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Abr's No Comment

Flip flop rivelatori

Dalla "stanza per bucarsi" ai carabinieri in classe, è un bel salto carpiato per Livia Turco e la sinistra "riformista" tutta sul tema droga, non c'è che dire. Al grido di "impadroniamoci del tema sicurezza", attendiamo ora nuovi contrordine compagni dalle avanguardie del pensiero democratico; rivaluteranno forse le cannonate ai barconi degli immigrati o la legittima difesa nei casi di rapina in casa o in negozio.
Battute a parte, la lettura di questi atteggiamenti flip-flop - più flop che flip - è evidente: si vorrebbe con essi prolungare l'agonia dell'Italia sotto il traballante tallone prodiano.
Ma le piccole scelte sono spesso significative e rivelatrici; a mio avviso infatti questi incredibili flip flop su temi valoriali "forti" (un altro esempio è il federalismo fiscale, prima aborrito e ora accarezzato) sono una cartina al tornasole. Tutti hanno il diritto di cambiare idea, un po' meno chi insista al contempo nel propugnare un approccio cosiddetto "alto", cioè rigido e intriso di ideologia, ai temi della politica e del vivere sociale; queste oscillazioni rivelano che la sinistra in realtà, sin dai tempi dei "contrordine compagni " di Guareschi, è sempre stata e sempre sarà una operazione di potere per il potere, regolatrice, conculcatrice di spazi e statalista.

Sotto questo profilo l'asse Prodi-Visco di questo Governo risulta più "fedele alla linea" di un Giordano: ovvio che chi lo capisca e non credeva di morire democristiano, si allontani schifato e ingrossi le fila se va bene degli astensionisti.
La cosa fa tanto male ai d'Alema cresciuti a pane e "classe dirigente", sintesi di avanguardie (i politici, gli intellettuali) che indichino al lavoratore la corretta via, allarma la Casta, è qualcosa di molto peggio della consapevolezza che loro, i politici, non ripaghino assolutamente la collettività dei loro crescenti costi ... come il bad management incistato nella vecchia Fiat, vanno licenziati, liquidati, rimossi al più presto per far rinascere l'azienda.
Di converso crescono le analisi approssimative faziose e furvianti dei baroni soloni: destra e sinistra tutti uguali, anzi peggio.
Basti leggere - ad esempio in Wind Rose - la batteria dei pennuti politically correct che rifrigge la solita hot air della destra "priva di progetto", comparata alle sinistre pur in crisi ma sempre animate da senso delle istituzioni onestà e capacità, che però la ggente faticherebbe a comprendere.
Nella realtà ad essere benevoli mancano a codesti soloni baroni gli strumenti intellettuali per confrontare non due ideologie contrapposte bensì approcci affatto distinti.
Non facciamoci confondere dalle dotte citazioni di Durkheim; checchè qualcuno diqquà pure ci creda, la Destra non si contraddistingue per una sua ipotetica ideologia contrapposta a quella dillà, non è riconoscibile per un atteggiamento meramente difensivo sui valori.
Al contrario dell'ideologia anti-capitalista di stampo catto-socialista che è collante e obiettivo dillà, la Destra ha solo una bussola, l'Uomo e la sua Libertà, e la usa per evitarci le tempeste, non per imporre una meta Super-umana. Governo e Stato sono mezzi, mali necessari per difendere la Comunità e gli individui che ne fanno parte dagli effetti dell''inevitabile costante turbolenza del Mondo. Si gestisce quindi tale triste necessità - ci distoglie dal produrre benessere per noi e i nostri cari - con un approccio pragmatico, problem - solving, semplificatore.
Ecco quindi ciò che i baroni soloni non compendono: come la Destra sia contigua all'anti-politica, e al contrario della Sinistra riesca a volte a renderla feconda e produttiva.
Il paradosso solo apparente è che tale Destra dall'approccio pragmatico risulti attenta al rispetto dei Valori di tutti: vuole risolvere problemi, non cunculcare spazi di libertà. Al contrario, chi sia mosso da un afflato ideologico apparentemente disinteressato e collettivo, in realtà è prontissimo a tradire i convincimenti più radicati, suoi e ... dei Radicali suoi alleati, al primo riallinearsi del vento del "politicamente corretto" verso nuovi punti cardinali. Basti controllare la triste fine fatta dalle minoranze (ebrei, omosessuali etc.) che pur abbiano dato apporti significativi alle rivoluzioni socialiste.
Ideologia contro pragmatismo, Potere contro flessibilità, Regolazione e Redistribuzione contro Merito e Libertà. Destra contro sinistra, oggi più che mai non un banale confronto tra schieramenti e bandiere, ma una radicale differenza di approcci alla Vita, difficili da confondere.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sto dentro, ma con una modesta notazione. Manca "quale" destra nel ragionamento e viene il sospetto che non abiti dentro ai nostri confini. Forza Italia è diventata fine, non più mezzo, visto che il suo leader ha contribuito (in parte costretto) a radicalizzare lo scontro portandolo sul tifo e non lasciando che sia il gioco a stabilire il migliore. E' roba lunga da discutere in un commento, ma forse spiega il perchè di una delusione e il perchè, nonostante il trucco, ci si continui a sperare:-)

Abr ha detto...

