Un indizio non fa una prova ma fa sempre pensare: quando il mainsream politicante-giornalaio (= la Casta) dà del razzistaa qualcuno, vuol dire che ha punto sul vivo. Ha osato constatare una verità rognosa e scomoda: un caldo benvenuto nel club dei politicamente scorretti, magari senza volerlo (proprio adesso che da bravi giapponesi devono far la guardia al bidone - di benzina? - del Governo Prodi) a Rita Bernardini la segretaria di Pannella ;-)
La Bernardini ha molta ragione proprio nella parte più "scorretta" del suo argomento: da dove arrivano tutti 'sti soldi appiccicati a meridionali? Facile affossare la constatazione col vecchio trucco dialettico: ah, per voi allora tutti camorristi sarebbero!
Lasciamo pur perdere infatti la cosa risaputa in tutte le Questure ma poco raccontata dai giornalai, cioè che Camorra N'drangheta etc. ripuliscono e riciclano i proventi del controllo del territorio meridionale in attività prevalentemente ma non solo immobiliari, nel Nord Italia e non solo.
[Inciso: Attenzione, ricilo non di proventi da attività illecite, ma da controllo del territorio. Una confusione tipica dei giornalai e dei politicanti è che quelle organizzazioni lucrino solo con droga et similari. No, lo fanno tassando le attività produttive e i prestiti di denaro. Lecite fin che ci stanno, illecite se serve ... esattamente come fa lo Stato.
Del resto quest'ultimo "spaccia" sigarette e alcoolici, preleva il pizzo ai distributori di benzina, tassa i depositi bancari e impone balzelli a sopresa mediante Autovelox ...
Il degrado del territorio vessato, e la conseguente prevalenza di droga prostituzione regolamenti di conti etc. sulle attività produttive "normali" in fuga, è una conseguenza della "pressione fiscale" da parte di Camorre o Stato sul territorio stesso, non la causa. Ma questo discorso ci porterebbe lontano, non divaghiamo. Fine inciso]
Torniamo a noi: non serve tirare in ballo Camorre e N'drine, o pensare scioccamente che tutti i napoletani siano camorristi o collusi; è sufficiente chiedersi, tutti 'sti soldi appiccicati a medidionali che risalgono la Penisola, le han pagate le tasse?
Cosa poco risaputa ma documentata - ad esempio da Cgia di Mestre, un centro studi del Sindacato - la gran parte del NERO ITALIANO, quantificato nell'enorme cifra del 25% del Pil, si produce non tra gli artigiani di Treviso o i piccoli commercianti di Voghera, bensì udite udite al Sud.
Lì stanno gli evasori totali, lì il caporalato, lì non si rilasciano ricevute o fatture (ditemi dove al Nord ci siano negozi che non rilascino scontrini), lì stanno le maxi evasioni dell'Iva, le truffe alla Cee e chi più ne ha più ne metta. Questi immensi proventi esentasse fluiscono in attività "legali" al Nord Italia e non solo.
La cosa interessante che ho appurato per esperienze indirette personali è che, una volta prodotto "il malloppo" in modo illecito, non interessa investire in attività iper-lucrative. Ripulire denaro infatti costa - diciamo intorno al 25% della cifra? Il semplice "andare in pari" con l'investimento fatto è quindi già un bel guadagno.
L'obiettivo numero uno quindi non è il lucro - se arriva meglio, ma se non c'è non si strappano i capelli - bensì la "pulizia"; non è nemmeno produrre cassa: quella si genera costantemente "in casa" (guadagni quasi privi di spese, se è vero che i balzelli statali diretti e indiretti si fumano normalmente più del 50% delle marginalità prodotte).
Il meglio del meglio è allora investire in "beni rifugio": un fondo commerciale, un immobile in città etc.etc. Quindi qull'enorme massa di denaro non produce nulla, serve solo a mantenere il livello del costo del mattone (che in tutto il resto del mondo fluttua come qualsiasi altro bene), o delle licenze commerciali.
Ecco come si fa a essere ricchissimi nullatenenti al Sud - panfili, megaville, brasiliane da urlo (so di cosa parlo, sempre per esperienza indiretta) e vacanze dove oggi possono permettersi solo i russi, tipo Cala di Volpe et similia.
