Da una Twickenham tormentata dalla cronaca di Cecinelli che non sa le regole e non vede il gioco, coadiuvato si fa per dire da Villepreux che non si capisce di che parla, sembra che l'invito "back to basics" alla Nazionale Italiana di rugby sia stato finalmente ascoltato.
Un passetto alla volta, ricominciamo dal dominio territoriale e dalla difesa arcigna, con un buon controllo della rimessa laterale e una mischia sufficiente. Nel secondo tempo c'è anche finalmente il coraggio di attaccare la linea del vantaggio. Il resto verrà, speriamo presto: possesso e ancora possesso innanzitutto; far fruttare il dominio territoriale guadagnando calci di punizione; metterli dentro una volta presi; superare la linea dal vantaggio coi trequarti senza troppi stupidi calcetti che riconsegnano la palla agli avverari, etc.etc.
Già meglio che non contro la Francia comunque, anche perchè questi inglesi sono ben poca cosa se consideriamo che giocano in casa: Wilkinson a parte, sono riusciti ad essere pericolosi solo al 35' del primo tempo e attorno al 30' del secondo, nel primo caso sospinti dall'insufficiente arbitro gallese, nel secondo dall'orgoglio ferito. La meta l'han fatta a fatica a fine primo tempo, grazie allo sprinter Robinson e all'espulsione francamente eccessiva di Bortolami.
Si può dire che Wilkinson (in foto) batte Italia 13 a zero; le due squadre invece finiscono pari7 a 7. Farrell il mito, chi l'ha visto? Impressiona molto di più il rientro in Nazionale di Troncon.
Nel secondo tempo l'Italia conferma le sue caratteristiche in difesa e finalmente si fa vedere ripetutamente in attacco; veniamo puniti da 6 punti fischiati dall'incompetente gallese. Finalmente la supremazia territoriale e l'abbozzo di gioco un filo più coraggioso italiano ci procura una meta al 25' del secondo tempo; merito di un break di Mirko Bergamasco - il miglior trequarti nostro, capace di attaccare la linea del vantaggio - finalizzato da un per tutto il resto insufficiente mediano Scanavacca. Sfidata in casa sua, l'Inghilterra si mette a giocare, ma i nostri tengono, e assistiamo persino, udite udite, a un drop sbagliato di Wilkinson!
Buona crescita sui basics difensivi e nella concentrazione dell'Italia già dal primo tempo, con finalmente un po' di coraggio in attacco nel secondo. La bella prestazione - alla faccia dell'arbitro gallese - è santificata da un man of the match attribuito a Troncon. Avevamo bisogno della sua personalità in mediana e dell'acquisizione di responsabilità di Mirko Bergamasco (mi chiedo se soffra la presenza del fratello..). Ottima la seconda (Bortolami) e grande la terza linea (Sole, Parisse), ora ci manca un mediano di apertura dotato di piedi buoni. Un 20-7 che con un altro calciatore - o un altro arbitro - avrebbe potuto essere più giustamente un 20-16, indifferentemente per l'uno o per l'altra. Scusate se è poco a Twickenham.
UPDATE: Solo calci anche al Murrayfield: 21-9 tra Scotland e Wales, grosso modo si equivalgono. Fasi da Battaglia della Somme a 10 cm dalla linea di meta, senza esiti. Entrambe alla nostra portata, fossimo più determinati, cattivi e sicuri delle nostre possibilità. Ci mancano solo un 5 anni di scontri ad alto livello, poi forse ci siamo ...
UPDATE II: La Francia vince di misura al Croke Field, mettendo abbondantemente le mani sul Trofeo, per quanto si è visto sinora.
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6 commenti:
scusa, il commento cancellato era il mio.
stavo dicendo, sarebbe 15-0 per wilkinson e 7-5 per l'italia, no?
pero' non una bella partita. e' irritante, da profano, che non ci provino neanche a passare la palla o a sfondare. e che concedano tutte ste punizioni quando hanno loro la palla
pero' un buon risultato, i guess
Nullo, la tua somma è più correct della mia ...
A dir la verità, stavolta ho visto qualche azione finalmente. Al 30' del primo tempo, addirittura un tre fasi! Nel secondo tempo poi, han preso coraggio e i trequarti ci han provato, soprattutto Mirko Bergamasco.
Non sono certo diventati neozelandesi, ma rispetto a sabato scorso c'è un abbozzo di reazione positiva.
Nb.: per trequarti "che attacca", NON si intende uno che, come tutti i nostri (tranne appunto M.Bergamasco) passano via la palla al collega due metri prima di venir toccato, ma uno che si butta, impegna almeno un paio di avversari, guadagna almeno un paio di metri.
Se questo gioco lo si fa fare solo agli avanti (come fa l'Italia) che tra l'altro sono più lenti, alla fine 'sti qui si spompano e non rendono più in difesa e nelel fasi statiche (mischia e rimessa) dove c'è da conquistar palle.
Non è solo una mera questione"estetica" quindi.
Sssss: parla la seconda linea!
Ben detto, Danny
Tnxs Brett.
Mischiarolo avanti comunque, ma ex terza linea prego, blindside.
O dicevi di Bortolami? (grande).
.. e poi, avanti pure tu no Brett? Anche se con un po' di lavoro, ci sarebbe materiale per ricavare un bel centrino alla Giteau (quando gioca vicino a Larkham) ...
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