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Abr's No Comment

Vongole libberali

Abbandoniamoci ancora una volta voluttuosamente a "l'eterno e stucchevole ribaltamento in politica, rigorosamente coniugata secondo gli stilemi del nostro tempo", oh yes, fa tanto fine e non impegna. Nel '68 si diceva che "tutto è politica", ma ora che il vento gira dovremmo proprio noi starcene zitti, per non disturbare i manovratori mainstream? E lasciateci sfooogare ...
Dunque, da anni sosteniamo tra gli insulti dei "libberali più avanzati", che non è con gli approcci alla Bersani Ichino o Tabacci che si può ridisegnare il volto della politica economica e sociale italiana.
Più efficace di me nel chiarire l'abbaglio Ichiniano è Tremonti al Meeting di Cl: "C'è stata la stagione di quelli che "facciamo l'Authority sui fannulloni nella P.A.". E quando scopriremo che nell'Authority c'è un fannullone, faremo l'Authority sui fannulloni nell'Authority?"
Puro buonsenso: 'na volta bastava e avanzava il "Capufficio" la meritocrazia e il senso di responsabilità, altro che nuovi carrozzoni sindacali - e stipendi - per curare la burocrazia; ma tant'è, quei libberali so' ggiovani e soprattutto bene-intenzionati. Anche il mio fratellino diceva sempre, dopo avermi scarabocchiato il sussidiario, che non l'aveva fatto apposta ...
Purtroppo l'approccio bipartizan molto piace ai "cazzoni" che piacciono, alla Cordero di Montezemolo, quelli che "il precedente Governo non ha fatto niente" (per loro), convinti di aver trovato "terza" soluzione al rebus Italia in un vago migliorismo volonteroso bipartisan e politically correct, purchè incentrato sul loro vagolante ma gonfio ... ego.
Le indubbie buone intenzioni dei Bersani degli Ichini edei Giavazzi non bastano quando l'obiettivo finale incistato nel Dna del Volonteroso di turno o dei suoi Mandanti NON E' la libertà dei Cittadini, bensì un occhiuto efficientamento nazional-popolare della macchina Statalista, che poi eroghi "l'aiutino" o svenda la Municipalizzata all'amichetto.
"Liberalizzare" in Italia diviene così un brutto neologismo che declina l'opposto dirigista di liberare, che sarebbe il semplice e lineare esercizio di progressivo RITIRO DELLO STATO e di delegificazione di cui si sente realmente bisogno.
Ichino, invece di vagheggiare Authority e Comitati di Valutazione, pensi un po' a ripristinare la gerarchia e come smantellare più sonnolenti uffici statali che si può, vah; si riprenda il libretto, torni la prossima sessione prego.

Spero che finisca presto l'era del Cinghiale Bianco e dei tanto amati volonterosi pasticcioni; libertà (non "liberalizzazioni" o Authority) è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Per chiarire cosa si intenda, viene buono un altro passaggio nel già citato discorso di Tremonti, dove evidenziava un provvedimento epocale preso dal precedente governo, sottaciuto dal mainstream pezzente e impreparato che predilige focalizzarsi sugli alzabandiera a scuola.
Parliamo dell'invenzione del cinque per mille, utilizzata da sedici milioni di contribuenti, primo esempio di destinazione di una piccola parte dei soldi sottratti fiscalmente dalle tasche dei cittadini verso scopi liberamente e liberalmente scelti dagli stessi (non solo Onlus ma anche Fondazioni etc.).
Era presente Fassino - by the way, il moderatore di Cl coglieva l'occasione per educatamente sollecitarlo a mettere parola buona presso il Governo, affinchè finalmente erogasse quei soldi ai destinatari -e Tremonti lo provoca: "perchè non fate voi un sette, un otto per mille e destinate i soldi all'ambiente?". Fassino risponde sicuro: "Certo, concordo che vada presa in considerazione l'idea di imporre "tassazioni di scopo" col gettito da destinare a grandi iniziative e progetti":
Capì l'antifona? Tremonti prende una parte di quello che già si versa e prevede una sua destinazione volontaria; Fassino invece imporrebbe nuovi prelievi a destinazione predefinita (dal "Governo del Popolo" of course). E Fassino è un uomo d'onore, mentre Tremonti sarebbe un volgare colbertista protezionista. Aperto intelligente e "volonteroso" il primo, ma le buone intenzioni non possono sopravanzare l'imprinting genetico, con buona pace dei nostri ggiovani libberali volonterosi e bipartisan.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