Mth. riscrivo la risposta, mi era venuta un po' prolissa e confusa.
Accetto di buon grado la notazione, ma dissento.

"Quale" destra? C'è eccome nel ragionamento, la chiamo Destra Pragmatica.
E' una destra che raccolga chi c'è, non chi piacerebbe, ad esempio ai liberalini allround puzza-sotto-il-naso del mezzo percento.
Quando voglio fare il sofisticato, ascolto Stockhausen con le cuffie, non pretendo lo mettano a Radio Deejay; quando voglio fare il porco lo faccio con chi ci sta, non chiedo la comprensione del Governo.

E' una destra che rifiuta di dilaniarsi su temi di coscienza, lasciando la libertà totale ai suoi aderenti: aconfessionale e al contempo anti-laicista, vedendo nel laicismo quello che è, cioè una nuova religione coi suoi dogmi e le sue certezze. E trascuro qui un tema a me caro, quello identitario, perchè sennò vien fuori un post non un comemnto.
E così via.

In sintesi, un Sarkòzism, un Giulianism adattato al nostro livello. Perchè è la politica a doversi adattare alla gente, non il viceversa.

Se ti pare che a destra ci sia tifo, forse sei così fortunato da frequentare pochi sinistri ... ;-)
Di barbatrucchi francamente ne vedo più dillà (vedi operazione Pd). Diqquà c'è chi ci prova a far chiacchiere per confondere le acque; per fortuna un problema che non abbiamo è la leadership, con buona pace di chi non vorrebbe.

Speriamo; altrimenti qualcuno sparerà prima o poi. E non credo (purtroppo) sarà dei nostri.

Otimaster ha detto...

Finalmente dopo decine di post letti in ritardo questa sera ho aggiornato il tuo feed nel reader (ero convinto di averlo già fatto più volte :I )non mi sfuggirai più.
Sulla Turco e l'atteggiamento da "contrordine compagni" ho scritto qualche giorno fa, come al solito siamo allineati, fortunatamente non siamo i soli ad accorgercene.

Abr ha detto...

Tutto è bene ciò che finisce bene .. ;-)
Il bello del nostro allineamento per me è che non nè nè concordato nè tantomeno originato da posizioni meramente sovrapposte; è piuttosto la prova che non piace ad alcuni pivelli, cioè che le ragioni che uniscono sensibilità diverse a destra (più nazionali le tue, più identitarie le mie) sono ben più forti dei motivi che le dividono.

Massimo ha detto...

D'accordo sul pragmatismo, ma ci vogliono anche Valori e Ideali, senza i quali ci si trasformerebbe in una spa.
Per cui i temi di coscienza, che appartengono ai singoli, non possono vedere il disinteresse di una forza politica che ha il dovere di proporre anche un modello di società nella quale vivere.
Ignorare i temi di coscienza significherebbe lasciarli nelle mani degli esagitati radicali o comunisti o islamisti.
Sarebbe come lasciare loro una autostrada senza alcuna limitazione.
Poi c'è l'aspetto "amministrativo" e quello sì, che deve essere molto pragmatico per la ricerca del benessere materiale dei cittadini.

Anonimo ha detto...

In realtà, carissimo, mi hai riproposto la parte del ragionamento che corrispondeva al "ci sto dentro". Era quella domandina sul fatto che ce ne sia una nei confini patrii che mi assillava. E' vero, frequento pochi "sinistri", ma, non avendo alcunchè di rilevante da espiare, non credo vi porrò rimedio:-D

Anonimo ha detto...

"Ideologia contro pragmatismo, Potere contro flessibilità, Regolazione e Redistribuzione contro Merito e Libertà. Destra contro sinistra, oggi più che mai non un banale confronto tra schieramenti e bandiere, ma una radicale differenza di approcci alla Vita, difficili da confondere."
BRAVO!

Abr ha detto...

Massimo non propugno certo una visione a-Valoriale, sennò ricadrei nel difetto del potere per il potere che imputo alla sinistra; non per caso sottilineo che un approccio pragmatico produce guarda caso L'APPARENTE PARADOSSO di una maggior attenzione ai Valori (vedi Usa).

Fondamentale però è il discrimine: come diceva uno, buona politica è buona amministrazione e viceversa; uno Stato di "poveri ma belli" non è mai esistito, con buon pace delle teorie illuministe del buon selvaggio.
Sull'altro versante sono tra quelli che NON credono che l'Emilia o al Toscana comunista sia stata ben amministrata negli anni (amministrare bene infatti è diverso dallo spendere i soldi di papà, come fa Paris Hilton).

Ma torniamo a noi: il quid che differenza le nostre visioni, caro Massimo, è che per te mi pare il tema Valoriale è un fine dello Stato.
Personalmente ho smesso di illudermi che 60 milioni di persone possano condividere lo stesso set di principi, se non mediante la costrizione e le privazioni.