Il vero scandalo è che tutti sanno tutto. Lo Stato sa dove sta l'evasione "grossa". Ma non la va a colpire, per proteggere le clientele e non rischiare l'impopolarità (del resto laggiù non riesce nemmeno a far raccogliere 'a monnezza...).
Sa anche lo Stato, che gli introiti fiscali AUMENTANO non scagliandosi contro i mulini a vento dell'evasione, bensì TAGLIANDO le aliquote fiscali. Questo taglio ovunque attuato ha sempre prodotto diminuzione dell'evasione e aumento delgi introiti, persino in Italia; diciamolo finalmente ad alta voce, è stato il timidissimo taglio dell'Irpef di Tremonti a produrre il "tesoretto".
Se invece per tagliare le tasse ci raccontano che prima bisogna "abbattere l'evasione"; se non ci si concentra nemmeno dove sta "grosso" del fenomeno, nemmeno a parole, è evidente allora che la finta lotta all'evasione fiscale - quella di Visco che tartassa chi già paga, è tutto un barbatrucco. Mantenere alta la pressione fiscale, continuare a trasferire ricchezza dai ceti produttivi a quelli parassitari più malleabili e clientelari è l'operazione reale in atto da tempo, di mantenimento del potere da parte della Casta.
Don't worry dunque, viviamo nel Paese dove la verità è che Rita Bernardini è una razzista, Valentino Rossi è un bieco evasore da 60 milioni di euro che diventeranno 240 milioni dopo opportuna multina (giusto per far leva sui tipici sentimenti di livore e invidia del popolino italico), gli evasori sono quei bastardi leghisti e forzitalioti del Nord, le tasse verranno ridotte non appena l'evasione verrà limitata.
Una verità che verrà presto raccontata anche a scuola: pagare le tasse è morale, e Visco ha sempre ragione.
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2 commenti:
ricollegandomi a quanto ti ho commentato recentemente, ora ci siamo, almeno per i miei gusti. ;-)
sono meridionale e, mio malgrado, devo ammettere che c'è del vero in quanto dite tu e la Bernardini. il collegamento mafia-lavaggio denaro sporco-evasione fiscale è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere.
quello che non capisco è: se la gente del nord (compresi i tanti meridionali che si sentono ormai settentrionali) è consapevole di quanto combinano i politici, perché non ha votato compatta a favore del referendum per la riforma costituzionale? pur con le sue debolezze, si trattava comunque di un primo passo, e serio, per dare un segnale al Paese e alla politica che al nord si voleva cambiare strada. invece niente. l'elettorato del nord non è che si sia massicciamente espresso a favore del sì.
se e quando hai tempo, mi piacerebbe avere la tua opinione su http://etendard.blogspot.com/2007/08/leterogenesi-dei-fini-e-le-regole-della.html
ti sei accorto che il tuo blog fa fatica a caricarsi? non credo si tratti di un problema della mia connessione, dato che mi è successo anche usando un altro computer. ogni volta che linko il tuo blog, l'immagine sfarfalla, poi si blocca, poi riprende il caricamento. che sia troppo pesante?
ciao
Caro Hoka, non l'ho scritto ma questo post me l'hai ispirato, direi quasi richiesto, tu col tuo commento al post precendente!
Chi soffre di più alla fine del modo "disinvolto" di arrichirsi dei meridionali "furbi" (dal francese "fourvir", ripulire, borseggiare), è alla fine la massa dei meridionali "normodotati" (di morale), oltre che i settentrionali che pagano, originari di ovunque, dal Gothland svedese alla Sicilia.
Riguardo al referendum, dato che persino a sinistra iniziano a sostenere riforme già lì previste, c'è da dire solo che se sono stati bocciati è perchè la metà degli italiani, come efficacemente sintetizzato dal Cav. è fatta di cog..oni e un buon terzo degli altri di idioti che si fanno i fatti loro.
E il voto di uno solo di costoro vale quanto il mio o il tuo; i guasti della democrazia.
Il mio blog è sicuramente "pesantino" da caricare, non per caso lo sto parallelizzando con altre "pagine" ("Site pages", in alto a dex), ma di solito le difficoltà di caricamento, gli sfarfallii e i blocchi rivelano incompatibilità "locali" tra S/w vari.
Usi Internet Explorer come browser? la situazione potrebbe migliorare usando Firefox ... non certo per caricare il mio blog peramordiddio, dicevo in generale.
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