I ggiovani terzisti-miglioristi hanno assorbito la lezione dello Sturt Mill - ossia guardacaso dell'antesignano dei liberal - soprattutto nel passaggio che riguarda il ruolo di trascinamento culturale svolto dalle élite intellettuali e/o altolocate. E si ritrovano a solfeggiare il più brutto movimento presente nella partitura liberale ottocentesca.
Rifiutare una scelta di campo (con conseguente ma necessario bagno di sangue per selezionare le leadership) e gabellare per "coerenti" pacchetti programmatici che, in realtà, giustappongono materia e antimateria (il liberismo e il libertinismo sono come l'acqua con l'olio: l'autentico capitalismo incentiva infatti l'etica del lavoro e del risparmio), magari passando per l'avallo di qualche eminenza editoriale (una per tutte: Francesco Giavazzi) adusa a intingere il pennino in categorie equivoche tipo "la tutela del consumatore", e il gioco sarebbe fatto. Secondo loro.
Poi dubito che la risposta ai nostri dubbi siano il mercantilismo del Tremonti o l'apertura di nuovi loopholes in favore di Onlus e affini, ma questo è un altro discorso.
Salutissimi!

Abr ha detto...

Felicissimo di questo endorsement al 90% da parte di uno che stimo.
Nomini Giavazzi, aaagh, pricipe di uno dei pilastri della Triade su cui si regge la Casta italica - Politici, Baroni, Giornalai.

Nb.: anch'io come te sono molto molto diffidente su Onlus e affini (Tremonti invecem come s'è abbondantemente capito, è un mio eroe "conservative").

Credo che oggi sia in pieno deployment il business del no-profit, con tanto di leggi in giacenza sul ripristino del servizio (civile) obbligatorio per procurare a costoro schiavi a costo zero.

Aldilà dei nomi comunque usavo la legge del 5 per mille soprattutto come duplice, virtuoso esempio di:
- qualcosa di realmente innovativo "fatto" dal precedente governo e "dimenticato" dal mainstream; altro esempio fu la cosiddetta legge obbiettivo per i lavori pubblici;
- poter destinare i soldi estorti dal fisco ai cittadini a qualcuno/qualcosa che indichi egli stesso.

Massimo ha detto...

Anche se ho seri dubbi sul fatto che quelle di Bersani, Ichino e Giavazzi siano "buone intenzioni" e non un "facite ammuina" del terzo millennio, condivido la tua impostazione.
Andrei oltre. Benissimo Tremonti che usa quel che già ci viene preso. Meglio, molto meglio, se non ci venisse preso nulla e fossimo noi, liberamente, a decidere se, quanto, quando e a chi versare una parte del nostro reddito.

Abr ha detto...

Apprezzo la tua "anarco-libertarian-issima" posizione Max.
In Usa ci sono circa 500.000 non evasori, persone che si rifiutano di pagar tasse alla luce del sole.
Personalmente sarei disposto a pagare una "flat tax" federale uguale per tutti, sul 20% del reddito (per strade, esercito, polizia e poco altro).
A patto che mi raccontino per filo e per segno dove li spendono (come in Usa, vedi il mio "Where the taxes go 2008)
http://ne0quidnimis.blogspot.com/2007/08/where-taxes-go-2008.html
Oggi invece ci spremono e non sappiamo che fine facciano i nostri soldi. Ma lo intuiamo benissimo.
E' ora di ribellarci sul serio.

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