Per me i Valori sono deposito e patrimonio delle Comunità Libere di Individui, non mai dello Stato che non deve essere etico. Valori=Identità, Stato è per motivi statistici economici storici un aggregato di identità spesso molto diverse tra loro, spesso insistenti sul medesimo territorio.

Lo Stato deve garantire la difesa di tutte le Comunità COMPATIBILI con il set valoriale minimale prefissato(3 principi fondamentali 3 e non di più, come quelli che fondano ad esempio la Dichiarazione di Indipendenza).

Nello Stato devono trovar spazio e difesa sia Hollywood che le comunità evangeliche, gli omosex e il KKK, nella misura in cui nessuno prevarichi gli altri e ognuno celebri i suoi credo all'interno dei confini della propria comunità, manifestandosi ogni tanto anche fuori in nome della libertà e delal democrazia e del diritto di scelta individuale alla ricerca delal felicità (un gay pride all'anno o una sfilata di incappukkkiati fanno solo ridere chi non ci crede).

Concludo approvando l'esempio che scegli: adoro inatti le autostrade tedesche prive di limiti di velocità; non sono statisticamente più pericolose di quelle italiane coi 130kmh, tutt'altro.

Abr ha detto...

Mth., se la domanda era "dov'è adesso 'sta Destra, fammela vedere", ti dico: la gente della CdL al Nord ha votato sindaci leghisti o Fi tutti assieme, incuranti di questo o quel "flavor" che li poteva differenziare.
La gente di dex. ha detto: per governare non servono Titani o Ideologhi, serve un (bel po' di) buon senso.

Se invece la domanda è "chi credi incarni questa visione a livello nazionale?" La risposta per me è ancora Lui; che poi forse sia un po' stanchino di cantare la messa e portare la croce sempre e tutto da solo, direi che non ci piove .... Concordo con te che di rincalzi validi e carismatici in giro non se ne vede traccia.
Ma al contrario della sinistra, un Inzaghi che supplisca alle carenze della squadra noi ce l'abbiamo, per adesso teniamocelo stretto. Poi il prossimo giro (2014?) si vedrà, c'è tempo.
Dopotutto, Sarko. cinque anni fa era un Pisanu qualsiasi...

Abr ha detto...

Grazei Brett. Sarà che non scordo mai Tolkien: una delle tattiche favorite da Morgoth il demonio è far credere che sia inutile lottare, tanto, tutti uguali sono ... allora lo ridico ogni tanto: NON E' VERO CHE DEX. o SIN. SONO INTERCAMBIABILI.
Sul discorso della scomponibilità, della aggregabilità su basi diverse, c'è un gran fiorire di intelligenza. Tipicamente si parla di dividere statalisti da liberali, ma qui Sarko.e Tremonti insegnano, il buon senso deve aver il sopravvento sul'ideologia; altri invece fanno la guerra dell'Ottocento tra stato laico e cattolici e non spreco fiato nei confronti di nessuno dei due: superati.
In ambo i casi, abbiamo i soliti esperimenti elitari dello zerovirgola (Democrazia nazionale, l'Elefante, Partito d'Azione sull'altro versante, Radicali Salmoni etc.etc.)
Sun Tsu insegna: non basta conoscere la tua forza e quella dell'avversario, devi anche conoscere il terreno di battaglia se vuoi vincere.
L'Italia ha le sue peculiarità, tra queste la necessità di conciliare visioni confessionali moderate e liberali (moderate).
Tutto qui.

Anonimo ha detto...

mia madre dice sempre: "tanto va a finire che fanno le stesse cose che farebbe il centro destra, sennò è uno sfascio, l'unica cosa che vogliono è che siano loro a farle"

fino ad ora Visco l'ha un po' smentita, però un po' è vero, alcune cose sono obbligate a farli, vedi riforma del lavoro targata d'alema.

meno male che la realtà è una valida ostruzionista di quello che hanno per la testa.

Abr ha detto...

Astro., tua mamma la vede un po' come l'Avvocato non compianto (guarda caso la Fiat s'è risollevata grazie alle scelte di un mesetto di Umberto): le politiche di destra (che nel mio vocabolario limitato equivalgono alle politiche giuste) in Italia le può fare solo la sinistra.

Io personalmente trovo che ora sia molto peggio: vuoi per via dello scarso margine, sono ancora più "negazionisti" e "fagnente" del solito, e quel poco che fanno lo decide Visco (!).
Più che la realtà quindi, è la loro mentalità che trovo ostruzionista.

Sull'inerzia anche della destra, non è che m'illuda; in queste cose e con questa classe politica (così simile alla maggioranza delel teste non-pensanti in giro) diventa discriminante sceglire chi faccia meno danni ..

Abr ha detto...

Ps.: bello il blog della tua mamma Astro.!
M'è piaciuta in particolare questa:
"L’ateo è una persona arrogante. Pensa che quelli che hanno fede sono degli ingenui, e diciamola tutta, degli stupidi".
Mi piacciono le sintesi efficaci.

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