprese (fino a vent'anni fa; oggi più che far lavorare cinesi e malesi da terzisti nei sottoscala ..).
Affibbiare tutte le colpe come al solito a fattori esogeni - cosa che in altro post qui sotto ho definito (non io) "White Guilt", è il solito modo per fingere di non capire qual'è il problema della de-colonizzazione: Stati artificiali privi di una "mission", una ragion d'essere condivisa, comunità non coese, quindi corruzione (effetto automatico del potere per il potere).
DeMarchi? Eccome fa un aficionado di RR come me (nonostante tutto, la più seria che c'è) a non conoscerlo?
Solo che non condivido granchè il suo pensiero.
Lo trovo ancorato ai tempi guarda caso del Club di Roma.
Moltissima acqua è passata sotto i ponti da allora; mentre apprezzo molto il suo afflato libertario e certe teorizzazioni psico-sociali, trovo il suo anticattolicesimo francamente una battaglia di retroguardia, ottocentesca quasi. La libertà e i nostri principi, il nostro modello, ha oramai altri, ben più potenti nemici.
Il primo errore è far discorsi sulla sopvrapopolazione in Italia, dove il tasso di fertilità è 1,2 immigrati inclusi: da estinzione in meno di cento anni.
Il secondo è combattere un nemico già ampiamente ridimensionato (la sovrapopolazione stessa) a livello mondiale, mentre altri fattori stanno scardinando velocemente il mondo come lo conosciamo.
Quasi quasi, mi fai venir voglia di ci scriverci post sopra ...
salutoni
ah! allarmismo dunque... mah non è l'unico a dirlo però, anche altri ultimamente hanno scritto su questa linea... io non sono così ottimista, con questo trend di crescita a livello mondiale secondo me non siamo messi bene, in rapporto alle risorse. Diverso è il discorso dell'impatto ambientale, che nei millenni è cambiato tante volte per i cavoli suoi, e chi c'era sopra si è adeguato. verrò a leggere... saluti...
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