"Troppi!" (falli tattici). E' la frase dell'arbitro al mitico Richie McCaw, al 58' della semifinale del Super14 di rugby tra Bulls e Crusaders, mentre lo espelle. Potrebbe aver decretato la fine di un'epoca, ed è il momento topico della partita, vinta 27 a 12 dai Tori padroni di casa ai 1.800m di altura di Pretoria, Northern Transvaal.
Tori anche nei fatti, in una partita tattica e fisica senza mete dove difesa asfissiante, dominio delle fasi statiche - mischia, rimessa laterale - e sostegno del pubblico immenso e tutto blu (con le più belle cheerleaders dell'Emisfero) han fatto la partita.
Su tutti Hougaard, mediano autore di tutti i punti Pretoriani - incluso un drop tagliagambe (avversarie) - e il leader seconda linea Matfield; in foto, Bakkies Botha in uno spot dello sport per uomini veri..
I Tori Blu hanno in definitiva vinto facendo giocare ai Crociati della Contea di Canterbury Nzl, il tipo di partita preferita dai sudafricani.
E' stata una debacle senza significative resistenze nel secondo tempo da parte Crociati, plurivincitori del torneo e mai perdenti in semifinale prima d'ora (ne avevano vinte otto su otto disputate).
L'unico dubbio che riguarda la squadra cardine degli All Blacks è: il forte calo in questo finale di stagione è effetto della ritrovata efficacia sudafricana o della preparazione fisica targhettata al mondiale di settembre? Oppure si variaffacciando lo spettro della maledizione degli All Blacks: dominare le annate tra i mondiali ma poi perdersi regolarmente proprio nell'anno cruciale? La risposta ai prossimi test match, o rimandata a settembre.
Nell'altra semifinale di Durban si erano affrontate in mattinata le "cavallerie leggere", se così si può dire (tutto è relativo), gli attacchi rispetto alle difese: stesso numero di mete, stesso numero di punti fatti nel torneo tra Sharks di casa e Blues di Auckland.
La partita fino a tre quarti risulta più aperta e veemente, a tratti più confusionaria dell'altra. Le caratteristiche delle due squadre comportano un equilibrio molto instabile in campo: la fisicità dei trequarti Sharks, la capacità di muovere palla dei loro avanti (Kankowski, Venter, Ackermann, Pienaar, John Smit); contrapposti al talento puro dei Blues, pur privi di Rockocoko, con Mealamu partente dalla panchina, Howlett e McDonald un po' sulla china discendente e To'eava su tutti; rimane comunque la capacità tutta neozelandese di mettere pressione su ogni raggruppamento, in ogni situazione di gioco.
Ne risulta un primo tempo per gli Squali, un inizio del secondo per i Blu (due mete propiziate da belle percussioni di To'eava); l'ultimo quarto della partita inizia così sul punteggio di 17 a 18. Da quel momento gli Sharks si riaffidano agli avanti che sgretolano la difesa Blues e finalmente al 71' Butch James rompe l'equilibro, concludendo in meta praticamente intonso una lunga e sfiancante azione del pacchetto di mischia Sharks; la meta di Waylon Murray chiude una partita molto più incasinata di quanto non dica il punteggio finale, 34 a 18.
Finale di Super14 tutta Sudafricana e inedita, Sharks vs. Bulls a Durban sabato prossimo. Pur rimanendo favoriti i padroni di casa, i "miei" Blue Bulls dagli altipiani della Tribù Bianca Afrikaans mi hanno commosso per l'intensità della loro partita e la capacità alla Sun Tsu di giocarsela sul terreno tattico da loro prescelto. Gli Sharks invece sono stati lungamente imbrigliati dagli avversari e mi hanno lievemente deluso, forse anche perchè la stellina Steyn, vent'anni da compiere lunedì, non ha brillato granchè. Comunque ora la finale è tutta Sudafricana, too many; ho già vinto la scommessa con Brett :-)
PS.: una notizia neutra, una così così, una buona, un appuntamento classic e un evento di rilievo.
Iniziamo: il Le-sta (scritto Leicester) di Tuilagi e Corry, dalla maglietta coi colori di Forza Italia, sotterra il Glosta (scritto Gloucester) nella finale della Guinness Premiership inglese; il Petrarca pago della vittoria in casa viene battuto dal Benetton in semifinale, ma va bene lo stesso, grande campionato il suo. Uscendo dal mondo del rugby ma rimanendo nel combattimento, il cacicco afghano Dadullah comandante dei talebani del sud viene finalmente spiaciccato; link allo sleepy weekend open trackback di TRN; dulcis in fundo, Ilary Blasi in Totti ha messo al mondo Chanel, tanti auguri; "tutto in stile", il primogenito Christian pare all'anagrafe in realtà faccia Christiandior...
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9 commenti:
Se pensiamo che per Treviso sono passati: Bortolami, Ongaro, Travagli, Pozzebon che ora giocano in Inghilterra; Mauro Bergamasco, Troncon, Dellapè, Canale, Denis Dallan, Parisse che ora giocano in Francia; che la Benetton ora non ha più neanche un nazionale in squadra; beh, direi che è giusto fare un complimento anche a questa squadra i cui risultati sinceramente mi hanno favorevolmente sorpreso. Quanto questo sia dovuto alla mediocrità del campionato, è un'altra questione...
Tnxs Zamax. Massimo rispetto per il Benetton, che peraltro ha diversi patavini in squadra..
A me impressiona sempre ricordare il suo record di campionati vinti; se ci mettiamo oltre al rugby anche il volley e il basket poi ... manco il Panatinaikos.
Solo che, da ex petrarchino, vedo i benettoniani come dei riccastri (beati loro), mentre noi, come gli abitanti de Roma, siamo costretti ad esporre il cadavere della nonna pe'tirare a campa' (citazione di Joyce lo scrittore).
In più, sempre da ex poco obiettivo, il Petrarca quest'anno ha fatto una impresa del tutto inattesa, ergo mi focalizzo su di essa ... si parva licet ;-)
Ah dimenticavo Zamax: non concordo sulla mediocrità del nostro campionato: secondo me sta dimostrando bei segnali di crescita, nonostante le emigrazioni. Il rugby è uno sport priam di tutto di squadra, i talenti è gisuto vadano a brilalre fuori.
Tra l'altro c'era anche la paura che i nostri all'estero invece di farsi esperienza giocassero poco; invece abbiamo Bortolami capitano dei Gloster e Castro. di Lester (li scrivo come si pronunciano) nominato miglior giocatore del campionato ... solo per rimanere tra le sue finaliste inglesi.
Insomma, il rugby italiano mi pare in crescita, il 6 Nazioni non mi pare un episodio.
Ottima blogcronaca come sempre, dovresti corredarle con più foto, ora mi toccherà cercare in rete qualche immagine di queste favolose cheerleaders!
Ciao fenomeno.
Tu non puoi immaginare quante ne dicevo dietro al mio McCaw: e smettila altrimenti ti butta fuori. Domani ne parlerò pure io, quindi per ora mi tocca pagare la scommessa.
Ps: che si era scommesso?
Infatti non volevo dire che il campionato sia mediocre, ma che "qualcuno potrebbe dire" che il campionato è mediocre...
Tnxs Master.
Vuoi vedere le cheers dell'altipiano? Vai nel mio Multimedia Playground (tastone verde pulsante nella sidebar) - oppure direttamente su YouTube - digita "Bulls Babes" e goditi il primo video che arriva :-)
Brett, avevamo scommesso il ruolo di indiscusso opinionista rugbistico della Right Nation da qui ai mondiali ;-)
By the way, al 60' della partita Sharks-Blues che ho visto in differita, i Blues vincevano e pensavo: ma guarda te, da una parte hanno vinto i Bulls (e tu dicevi Crusaders), dall'altra i Blues (e io giuravo Sharks), così tutti sapranno che nè io nè Brett di rugby capiamo un accidente ... :-)
Zamax, e allora 'o vedi che la cosa è reciproca?
;-)
Allora tu sarai Danny Munari ed io Brett Raimondi. D'altra parte il piccoletto è veneto, quindi, a parte l'altezza, ti assomiglia... :)
Piccolo Grande Uomo il Vittorino Munari, allenatore dell'ultimo scudetto del Petrarca (vent'ani fa sigh)!
Il miglior commentatore sportivo italiano di tutti gli sport, grande coppia con Raimondi. Lei m'onora ...
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